nicox691 il 28/07/2015 08:25 ha scritto:
è il liberismo bellezza
se NON ci piace per le altre cose ci deve piacere per questa !!??.
Liberismo ? a me pare piuttosto una fregatura...
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Si tratta di costi non indifferenti per un libero professionista, dei quali occorrerebbe tenere certamente conto quando si stila un preventivo per un Cliente o si accettano le tariffe di un Centro.
Certo è che il trend per i contributi di previdenza non può che segnare un incremento: troppo pochi gli euro versati nelle casse a fronte delle prestazioni in essere da erogare.
E per chi realmente fattura tutto e paga tutte le tasse -come i Medici Competenti- si prospettano tempi duri. Oramai della parcella lorda tra tasse costi e contributi resta veramente poco.
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
La questione dell'aumento dell'aliquota fa parte delle conseguenze del governo Monti/Fornero. Ne ebbi modo di parlare con i vertici ENPAM, chiedendop come mai a gennaio fosse uscito un articolo sul giornbalke della previdenza che sosteneva "non ci piegheremo mai a questo ricatto", e a marzo un altro che diceva pressappoco "siamo orgogliosi di essere stati i primi che si sono adeguati.."
Chieste spiegazioni di questa sterzata a 180°, mi venne detto che l'alternativa proposta/minacciata da madame Fornero era la confluenza dell'ENPAM nell'INPS.
La mia domanda fu :" Ma non è che le si poteva spiegare che i medici avrebbero potuto fermarsi tutti a tempo indefinito (fatti salvi gli obblighi da Codice Penale) finchè non le fosse passata questa malinconia ?"
In risposta un sorrisetto e le braccia allargate ad abbracciare forse una professione che, non solo nella MdL, non sa farsi neppure i prorpi interessi.
Forse i dirigenti ENPAM avevano ragione considerando il loro parterre.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
nicox691 il 29/07/2015 03:32 ha scritto:
Allora non se un medico di famiglia !!!
se lo sei paghi al massimo il 2 % Chiaro -
NICOX 691 non so se sei un MC oppure un MMG oppure UN MEDICO........ma perché spari "cazzate" ?
Mario
Le cifre espongono un dato freddo ed oggettivo: fate una elementare operazione aritmetica di addizione di tutti i contributi che avete pagato annualmente all'Enpam, poi entrate nel sito https://www.enpam.it, e guardate il prospetto della pensione che ragionevolmente vi spetta, e poi vedete se la cifra che vi viene indicata la giudicate congrua.
Tutto qui
Ari
Appare sempre più evidente come il Paese si stia via via orientando verso il privato, permettetemi allora una illazione provocatoria: perchè dunque non permettere che ognuno scelga da sè le mani cui affidare il proprio denaro per farlo fruttare negli anni? Esistono già diversi prodotti di questo tipo sul mercato, non ultimo quello offerto dalla stessa ENPAM, fruibili tuttavia solo come previdenza integrativa, con qualche piccola agevolazione fiscale. E se si passasse ad una previdenza obbligatoria con liberalizzazione reale del mercato? Campa cavallo...troppi ne devono campare.
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
Giannini il 29/07/2015 09:42 ha scritto:
Appare sempre più evidente come il Paese si stia via via orientando verso il privato, permettetemi allora una illazione provocatoria: perchè dunque non permettere che ognuno scelga da sè le mani cui affidare il proprio denaro per farlo fruttare negli anni? Esistono già diversi prodotti di questo tipo sul mercato, non ultimo quello offerto dalla stessa ENPAM, fruibili tuttavia solo come previdenza integrativa, con qualche piccola agevolazione fiscale. E se si passasse ad una previdenza obbligatoria con liberalizzazione reale del mercato? Campa cavallo...troppi ne devono campare.
Buon giorno
Nicox...bravo adesso hai fatto precisazioni corrette...ma i post sopra !!!.....
Giannini non molti cavalli da campare ma ad occhio e croce una mandria di almeno 40 mln di ......che sono foraggiati da noi MC che paghiamo tutto ...il lecito e l'illecito (vedi IRAP)
ciao
Mario
AMMONTARE DEL CONTRIBUTO INDICIZZATO
- Contributi dovuti sui redditi professionali prodotti nell’anno 2013:
12,50% del reddito professionale netto, con esclusione delle voci connesse ad altra forma di previdenza obbligatoria, fino all’importo di e 85.000,00;
1% sul reddito eccedente tale limite, di cui solo lo 0,50% pensionabile.
2% fino ad e 85.000,00 per gli iscritti che contribuiscono – in base ad un rapporto stabile e continuativo – anche ad altre forme di previdenza obbligatoria, compresi i Fondi Speciali E.N.P.A.M., ovvero siano già titolari di pensione o siano tirocinanti del corso di formazione in medicina generale, che hanno presentato domanda per essere ammessi alla contribuzione ridotta:
6,25% per gli iscritti pensionati del Fondo Generale ENPAM che hanno chiesto di essere ammessi al versamento in misura ridotta fino ad € 85.000,00.
1% sul reddito eccedente tale limite, di cui solo lo 0,50% pensionabile.
TUTTI I MEDICI CHE ESERCITANO LA LIBERA PROFESSIONE DEVONO VERIFICARE CHE IL PROPRIO REDDITO PROFESSIONALE NETTO DELL’ANNO 2013 NON SUPERI € 5.867,28 (FINO A 40 ANNI DI ETÀ O CON CONTRIBUTO MINIMO ENPAM QUOTA A RIDOTTO) O € 10.835,68 (CON ETÀ DA 40 ANNI FINO AL PENSIONAMENTO ENPAM) ONDE ACCERTARE L’ASSOGGETTABILITÀ OBBLIGATORIA AL CONTRIBUTO PERCENTUALE SUL REDDITO LIBERO PROFESSIONALE
E’ assoggettato a contribuzione proporzionale il reddito derivante dall’esercizio, anche in forma associata, della professione medica e odontoiatrica, non coperto da altra previdenza obbligatoria.
Sono inoltre soggetti a contribuzione proporzionale i compensi – anche se equiparati ai fini fiscali ai redditi di lavoro dipendente – che derivano dallo svolgimento di attività attribuite all’iscritto in ragione della sua particolare competenza professionale.
I pensionati del Fondo Generale, se percepiscono compensi libero professionali, sono tenuti a versare il contributo nella misura del 50% della contribuzione ordinaria vigente (6,25% per il 2014) salva espressa opzione per la contribuzione intera. L’aliquota dell’1% rimane invariata.
L’aliquota ridotta del 6,25% si applica dal compimento dei 65 anni e 6 mesi di età (età pensionabile per l’anno 2013 presso il Fondo di Previdenza generale). Pertanto, a un iscritto che abbia compiuto, ad esempio, 65 e 6 mesi di età il 1° giugno 2013 (e voglia continuare ad avvalersi della contribuzione in misura ridotta, in quanto già titolare della scelta in presenza dei previsti requisiti), verrà applicata la nuova aliquota del 6,25% a decorrere dal mese di giugno 2013. Per il precedente periodo dell’anno, invece, potrà continuare ad avvalersi della contribuzione al 2%, scorporato il minimo assoggettato (derivante dalla contribuzione versata alla Quota A, fino al compimento dei 65 anni e 6 mesi di età). La scelta dell’aliquota va fatta sul Modello D?barrando la casella corrispondente (12,50% oppure 6,25%). In mancanza di una chiara espressione di volontà di contribuire in forma intera, ai pensionati viene automaticamente applicata l’aliquota ridotta (6,25%). La scelta va espressa ogni anno, non è dunque possibile confermare l’opzione indicata l’anno precedente.
CONTRIBUENTI OBBLIGATI
LIBERI PROFESSIONISTI
I professionisti titolari di partita IVA devono dichiarare alla Quota B i redditi netti di lavoro autonomo prodotti nell’esercizio dell’attività medica e odontoiatrica anche se svolta in forma associata.
ASSOCIATI IN PARTECIPAZIONE
I medici e gli odontoiatri associati in partecipazione, qualora l’apporto sia costituito esclusivamente da prestazioni di lavoro, devono dichiarare i relativi redditi alla Quota B.
MEDICI CONVENZIONATI CON IL SSN (medici di base, pediatri di libera scelta, addetti alla continuità assistenziale, all’emergenza territoriale ed alla medicina dei servizi, specialisti ambulatoriali, specialisti esterni):
I redditi percepiti per lo svolgimento di attività in convenzione con il SSN sono già soggetti a contribuzione previdenziale presso i Fondi Speciali ENPAM e non devono, pertanto, essere dichiarati alla Quota B del Fondo Generale.
I professionisti convenzionati devono, invece, dichiarare eventuali redditi percepiti per lo svolgimento di attività libero professionale. Qualora non sia possibile imputare le singole spese alle varie tipologie di reddito prodotto (da convenzione e da libera professione) la quota di spese da portare in deduzione può essere determinata in proporzione all’incidenza sul reddito professionale totale delle diverse categorie reddituali.
DIPENDENTI PUBBLICI E PRIVATI
I redditi percepiti per lo svolgimento di attività di lavoro dipendente sono soggetti a prelievo contributivo presso l’INPDAP o l’INPS e non devono, pertanto, essere dichiarati alla Quota B.
I lavoratori dipendenti possono svolgere anche attività libero professionale intra moenia o in regime di extra moenia. Con particolare riferimento ai dipendenti pubblici, peraltro, il CCNL di categoria qualifica come “libero professionali”:
l’attività a pagamento svolta in strutture di altra azienda del SSN o in altre strutture non accreditate previa convenzione con le stesse;
l’attività a pagamento svolta all’interno della struttura anche al fine di consentire la riduzione dei tempi di attesa;
l’attività richiesta dall’azienda in via eccezionale e temporanea, ad integrazione dell’attività istituzionale o al fine di ridurre le liste di attesa o di acquisire prestazioni aggiuntive specie in carenza di organico;
i servizi di guardia medica notturna eccedenti gli obiettivi prestazionali dell’Azienda;
l’attività di consulenza richiesta da soggetti terzi all’Azienda per lo svolgimento di compiti inerenti i fini istituzionali.
Mario
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