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Cancellazione medici competenti

Questo argomento ha avuto 308 risposte ed è stato letto 13623 volte.

carlpam

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  • Re: Cancellazione medici competenti
  • (13/04/2015 21:01)

si scatena la guerra fra i polli di Renzo(Renzi?) con veditidori di corsi un tanto al kilo, fra chi vede la possibilità di aver più clienti tra chi e buono e chi cattivo e chi più ne ha più ne metta....

Considero solo alcune cose qui dette come importanti

Nofer ricorda che si tratta di una disposizione amministrativa (con sanzione amministrativa o disciplinare (non MIN ma eventualmente l'ORDINE ) che limita lesivamente l'attività professionale. Discutibile anche sotto il profilo costituzionale il comma 3 di art. 38 del coso 81 che estende "ipso iure" AI SENSI del Dlgs 19/6/1999, N. 229 (Art.16-quater) ai MC privati esercenti la professione in regime assolutamente privatistico. La partecipazione alle attività di formazione continua costituisce requisito indispensabile per svolgere attività professionale in qualità di dipendente o libero professionista, per conto delle aziende ospedaliere, delle università delle unità sanitarie locali e delle strutture sanitarie private.”

Dunque un laureato in medicina con specializzazione in medicina del lavoro...(con anni di formazione)..non potrebbe più esercitare la professione di... medico.... competente se non in possesso dei 150 crediti ECM? Qui siamo veramente matti!!
SE SARà NECCESSARIO UNA AZIONE LEGALE è INEVITABILE PER LA DIGNITà DI TUTTI NOI

Scusate ma gli elenchi nazionali dei Cardiologi, dei Neurologi, dei Dermatologi, dei Nefrologi ecc sono stati pubblicati? si è proceduto alla verifica anche per loro del rispetto all'obbligo ECM?
si è proceduto alla cancellazione e alla inibizione all'esercizio per gli inadempienti?

molti si chiedono se dopo la medicina del lavoro tocchi a dipendenti e convenzionati rischiare il licenziamento o la revoca della convenzione se si hanno meno crediti del dovuto.Alla lettura letterale e coordinata della norma sono proprio i colleghi di altre specialità a rischiare qualche provvedimento se non hanno raggiunto i crediti. Per loro fortuna, non hanno l'obbligo di auto-certificare nulla e non sono iscritti in alcun elenco ( salvo OM) da cui essere depennati !!?
A chi non lavora per l'ente pubblico o struttura sanitaria non è applicabile l'art39 nei sensi del 16-quater del 299 !!! Perchè "tanto zelo" solo nei nostri confronti?

Condivido l'opinione che sia corretto l'obbligo in sè di formazione continua ( se fosse una seria formazione e non mercato vergognoso) per qualunque professionista iscritti ad un Ordine ma al di fuori del pizzo pagato a quelle Sds (società di servizi ) che hanno indotto tante ingiuste situazioni a noi MC ) e che ora non casualmente in questa totale confusione ci sguazzano ridendo come iene o sciacalli a caccia.

A conclusione di questo zibaldone ( ho incollato varie opinioni ) ritengo assolutamente necessario una REVISONE GENERALE del sistema sotto il controllo della FNOMCEO rivedendo criteri forma e riconoscimento di VERO AGGIORNAMENTO
anche e se sarà più realistica la richiesta di revisione ( anche come scrive AMNA ) molto opportunamente

FedericaB

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  • Re: Cancellazione medici competenti
  • (13/04/2015 21:15)

Stiamo vivendo una situazione kafkiana. E' tutto assurdo.
Ma ad una domanda direi fondamentale ancora non sono riuscita ad avere risposta?

Chi non è iscritto nell'elenco può legittimamente continuare a svolgere l'attività di MC?
Una risposta negativa a questa domanda sarebbe qualcosa di gravissimo...di fronte alla quale qualcuno deve pagare.

Mimmo

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  • Re: Cancellazione medici competenti
  • (13/04/2015 22:26)

Ci sono alcuni avvocati che sostengono che gli atti compiuti da MC non presenti nell'elenco non sono validi, anzi sono impugnabili sia dal lavoratore (contenziosi spirale) che dal datore di lavoro.
Credo che sia il momento di fare chiarezza.

Mimmo

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  • Re: Cancellazione medici competenti
  • (13/04/2015 22:27)

Spisal

gabbiano

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  • Re: Cancellazione medici competenti
  • (13/04/2015 22:39)

Mi sembra evidente che chi non ha i requisiti non possa svolgere attività di medico competente così come non potrebbe svolgerla un igienista che non abbia frequentato il master di abilitazione o un cardiologo. La stessa norma che stabilisce che il nostro titolo di specializzazione sia l'unico direttamente abilitante l'attività di mc stabilisce anche l'obbligo di conseguimento degli ecm. Bisogna accettarlo ed anzi cercare di sfruttare l'occasione di un vero e proficuo aggiornamento. Altro discorso è pretendere la necessaria correttezza e precisione da parte del ministero e magari una tutela concreta dall'ordine dei medici i cui dirigenti sembrano però molto più impegnati a piazzare i figli in qualche ente di previdenza..

Mediconosherpa

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  • Re: Cancellazione medici competenti
  • (14/04/2015 06:33)

D.Lgs 81/08 art. 39 comma 3:
"3. Il dipendente di una struttura pubblica, assegnato agli uffici che svolgono attività di vigilanza, non può prestare, ad alcun titolo e in alcuna parte del territorio nazionale, attività di medico competente."
Distinguere tra iscrizione ed esercizio a mio avviso non è affatto pretestuoso, perchè la Norma indicata proibisce loro di fare il medico competente, non già di possederne i requisiti, esattamente così come molti UPG sono anche iscritti nell'elenco nazionale dei Medici Autorizzati; ovviamente non conosco i motivi per cui un UPG della Vigilanza voglia iscriversi all'elenco, ma posso presumere che chi ne ha titolo lo faccia ad esempio perchè in un futuro potrebbe non essere più UPG e mettersi a fare il medico competente; perchè no ?
Comunque sia essere iscritto nell'elenco dei medici competenti non significa affatto "prestare attività di medico competente", attività vietata, mentre la mera iscrizione nell'elenco non lo è affatto.

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ramses

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  • Re: Cancellazione medici competenti
  • (14/04/2015 14:53)

Gabbiano ha scritto:
Mi sembra evidente che chi non ha i requisiti non possa svolgere attività di medico competente così come non potrebbe svolgerla un igienista che non abbia frequentato il master di abilitazione..

Domandina: quando e dove si sono tenuti i famosi corsi abilitanti per fare i medici competenti ?
I colleghi specialisti in igiene sono stati mai depennati da qualche elenco (anche dagli iscritti al Club di Topolino, mi basterebbe) per non aver adempiuto quest'obbligo (ovviamente, non per responsabilità loro, ma di fatto ...) ?

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

Bladerunner

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  • Re: Cancellazione medici competenti
  • (14/04/2015 16:09)

Buongiorno, premesso che sono un RLS del Comparto Polizia di Stato, penso che sia legittimo e deontologicamente auspicabile che qualsiasi figura che partecipa al sistema di protezione e prevenzione nei luoghi di lavoro sia costantemente aggiornato nella propria formazione.
Più che la legittimità dell'impianto legislativo, sul quale -nonostante le varie interpretazioni che leggo- credo modestamente ci sia poco da obiettare, trovo discutibile e da affrontare il fatto che questi aggiornamenti siano a totale carico del MC, come è discutibile il sistema formazione e aggiornamento dei RLS

Mediconosherpa

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  • Re: Cancellazione medici competenti
  • (15/04/2015 05:59)

da http://www.doctor33.it/ecm-fnom-t...html?xrtd=AXLLTLPPPSTXYAXAYRXYALC

15 aprile 2015
"ECM, FNOM TRATTA CON MINISTERO RIAMMISSIONE A UN ANNO DI CHI TORNA IN LINEA CON I CREDITI
«Non c'è nessun atteggiamento punitivo del Ministero della Salute verso i medici competenti o verso i medici tutti. La cancellazione di 6 mila medici dall'elenco dei medici competenti nasce dalla necessità di attuare l'obbligo di aggiornamento previsto dal decreto legge 81 del 2008, un obbligo che - per giunta - andava soddisfatto da fine 2013 e per il quale è stato concesso già un anno di proroga». Lo afferma Luigi Conte Segretario Fnomceo ed esponente ordinista nella commissione nazionale per la Formazione continua a margine di un incontro con i funzionari del Ministero della Salute. Obiettivo: stemperare il clima di tensione sorto dopo che a Pasquetta l'elenco degli iscritti al Registro ministeriale dei medici competenti è sceso da 11 a 5 mila nomi. In 6 mila non avrebbero totalizzato i 150 crediti in tre anni (di cui 105 almeno in medicina del lavoro) previsti dal Testo unico per la sicurezza sul lavoro per continuare a svolgere la sorveglianza sui lavoratori delle aziende. Al Ministero, Conte ha visto confermata la disponibilità a salvare i medici depennati per disguido. «Inoltre, ci sono buone possibilità per chi è un po' sotto il numero di crediti previsto di mettersi in regola non alla fine del triennio formativo, come proposto inizialmente dal Ministero, ma entro un anno come proposto da noi di Fnomceo; e basterebbe presentare l'autocertificazione. Su questa strada c'è una condivisione con i dirigenti ministeriali». Nessun intento repressivo dunque da parte delle istituzioni verso chi non si aggiorna. Anzi: «Al comitato centrale Fnomceo dopodomani discuteremo la possibilità di stipulare una convenzione con il Ministero perché siano gli Ordini provinciali o -in caso di difficoltà a livello periferico - un meccanismo interno alla Professione a gestire direttamente gli elenchi dei medici competenti». Il rischio che le regioni depennino medici convenzionati o dipendenti che nei tre anni hanno totalizzato meno di 75 crediti non è attuale: «Per i medici competenti c'è una disposizione di legge da applicare- sottolinea Conte - invece nel Ssn si sta imponendo un meccanismo che anziché punire chi non si aggiorna, premia chi si aggiorna: essere in linea con l'Ecm è necessario per partecipare a concorsi e per gli scatti di fascia in ospedale. In secondo luogo, gran parte dei medici "tagliati" di fatto non esercitano la funzione di medico competente (solo in 5 mila attestano ogni anno di aver fatto la sorveglianza sanitaria sui lavoratori, ndr) e dunque non avrebbero interesse a stare in elenco. Il problema è che in quei 6 mila c'è una percentuale cancellata ingiustamente. A questi ultimi il Ministero offre la chance di certificare -ed anche autocertificare - in qualsiasi momento di essere in regola, e la riammissione è automatica. Può essere infatti accaduto a qualcuno in regola di essere depennato perché i suoi crediti non erano arrivati: i provider per legge hanno 90 giorni per far registrare i crediti conseguiti dai partecipanti ai loro corsi; tale sfasatura è uno tra i motivi che giustificano l'attuale difficoltà esistente nel poter dire quanti medici oggi sono in regola con il fabbisogno di crediti Ecm e quanti non lo sono».

Mauro Miserendino"

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  • Re: Cancellazione medici competenti
  • (15/04/2015 09:33)

C’è di peggio degli ECM;
da http://www.dottnet.it/art/quando-...acente/16217/7016559/218527017/2/

“QUANDO IL MEDICO SI AMMALA: FINE DI UNA PROFESSIONE INSODDISFACENTE


E’ stressato. Vive la propria attività lavorativa come causa di una vita privata insoddisfacente. Gestisce da solo fino a 22 pazienti e più al giorno. Svolge dalle 7 alle 16 guardie al mese e spesso, per carenze d’organico, è costretto a lavorare anche dopo il turno notturno. Non riesce ad usufruire della pausa pranzo in orario di lavoro. Non ha tempo per coltivare un hobby o uno sport. Accumula oltre 150 ore annue di straordinario, che difficilmente potranno essere recuperate o monetizzate.
Questo il ritratto professionale e psicologico del medico ospedaliero che emerge dall’indagine realizzata da Anaao Giovani su un campione di quasi 2000 risposte, suddivise per aree geografiche e per età (clicca qui per leggere il documento completo).
Ma non è tutto. Questo stile di vita, professionale e personale, porta inesorabilmente il medico a trasformarsi in malato con pesanti ripercussioni sulla sua salute fisica e mentale. Dall’indagine emerge infatti che oltre a soffrire di malattie cardiovascolari e metaboliche, presenta rilevanti disturbi del sonno e psicologici.
In questi ultimi anni caratterizzati da cospicui tagli finanziari, il medico si trova sempre più isolato e privo di quel ruolo sociale goduto nel passato, a difendere il diritto fondamentale alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Stretto in una morsa che lo vede, da una parte, subire imponenti riorganizzazioni sanitarie che falciano ospedali, posti letto, organici, con dichiarazioni di esuberi che bloccano la possibilità di nuove assunzioni, dall’altra spettatore di bombardamenti mediatici che annunciano come nel SSN si annidino imponenti sprechi, ma senza indicare le reali possibilità di recupero di tali risorse. Ai medici viene richiesto di operare senza supporti tecnologici, organizzativi e logistici adeguati, se si pensa che in altri paesi europei, come la Germania o la Francia, l'investimento nel sistema sanitario è di 30 miliardi di € superiore e la dotazione di posti letto arriva al 6-8 per 1000 abitanti. I politici che “urlano” alla medicina difensiva e alla mala gestione come fenomeni da contrastare per recuperare risorse, non possono esimersi dal denunciare anche le proprie di responsabilità, come la mancata legiferazione in tema di responsabilità professionale, accettando con coraggio che tali risorse dovrebbero essere, magari, reinvestite per l'ammodernamento strutturale e tecnologico del sistema sanitario e in capitale umano che ne rappresenta il bene più importante ed insostituibile.
“Si apre uno spazio inedito per l’attività sindacale – commenta Costantino Troise, Segretario Nazionale Anaao Assomed - chiamata a collocare la politica del miglioramento delle condizioni di lavoro in un contesto generale, al di fuori della logica di aspetto settoriale, cogliendo il nesso teorico e pratico tra contenuti e modalità lavorativi e ruolo politico e sociale. E’ in gioco anche la nostra salute e la nostra vita, non solo professionale”.

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