Solitamente la rappresentanza di una categoria professionale appartiene alle associazioni di categoria. Nel nostro caso non essendovene (ribadisco che assoprev non lo è assolutamente) mi sembra che il dibattito possa esplicarsi solo seno all'ordine dei medici che bene o male legittimamente rappresenta tutti.
Il quesito però è il seguente: a che titolo il sottosegretario ha ricevuto la delegazione e su indicazione di chi? Lo chiedo da contribuente stavolta.
... e' chiaro che se qualcuno vuole incontrare un ministro o un rappresentante dello Stato, e questi lo riceve, rappresenta soltanto se stesso ed i suoi iscritti! Come dice bene il Collega Ossicini, se ci sentiamo frustrati da carenza di rappresentanza, iscriviamoci tutti all'unico sindacato di categoria esistente (CONAMECO), cosi' magari deleghiamo qualcuno in nostra rappresentanza per tutelare i nostri diritti! Credo che di norme e e situazioni intollerabili ne abbiamo gia' subite abbastanza, ed e' il momento di far sentire il nostro peso senza troppe divisioni interne. Siamo pochi, ma su alcuni punti non e' difficile capire che quasi tutti siamo della stessa idea (allegato 3B in testa!).
Senza portavoce accreditati non si otterra' nulla di nulla, continueremo a indignarci o piagnucolare sui forum, ma "altri" decideranno tutto sul nostro lavoro, e attenzione, questi "altri" non ci vogliono certo un gran bene, al limite tollerano la nostra presenza perche' l'81 ci rende obbligatori!
Se di oltre 10.000 medici ne hanno cancellati piu' della meta' senza preavviso, possiamo renderci conto di cosa possiamo ancora subire impotenti.
Personalmente vorrei una presa di posizione netta da parte di Universita' e Ordini professionali, nel vero senso di tutela della professione a 360 gradi: purtroppo sino ad ora questo non c'e' stato: ma come e' possibile che la ECM sia in mano a societa' private o chissacosa denominati "Provider", a pagamento, e che il mancato acquisto di punti di aggiornamento comporti danni enormi alla tua attivita' professionale?? Molti di noi hanno 20 o 30 anni di attivita' come MC, nonche' laurea e specializzazione!
Ho sempre pensato che la frase: “dipendente o collaboratore di una struttura esterna pubblica o privata, convenzionata con l’imprenditore (art. 39 comma 2 lettera a)) sia la madre di tutte o quasi le sventure del medico competente; ritengo che Assoprev rappresenti (legittimamente !) i propri interessi ma che non rappresenti ad alcun titolo i medici competenti italiani, a parte coloro che vi sono iscritti (quanti sono ? ), e resto sorpreso dal fatto che abbia come alleati Entità Associative che si dicono o ritengono di “rappresentare i medici competenti”, ma forse nelle Alte Sfere le cose appaiono diverse da come le vediamo noi di trincea.
Premesso che il sottoscritto non si ritiene assolutamente “rappresentato” da alcuna delle Entità in parola, si dovrebbe far sapere a tutti a che titolo, con quali modalità partecipative e con quali finalità si intende “rappresentare i medici competenti”, perché certamente (per fare un esempio) sostenere un’attività scientifica di aggiornamento è cosa assai differente dal sostenere rivendicazioni di tipo operativo, gestionale o remunerativo, che sono naturalmente appannaggio di strutture sindacali; infine c’è la domanda che tutti ci facciamo: quanti iscritti hanno codeste Associazioni che dicono di “rappresentare” i medici competenti ?
Domanda che ovviamente non avrà risposta.
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Assoprev il 06/08/2015 05:42 ha scritto:
Assoprev annovera tra i propri iscritti sia Strutture Private che singoli Medici Competenti in rapporto pressoché paritario e, pertanto, rappresenta tutti i propri iscritti. Le altre Associazioni risponderanno, se lo ritengono, per quanto di loro competenza. Le strutture private convenzionate con l'imprenditore sono previste, nel sistema aziendale di Prevenzione, dall'art. 39 comma 2 lett. a) del D.Lgs. 81/08.
Se come immagino i medici iscritti sono gli stessi che hanno le società mi sembra poco sensato parlare di rapporto paritario. Le strutture private "convenzionate" inserite dalla solita manina pur essendo nominate non risultano avere alcun ruolo salvo quello di incassare.
Senza polemiche quando una importantissima associazione datoriale (e sindacale) romana ha una propria società che paga i medici competenti 18 euro (!!!) a visita onnicomprensiva (leggi visita + incarico + strumentali tutti refertati + prelievo) e magari questa associazione o i propri rappresentanti intendono parlare con sottosegretari del futuro dei medici competenti, mi chiedo di cosa parliamo!
Se un grande sindacato partecipa all'ATI che vince la gara consip per la sicurezza e mdl al massimo ribasso e poi assume medici neospecialisti a cottimo x fare visite tanto al kg capite perché la diffidenza verso l'intrigo istituzional datoriale non solo è giustificata ma anche dovuta!
gabbiano il 06/08/2015 08:13 ha scritto:
Se come immagino i medici iscritti sono gli stessi che hanno le società mi sembra poco sensato parlare di rapporto paritario.
!
Solo per chiarezza: ad Assoprev, da Statuto, ci si può iscrivere o come persona giuridica, o come persona fisica, con quote diverse. Pur non essendo formalmente vietato (anzi....ringrazio per lo spunto) al momento non esistono "doppie tessere" cioè Colleghi iscritti contemporaneamente quali rappresentanti di strutture e come singoli professionisti,a cominciare dal sottoscritto, che è iscritto in quanto legale rappresentante della propria struttura, ma non come medico competente libero professionista, quale pure sono ed esercito. I Medici Competenti di cui si parlava sono liberi professionisti iscritti unicamente come tali. Nel merito della vexata quaestio del rapporto professionisti/strutture, chi ha partecipato e partecipa alle nostre iniziative sa che il tema è costantemente oggetto di confronto senza remore, dando ampio spazio a tutte le opinioni.
Le "società di servizi" sono (gran) parte del problema e non si comprende proprio come Assoprev che le rappresenta possa pretendere di esserne in qualche modo la soluzione, nè la nostra (limitata) fantasia di medici di quart'ordine riesce a concepire un solo motivo plausibile per cui un medico competente libero professionista possa o debba iscriversi ad Assoprev, a meno che non vi presti la propria opera, anche se neppure questa sembra essere una ragione davvero valida per farlo.
Continua ad apparire paradossale, al limite del caricaturale, che un'Associazione di "società di servizi", le cui posizioni ed i cui comportamenti sono noti a tutti e già molte volte enunciati qui ed altrove, possa pretendere di "rappresentare" la categoria, per giunta presso Sedi Istituzionali; ancor più paradossale è poi assistere all' alleanza con Assoprev di associazioni che dicono di "rappresentare" i medici competenti.
E poi, è mai possibile che a nessuno dei politici che si sono trovati davanti a "delegazioni" che dicono di "rappresentare" i medici competenti, sia venuto in mente di chiedere: "MA SCUSI, LA SUA ASSOCIAZIONE QUANTI ISCRITTI HA ?", che sarebbe la prima cosa che chiederei.
Ma io non faccio il politico.
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"...........ed allora mi domando chi li rappresenta veramente o meglio chi si lamenta dicendo che non si sente rappresentato da coloro che compaiono in quelle sigle e si limita ad "urlare"che cosa fa per far sentire la propria voce oltre che scrivere sul forum? Da chi vorrebbe essere rappresentato? Credo che una risposta a questa semplice domanda sia propedeutica a qualsiasi discussione".
La domanda è davvero intrigante, ma chi la pone ha per caso una risposta?
Tcam
Medici indolenti & Aziende Netgroup
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"...........ed allora mi domando chi li rappresenta veramente o meglio chi si lamenta dicendo che non si sente rappresentato da coloro che compaiono in quelle sigle e si limita ad "urlare"che cosa fa per far sentire la propria voce oltre che scrivere sul forum? Da chi vorrebbe essere rappresentato? Credo che una risposta a questa semplice domanda sia propedeutica a qualsiasi discussione".
Voto i miei rappresentanti e ugualmente non mi sento rappresentata: sono inerti e inermi, con la scusa che il ministero non li ascolta.In effetti all' ultimo convegno nazionale a cui sono andata la ministra invitata non ha mandato neanche un delegato, ma solo una bella lettera d' incoraggiamento.
Credo che resistere con dignità come Medico Competente l.p. dal 2008 in poi sia già di per se stesso un fatto molto concreto in difesa della nostra figura professionale, attaccata su tutti i fronti.
Io non sono preoccupata di queste fantomatiche riunioni, anzi benvengano: se modificano l' 81 non possono che farlo in meglio. Solo vorrei sapere come gli altri, magari in anticipo, cosa si muove (perché è affar nostro) e chi incontra chi e con che risultato (anche per votare meglio la prossima volta).
Del resto, le esigenze del Medico Competente sono note: basta leggere questo forum! Ecco dunque l' utilità di scrivere qui e lasciatecelo fare, senza rimbrotti, con i toni che ci sono propri.
Come vedo si continua a girare intorno sperando che altri risolvano le situazioni. Mi domando quale risposta vuoi? Nel merito posso solo dire che dal 2002 non faccio più il MC, per chi non mi conosce segnalo che sono stato per oltre dieci anni responsabile del settore prevenzione dell'Inail e poi SMG sino al pensionamento. Ma sono stato prima segretario nazionale e poi presidente dell'ANMInail sindacato medici inail per oltre venti anni.
Tale sindacato agli inizi degli anni '80 rappresentava il 10/15% dei medici Inail, ora rappresenta oltre l'80% dei medici Inail, il resto sono i confederali (Cgil,Cisl e Uil), se abbiamo ottenuto la Dirigenza Medica come le ASL è stato solo per la compatezza e perché avevamo interessi comuni.
Non ho la bacchetta magica per risolvere i "vostri" problemi e mi amareggia leggere solo di "litigi".
Un suggerimento? Chiarirsi prima cosa si vuole e non limitarsi solo a criticare o dare sempre la colpa agli altri. Ma ripeto se uno scrive che non si sente rappresentato e non fa nulla per esserlo scegliendo, eventualmente, chi lo rappresenta di cosa si lamenta. Essere rappresentato non significa dire a qualcuno solo le cose che voglio ma lavorare duramente allo scopo.
Vedo che anche quei pochi che si danno da fare, giustamente o meno, vengono additati quasi come colpevoli ma colpevole è chi non è conseguente al suo dire.
Mi ricorda tanto il "benaltrismo" che vige in ogni epoca..si va bene (qui neanche quello) ma ci vuole benaltro per cambiare ma questo "benaltro" chi lo deve mettere?
il collega Ossicini ha ragione ( fare i capponi di Renzo(-i) non serve per questo ho segnalato
PROPONGO DI STILARE UN "Cahiers de doléance"CHIUNQUE LAMENTA FORMALISMI INUTILI E CARICO DI LAVORO NON NECESSARIO MI LO INVII ALLA MIA E-MAIL
LI ELABORERò TUTTI GRAZIE A CHI COLLABORA
( così fecero in Francia e sappiamo come andò a finire)
ALTRI IL COMPITO DI TRATTARE ED AMPLIARE ( dal punto di vista della legittimità delle norme cui dobbiamo sottostare,e dalla congruità con la Costituzione ) e va bene così MA....
QUALE MODELLO DI MC VOGLIAMO?
libero professionista -l.p.convenzionato- dipendente(pubblico/privato)
solo sorv.san.- consulente (limitato/ampio spettro d'azione )
se qualcuno ha qualche idea mi scriva per fare un questionario sulla STRATEGIA
questo come semplice peones so fare e mi metto a disposizione (trovate indirizzo sul mio profilo
Quanto alle SdS concordo con Mediconosherpa
Ho sempre pensato che la frase: “dipendente o collaboratore di una struttura esterna pubblica o privata, convenzionata con l’imprenditore (art. 39 comma 2 lettera a)) sia la madre di tutte o quasi le sventure del medico competente; ritengo che Assoprev rappresenti (legittimamente) i propri interessi ma che non rappresenti ad alcun titolo i medici competenti italiani
Posso al massimo accettare come evoluzione positiva le SdS costituite e dirette da medici (Bernardo) escludendo ogni altra società inquinante il panorama variegato dei medici competenti
Mi attendo qualche comunicazione dai colleghi per indicazioni di "formalismi da eliminare" e tipologia del Mc come sopra
buone ferie dato che le Aziende chiudono ....
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