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Alcol e lavoro

Questo argomento ha avuto 45 risposte ed è stato letto 4998 volte.

clamagio2@tin.it

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  • Re: Alcol e lavoro
  • (26/10/2008 11:47)

Credo che ci sia una concordanza quasi generale( io continuo ad avere dubbi ma di questo poco ce ne cale) che la verifica dell'eventale alcoldipendenza vada fatta e allora vorrei porre dei quesiti di ordine pratico:
1) il CONAMECO suggerisce di effettuatla alle categorie di lavoratori di cui all'allegato 1 della C.U.del 30/10/07.Io credo che vada anche effettuata alle categorie di cui al Provvedimento 16/03/06 pubblicato sulla G.U. del 30/03/06,tra cui insegnanti,medici,infermieri,guardie giurate etc,poiche' anche queste attività comportano elevato rischio di infortuni e per la slute,l'incolumità e la sicurezza di terzi e ritengo inoltre,vista la tipologia di attività, che a questi lavoratori vada anche effettuata la verifica di assenza di tossicodipendenza. Siete d'accordo?
2) i protocolli per la verifica di alcoldipendenza sono ampiamente noti,ma quale o quali parametri devono essere alterati per porre diagnosi di sospetto di abuso cronico di alcol? esiste qualcosa rispetto a questo problema in letteratura?
3)fatta diagnosi di abuso cronico di alcol,dobbiamo procedere in analogia con quanto prevede il riscontro di positività a sostanze di abuso e cioè giudizio di tempo non idoneità e invio al Sert?
Abbracci e baci

Picpus

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  • Re: Alcol e lavoro
  • (26/10/2008 19:09)

clamagio2@tin.it il 26/10/2008 11:47 ha scritto:
Credo che ci sia una concordanza quasi generale( io continuo ad avere dubbi ma di questo poco ce ne cale) che la verifica dell'eventale alcoldipendenza vada fatta e allora vorrei porre dei quesiti di ordine pratico:
1) il CONAMECO suggerisce di effettuatla alle categorie di lavoratori di cui all'allegato 1 della C.U.del 30/10/07.Io credo che vada anche effettuata alle categorie di cui al Provvedimento 16/03/06 pubblicato sulla G.U. del 30/03/06,tra cui insegnanti,medici,infermieri,guardie giurate etc,poiche' anche queste attività comportano elevato rischio di infortuni e per la slute,l'incolumità e la sicurezza di terzi e ritengo inoltre,vista la tipologia di attività, che a questi lavoratori vada anche effettuata la verifica di assenza di tossicodipendenza. Siete d'accordo?
2) i protocolli per la verifica di alcoldipendenza sono ampiamente noti,ma quale o quali parametri devono essere alterati per porre diagnosi di sospetto di abuso cronico di alcol? esiste qualcosa rispetto a questo problema in letteratura?
3)fatta diagnosi di abuso cronico di alcol,dobbiamo procedere in analogia con quanto prevede il riscontro di positività a sostanze di abuso e cioè giudizio di tempo non idoneità e invio al Sert?
Abbracci e baci

Credo sia innanzitutto doveroso distinguere un piano scientifico ( o comunque di discussione concettuale sulla opportunità, validità, efficacia, ecc...) da uno di applicazione pratica. Partendo dal secondo, credo che non possiamo, in linea di massima, non attenerci a quanto imposto (in questi casi mi sembra proprio il caso di dirlo) dalle normative vigenti (posto che sia possibile decrittare e capitre qualcosa da quanto scritto in G.U.). Sul piano scientifico-culturale, le mie idee le ho già espresse, e le riassumo brevemente:
1)- ritengo doveroso che non solo i lavoratori, ma tutti i cittadini, almeno quando si rapportano con gli altri, debbano essere sorvegliati sull'abuso di sostanze alcoliche, come sull'uso improprio di sostanze psicotrope o stupefacenti.
2)- nel nostro caso non riesco a capire cosa c'entri il mio datore di lavoro con il fatto che io mi "faccia" con qualunque sostanza utilizzabile allo scopo. Già ritengo faccia troppo nell'affidarmi un mezzo comunque di un certo costo, talvolta con un carico di un certo valore, con i quali potrei farmi e fare agli altri del male (anche tanto, fino alla morte!).
3)- Ritengo un preciso DOVERE di me lavoratore, (insieme ai vari diritti dei quali sono portato ad abusare a più riprese) presentarmi e PERMANERE nel mio posto di lavoro in condizioni tali da poterlo svolgere peer tutta la sua durata.
4)- Posto che comunque il mio datore di lavoro debba interessarsi dei miei "sballi", almeno dovrebbe avere la possibilità di usare strumenti EFFICACI e DISSUASIVI: ad esempio: Controlli random (o su specifico sospetto), tutte le volte che vuole, visto che se li paga, sul mio stato di sobrietà: se anziché sobrio mi trova sballato o fatto, dovrebbe avere il diritto di allontanarmi, anche definitivamente, dal posto di lavoro. Ma sono garantista: accetto una seconda possibilità, MA NON DI PIU', se no la mia diventa una scusa su cui marciare!

Con queste semplici indicazioni, di buon senso, non ci sarebbe alcun bisogno di tanti arzigogoli legali o legalistici, privacy o falsi rispetti di altrettanto false dignità personali. E finalmente la norma sarebbe un ottimo disincentivo a presentarsi al lavoro in condizioni spesso tali da non riconoscere neanche la strada che riporta a casa!

"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein

raspanti

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  • Re: Alcol e lavoro
  • (26/10/2008 23:19)

Picpus il 26/10/2008 07:09 ha scritto:


Credo sia innanzitutto doveroso distinguere un piano scientifico ( o comunque di discussione concettuale sulla opportunità, validità, efficacia, ecc...) da uno di applicazione pratica. Partendo dal secondo, credo che non possiamo, in linea di massima, non attenerci a quanto imposto (in questi casi mi sembra proprio il caso di dirlo) dalle normative vigenti (posto che sia possibile decrittare e capitre qualcosa da quanto scritto in G.U.). Sul piano scientifico-culturale, le mie idee le ho già espresse, e le riassumo brevemente:
1)- ritengo doveroso che non solo i lavoratori, ma tutti i cittadini, almeno quando si rapportano con gli altri, debbano essere sorvegliati sull'abuso di sostanze alcoliche, come sull'uso improprio di sostanze psicotrope o stupefacenti.
2)- nel nostro caso non riesco a capire cosa c'entri il mio datore di lavoro con il fatto che io mi "faccia" con qualunque sostanza utilizzabile allo scopo. Già ritengo faccia troppo nell'affidarmi un mezzo comunque di un certo costo, talvolta con un carico di un certo valore, con i quali potrei farmi e fare agli altri del male (anche tanto, fino alla morte!).
3)- Ritengo un preciso DOVERE di me lavoratore, (insieme ai vari diritti dei quali sono portato ad abusare a più riprese) presentarmi e PERMANERE nel mio posto di lavoro in condizioni tali da poterlo svolgere peer tutta la sua durata.
4)- Posto che comunque il mio datore di lavoro debba interessarsi dei miei "sballi", almeno dovrebbe avere la possibilità di usare strumenti EFFICACI e DISSUASIVI: ad esempio: Controlli random (o su specifico sospetto), tutte le volte che vuole, visto che se li paga, sul mio stato di sobrietà: se anziché sobrio mi trova sballato o fatto, dovrebbe avere il diritto di allontanarmi, anche definitivamente, dal posto di lavoro. Ma sono garantista: accetto una seconda possibilità, MA NON DI PIU', se no la mia diventa una scusa su cui marciare!

Con queste semplici indicazioni, di buon senso, non ci sarebbe alcun bisogno di tanti arzigogoli legali o legalistici, privacy o falsi rispetti di altrettanto false dignità personali. E finalmente la norma sarebbe un ottimo disincentivo a presentarsi al lavoro in condizioni spesso tali da non riconoscere neanche la strada che riporta a casa!

Mah...puoi avere anche ragione, ma perchè mi sembra di leggere "1984"?? E soprattutto, perchè io mc dovrei diventare un guardiano della salvaguardia del mezzo e del carico che costano tanto al ddl o della garanzia delle condizioni del lavoratore in modo che possa svolgere il suo lavoro per tutta la sua durata? E anche a voler allargare la cosa, perchè dovrei essere io,mc, ad occuparmi della salvaguardia della sicurezza di terzi? Se c'è chi crede che con strumenti repressivi si risolvano questi problemi...beh...allora che diano l'incarico a chi li usa, gli strumenti repressivi. Io, come mc, mi sento davvero estraneo a questo compito....

Picpus

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  • Re: Alcol e lavoro
  • (26/10/2008 23:55)

raspanti il 26/10/2008 11:19 ha scritto:


Mah...puoi avere anche ragione, ma perchè mi sembra di leggere "1984"?? E soprattutto, perchè io mc dovrei diventare un guardiano della salvaguardia del mezzo e del carico che costano tanto al ddl o della garanzia delle condizioni del lavoratore in modo che possa svolgere il suo lavoro per tutta la sua durata? E anche a voler allargare la cosa, perchè dovrei essere io,mc, ad occuparmi della salvaguardia della sicurezza di terzi? Se c'è chi crede che con strumenti repressivi si risolvano questi problemi...beh...allora che diano l'incarico a chi li usa, gli strumenti repressivi. Io, come mc, mi sento davvero estraneo a questo compito....

Forse mi sono espresso male: non voglio proprio essere, come mc, guardiano di nessuno! Dico anzi che neanche il datore di lavoro dovrebbe preoccuparsene, essendo un DOVERE del lavoratore. Se il datore di lavoro deve occuparsene, a mio modo di vedere deve anche avere la possibilità di spedirmi direttamente al laboratorio più vicino per farmi controllare, e, se positivo spedirmi a casa. DEFINITIVAMENTE!

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ramses

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  • Re: Alcol e lavoro
  • (27/10/2008 00:04)

Come non concordare con Raspanti ?
Mi pare che si debba fare una distinzione che forse non essendo chiara crea qualche perplessità.
Nessuno discute dell'opportunità dei controlli sull'uso degli stupefacenti, o dell'alcool sul posto di lavoro, intendendo con ciò tutte quelle situazioni in cui l'assunzione di alcolici può interferire con il periodo lavorativo.
Io stesso scrissi che sarei contento di sapere che "qualcuno" controlla che il TIR che trovo in autostrada non sia condotto da uno che è fulminato da alcol o droghe, credo sia pacifico.
Il problema cambia però totalmente aspetto se ad occuparsi di queste cose viene delegata una figura impropria, ovvero il MC.
Non perchè il MC voglia "levarsi la grana", ma perchè tali accertamenti sono in contrasto con il suo ruolo e la sua figura all'interno dell'azienda e nel rapporto con i lavoratori;
perchè le norme non sono chiare e corrette, potendosi facilmente ipotizzare una serie di situazioni per le quali il MC ha problemi, non solo per reazioni presumibili del lavoratore ( e non mi riferisco a un pugno sul naso, ma a reazioni giudiziarie) danneggiato sulla base di metodiche scorrette, ma anche per la contraddizione fra le norme che regolano la materia;
perchè mancano persino le corrette definizioni normative, per cui un soggetto che assume alcol è considerato comunque dalla norma un etilista (e questo non è assolutamente realistico) anche per il fatto che gli accertamenti ematochimici non permettono certo di determinare se l'assunzione avviene in occasione di lavoro o meno, e quindi possono violare la libertà personale (in Italia non c'è nessuna legge che vieti l'assunzione di alcolici !);
perchè le norme sull'assunzione di stupefacenti permettono di colpire o l'assuntore scemo di droghe "pesanti" o quello di sostanze meno pericolose (fra THC ed eroina c'è una bella differenza), se niente niente è di intelligenza normale non lo beccherai mai;
ancora, perchè non si capisce per quale motivo debba essere il MC a farsi carico di questi accertamenti e non le strutture pubbliche deputate ai controlli (ricordiamoci che il nostro non è un ruolo di controllori, non dovremmo fare prevenzione relativamente agli agenti dannosi presenti nel ciclo produttivo ?).
Si dice: non ci deve essere aggravio di spesa. E' una fesseria, perchè l'aggravio c'è, eccome, solo che viene spostata una questione di sanità pubblica sul bilancio di aziende che non vogliono sapere se il tizio "si fa" o usa farsi qualche grappino, ma solo se può o meno lavorare (direi che giustamente si occupano solo del periodo lavorativo, quello che fa fuori della fabbrica non interessa), quindi è presumibile che staranno dalla parte del lavoratore nel fare in modo che risulti comunque pulito. Un calcolo semplicissimo vi può dimostrare che se solo i dipendenti interessati sono un centinaio si parla di almeno 10.000 € escluso il tempo non lavorato.
Dei lavoratori che hanno problemi di questa natura ce ne siamo sempre occupati, ma come MEDICI, non come MC.

E per finire questa filippica, permettetemi: ma è mai possibile che non abbiamo un po' di senso critico e di "palle" ? Qualunque cosa ci venga richiesta, fosse la più laida fesseria, cerchiamo solo il modo di adeguarci ? Ma siamo in un regime dittatoriale dove le leggi le fa UNO e non si discute ?

Fermate questo Paese, voglio scendere.

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

ramses

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  • Re: Alcol e lavoro
  • (27/10/2008 00:06)

Picpus, non ti ho letto mentre scrivevo, guarda gli orari.

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

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