Caro Adriano, perdi poco a non conoscermi personalmente e pertanto, usando la certa sensibilità di cui sei sicuramente dotato (non è ironia), valuta per quello che vedi o meglio leggi. Io sono, se mi permetti la citazione da territorio di convegno, uno, nessuno e centomila.
La medicina del lavoro è un grattacielo a due piani: un piano seminterrato ed un attico con vista, nel mezzo il vuoto.
Per una ventina di anni ho subito il fascino illusorio di "ricette magiche" destinate a qualificare e dar vita ad una figura professionale integrata in un ampio progetto di tutela sia della salute che della sicurezza di cittadini, come me, che come me erano convinti che qualcuno potesse fare qualcosa per valorizzare il loro diritto alla sicurezza ed alla salute.
Io come loro mi sono convinto che tale ambiziosa attesa non sia realizzabile se non in forza della spinta della naturale evoluzione tecnologica, della necessità delle imprese di adeguarsi o scomparire, dunque di matrici piuttosto economiche che sociali.
Ma l'uomo, il cives (non il miles), si attendeva di assumere un ruolo di centralità, di essere l'oggetto, meglio il soggetto, e non il mezzo.
La trasposizione delle normative europee in un testo unico, 81 prima e 106 poi, poichè non ho dubbi sulla buonafede del legislatore, evoca la sensazione di essere stata un coacervo di interessi di parti, un testo "pattuito" che, negli interlocutori, ha trovato la inattesa complicità di chi ha rappresentato la categoria dei medici del lavoro.
Non so e non mi interessa nemmeno sapere di chi fossero le gambe sotto i tavoli, ma sensazione, non solo mia, è che chi ha rappresentato e introdotto il ruolo medico nell'81, o non fosse medico, o non avesse la più pallida idea di quale fosse prima e sia ora il contesto in cui si muove un medico competente "in truppa".
E’ del tutto inutile, inefficace, se non proditorio ed ingannevole, prospettare miglioramenti , modifiche, integrazioni, ad un testo che con chiaro intento penalizza nella sua esasperante indeterminatezza sui temi più rilevanti e determinatezza su quelli apparentemente definiti e circostanziati con mero fine sanzionatorio, proprio il medico competente.
Ma tale penalizzazione non ha come contrappeso alcuna forma di potere interlocutorio se non la delazione, la denuncia, che peraltro rasenta in alcuni casi l’autodenuncia o, altrimenti, la rassegnata remissione di dimissioni dall’incarico a favore di colleghi più affamati e/o meno scrupolosi o meglio “organizzati”.
Quindi quando vedo un progetto di convegno quale il vostro, cui tu partecipi, mi auguro, in piena coscienza professionale e noto come ancora una volta esso rappresenti l’esplicito riconoscimento della profonda disomogeneità di intenti e di posizioni della sparuta categoria dei medici del lavoro (rispetto ai medici tutti), sono colto da irrefrenabile sconforto.
E con ciò ti saluto cordialmente e ti invito a considerare che anche l’essere oggetto di attenzione provocatoria è testimonianza del nostro esistere e ciò ti conforterà sempre più col trascorrere degli anni.
Se poi ami un confronto, chiamiamolo così, civile, per leggere morbido, lo puoi facilitare ed indurre entrando a far parte di coloro che riescono a far osservare la luna e non il proprio dito.
Con simpatia
Tcam
Medici indolenti & Aziende Netgroup
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Come si può credere che l’81 sia animato da un certo qual buonsenso? lo parifico alla ottusità del DM 388, dove a titolo esemplificativo tra i contenuti della formazione pratica è presente la rianimazione cardiopolmonare mentre nel contenuto della cassetta/pacchetto non sono presenti neanche i presidi idonei e necessari per proteggere l’addetto/a (benché il MC li possa aggiungere alla lista ed in pochi lo fanno); certe volte l’esperienza ed il buon senso potrebbe essere d’aiuto, di difficile applicazione se la responsabilità della redazione della maggior parte delle norme sia a carico di autori appartenenti ad un gabinetto ministeriale con assolutamente nessuna competenza in materia, scollato dal mondo reale per avvicinarlo solo in caso di possibile concussione, estorsione o corruzione; le ‘critiche e le lamentele’ resteranno, un po’ perché fanno parte della natura umana e non si può umanamente pensare di accontentare tutte e tutti, un po’ perché gli ‘alti livelli di professionalità’ già esistono ma chissà perché non vengono intercettati quasi mai dagli organizzatori dei convegni specie in quelli nei quali sia presente un riferimento alla professionalità; la nostra categoria tende a difendere ‘le professioniste o i professionisti’ e non la Professione; per quanto attiene alla mia esperienza so con precisione quale sia il mio ruolo e quali principi mi animino attraverso percorsi e metodi di lavoro che quando vengono intercettati da Interlocutori Qualificati raccolgono consensi e complimenti.
Qualcuno in questi giorni ha parlato di posizioni indifendibili di colleghi/ghe MMCC, mi chiedo dunque se il Convegno in questione sia rivolto proprio a coloro che non abbiano ancora coscienza del loro ruolo e che la partecipazione possa essere interpretata come una ammissione della loro inadeguatezza, se invece i partecipanti non apparterranno a questa categoria, quella degli indifendibili, l’obiettivo non sarà raggiunto, potrebbe essere un parlarsi addosso mentre il resto del mondo continuerà a fare pacificamente della Nostra Professione ciarpame conducendo la medesima con la solita Sciatteria che li/le contraddistingue.
Ammetto comunque che Ragusa possa essere una buona meta per una vacanza.
penso che non serva una prima pietra ma un restauro che liberi da tanti orpelli inutili le cattedrali esistenti e il singolo MC. Non posso dire molto perché non ho ricevuto la locandina del convegno. Se l'argomento è i rapporti con le ASL non credo ci voglia molti documenti che lo provino, basta muovere le gambe e ragionare con i colleghi impostando un lavoro comune e utile a tutti. La centralità si acquisisce sul campo con un rapporto corretto con il DDL e i lavoratori e il rispetto degli altri, facendo in primis il nostro compito di medici. Credo anche che un convegno, per essere valido, debba avere la presenza di tutti gli associazionismi anche in contrasto fra loro e magari anche qualche cane sciolto non legato a nessuno
Concordo con le considerazioni espresse fa Tcam e Saferr.
Se è posso aggiungere,è proprio il titolo, unito alle premesse/promesse che induce perplessità.
Visti i risultati ottenuti nel "passato prossimo" nel cercare di incidere , con la voce di chi lavora nel quotidiano, le granitiche posizioni di chi invece siede ai "tavoli" di comando , bè allora forse è preferibile prendere atto che la nostra professione dobbiamo e possiamo qualificarla con quello che abbiamo "al presente".
Anche perché le esperienze degli ultimi anni ci hanno portato "novità" normative che , calate sulle nostre teste, non han fatto altro che aggiungere problemi e confusione, portandoci quasi a rimpiangere il 303!
Quindi ben vengano i convegni in cui, come osserva Saferr,coloro che già lavorano (e sottolineo LAVORANO) "con alti livelli di professionalità " portino il loro contributo di Medici Competenti e assieme a loro ciascuno dei partecipanti possa trovare spunti e incoraggiamenti per aggiungere qualità al proprio modo di operare.
Per il futuro, teniamo presente che il Gattopardo gode ancora buona salute ( tanto per rimanere in zona...)
Buon lavoro a tutti
Donatella Corti
https://www.facebook.com/groups/ma.netgroup/
Mi ricordo male o sei una lontana parente di Gabriele ed anche un'iscritta conameco? Ma al di la di questo, perche' non porti la tua esperienza direttamente in sede congressuale ?( mi dispiace, ma se vieni ti accorgerai che dalle mie parti troverai dei gattopardi smacchiati :-) )
guglielmo_trovato il 18/03/2015 01:38 ha scritto:
Mi ricordo male o sei una lontana parente di Gabriele ed anche un'iscritta conameco? Ma al di la di questo, perche' non porti la tua esperienza direttamente in sede congressuale ?( mi dispiace, ma se vieni ti accorgerai che dalle mie parti troverai dei gattopardi smacchiati :-) )
Non lontana parente, ma cugina prima di Gabriele.
Ma, appunto al di là di questo, ti ringrazio, ma se potessi venire mi porrei tra i discenti ... non ho la pretesa di "docere"
Buon lavoro
Donatella Corti
https://www.facebook.com/groups/ma.netgroup/
Sono felice che vi riuniate per parlare di voi come figure professionali! Credo che Ragusa sia un sito bellissimo in ogni senso, certo famoso per la sra storia, arte, bellezza della natura, non certo per Montalbano! Quello che mi lascia un po' perplessa è perlere qui di Gabriele Campurra! Sarebbe stato forse molto più opportuno parlarne al Convegno! Sarà che io aborro sentire glorificare il morto e non il vivo! Gabriele era un professionista in gamba anche da vivo oppure no? Me allora intitolate il Convegno a lui, almeno, chissà, chi lo amava e rispettava verrebbe per parlare di un uomo che ha combattuto per la vostra categoria di MC!
Buon Convegno!
Ah, scusate, deve essere l'età, ma ho dimenticato una domanda importante, almeno per me! Uno dei vostri relatori è la dottoressa Fucsia da voi considerata importante perchè facente parte della Commissine! Allora mi chiedo: come mai non eravate a Roma al Convegno del Conameco? Eppure parlava Gabriele Campurra per relazionarvi sulla riunione con la Commissione che decide le vostre sorti! Eppure c'era la Presidente in porsona della Commissione di cui fa parte Fucsia! Strano però, non trovate? Certo che il copia incolla combina guai eheh, dimenticarsi dei due membri di quel Sindacato che ha creato lui! Beh, sarà la vecchiaia?
Se leggi la locandina con piu' attenzione ( http://www.asp.rg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=691:convegno-professione-medico-competente&catid=46:comunicazioni)ti accorgerai che il convegno di Ragusa E' TOTALMENTE DEDICATO ALL'INDIMENTICABILE AMICO GABRIELE!
Ringrazio tutti i partecipanti alla simpatica discussione nella speranza di potervi incontrare tutti a Ragusa, certo che tutte le opinioni anche se provenienti da direzioni opposte se trovano una sintesi non possono che giovare al nostro futuro ed alla nostra disciplina. Per gli indecisi: sara possibile iscriversi anche la mattina in sede congressuale.
Arrivederci a Ragusa!
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