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"Gli Sherpa tibetani"

Questo argomento ha avuto 30 risposte ed è stato letto 3083 volte.

gabbiano

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  • Re: "Gli Sherpa tibetani"
  • (14/02/2016 16:55)

D'accordissimo con il collega..la prassi degli sherpa è indegna, indecorosa, irrispettosa del medico (ma se uno non ha dignità non la si può pretendete) e dei pazienti (che invece non han colpa). Oltretutto è in palese violazione delle più elementari regolamentazioni sanitarie e di norme igieniche condivise mondialmente.
Per gli OdM e le ASL che certamente conoscono benissimo tale prassi fanno come le tre celebri scimmiette e si guardano bene dall'intervenire,

furnom

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  • Re: "Gli Sherpa tibetani"
  • (14/02/2016 17:58)

Se per te e il collega Ravalli la dignità significa avere il lettino (non pieghevole), la stanzetta magari con la targa ambulatorio sulla porta, magari anche un'infermiera receptionist e chissà quale altra chicca di facciata mi permetto di non condividere la vostra opinione.
Per me dignità, il decoro, il rispetto nel lavoro del medico competente significa ascoltare il lavoratore, fare una visita "perlomeno decente", redigere protocolli sanitari mirati ai rischi lavorativi (senza aggiungere spiro e audio per tutti per far cassa o esami del sangue inutili per accontentare il laboratorio pincopallo), non farsi sottopagare dal poliambulatorio pincopallo2, non firmare idoneità di visite fatte da altri medici magari con esami strumentali effettuati da personale non qualificato.
Secondo te se mi porto il mio lettino in un ufficio pulito, rispettoso della privacy, con bagno attiguo dovrei perdere la dignità di medico e dovrei subire chissà quale procedimento dall'OdM?
Da notare però che il camper (o "ambulatorio mobile” che deve rispondere ai requisiti tecnici da emanarsi entro 180 giorni" come viene definito da qualcun altro) non viene citato come situazione non dignitosa per il medico.
Sono perplesso...







gabbiano il 14/02/2016 04:55 ha scritto:
D'accordissimo con il collega..la prassi degli sherpa è indegna, indecorosa, irrispettosa del medico (ma se uno non ha dignità non la si può pretendete) e dei pazienti (che invece non han colpa). Oltretutto è in palese violazione delle più elementari regolamentazioni sanitarie e di norme igieniche condivise mondialmente.
Per gli OdM e le ASL che certamente conoscono benissimo tale prassi fanno come le tre celebri scimmiette e si guardano bene dall'intervenire,

gabbiano

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  • Re: "Gli Sherpa tibetani"
  • (15/02/2016 07:56)

Non credo di dover spiegare ad un medico (del lavoro per giunta) quali siano i requisiti dei locali destinati ad attività sanitarie, quanti i ricambi orari richiesti per le sale ove si effettuano manovre espiratorie forzate, ecc ecc. Poi mi piacerebbe sapere come e dove verrebbe fatta questa visita "professionale".. Sulla fotocopiatrice?
Basta con questo squallore dai!

Ne approfitto per contestare apertamente questo pensiero comune "giarinielliano" degli esami mirati al rischio. L'essere umano, ricordo, non è un robotino scomponibile quindi lo stato di salute spesso va indagato valutando diversi parametri che solo la sensibilità ed il giudizio medico possono decidere. Basta con i protocolli decisi dal ministero.

furnom

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  • Re: "Gli Sherpa tibetani"
  • (15/02/2016 15:20)

La visita viene effettuata su un lettino pieghevole "omologato" con telino di carta che viene cambiato ad ogni lavoratore, in locali adibiti ad ufficio puliti, riscaldati (o climatizzati), rigorosamente puliti, spesso anche spaziosi e rispettosi della privacy (sia "visiva" che "uditiva").
Se questa per te rappresenta una condizione di squallore sei libero di rimanere della tua opinione, io non la vedo così.
PS: la fotocopiatrice, se disponibile, la uso per fotocopiare i referti specialistici che il lavoratore mi dovesse presentare ;)

gabbiano il 15/02/2016 07:56 ha scritto:
Non credo di dover spiegare ad un medico (del lavoro per giunta) quali siano i requisiti dei locali destinati ad attività sanitarie, quanti i ricambi orari richiesti per le sale ove si effettuano manovre espiratorie forzate, ecc ecc. Poi mi piacerebbe sapere come e dove verrebbe fatta questa visita "professionale".. Sulla fotocopiatrice?
Basta con questo squallore dai!

Ne approfitto per contestare apertamente questo pensiero comune "giarinielliano" degli esami mirati al rischio. L'essere umano, ricordo, non è un robotino scomponibile quindi lo stato di salute spesso va indagato valutando diversi parametri che solo la sensibilità ed il giudizio medico possono decidere. Basta con i protocolli decisi dal ministero.

giancarlo

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  • Re: "Gli Sherpa tibetani"
  • (15/02/2016 17:56)

gabbiano il 15/02/2016 07:56 ha scritto:
Non credo di dover spiegare ad un medico (del lavoro per giunta) quali siano i requisiti dei locali destinati ad attività sanitarie, quanti i ricambi orari richiesti per le sale ove si effettuano manovre espiratorie forzate, ecc ecc. Poi mi piacerebbe sapere come e dove verrebbe fatta questa visita "professionale".. Sulla fotocopiatrice?
Basta con questo squallore dai!

Ne approfitto per contestare apertamente questo pensiero comune "giarinielliano" degli esami mirati al rischio. L'essere umano, ricordo, non è un robotino scomponibile quindi lo stato di salute spesso va indagato valutando diversi parametri che solo la sensibilità ed il giudizio medico possono decidere. Basta con i protocolli decisi dal ministero.

No,i protocolli li decidi tu, in base al DVR .art.25 .

gabbiano

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  • Re: "Gli Sherpa tibetani"
  • (19/02/2016 10:27)

Si i protocolli li decidi tu in base al DVR che quasi sempre scrive qualcuna altro.. Poi nella pratica spesso li scrive chi redige il bando, l'RSPP, la ASL, il certificatore OHSAS ecc ecc meno che il medico.

Lo stato di salute di un soggetto è una valutazione assolutamente personale che solo il professionista può effettuare basandosi su elementi che lui stesso deve decidere. Il rischio professionale è solo una parted ella valutazione idoneativa

tcam

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  • Re: "Gli Sherpa tibetani"
  • (20/02/2016 23:03)

gabbiano il 19/02/2016 10:27 ha scritto:
Si i protocolli li decidi tu in base al DVR che quasi sempre scrive qualcuna altro.. Poi nella pratica spesso li scrive chi redige il bando, l'RSPP, la ASL, il certificatore OHSAS ecc ecc meno che il medico.

Quindi ammetti a chiare lettere di essere immerso fino al collo in una condizione indegna, cioè di esercitare in assoluto difetto di dignità professionale, pur ben vestita dalla puntuale e diffusa vuota retorica della forma ante omnia.
Complimenti!
Tcam

Post scriptum: non ti esercitare in altre figure retoriche o, peggio, in maldestri tentativi di offesa ed aggressione che con quanto hai affermato senza che nessuno te lo chiedesse, non hanno più ragion d'essere. Quindi fine, direi, dello spettacolo e sipario chiuso....spererei.

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elicri

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  • Re: "Gli Sherpa tibetani"
  • (20/02/2016 23:43)

cito solo per esperienza professionale e personale non per aprire e continuare una polemica. La storia è questa : un collega dopo 20 anni di lavoro come LP in una azienda dove i problemi sono stati risolti, dove non sono avvenute contestazioni, dove il clima aziendale e l'ambiente lavorativo è stato migliorato anno dopo anno è stato liquidato. Perché ??? Perché si è presentata una AdS di lontana città che appalta ad altra ADS, non del luogo, le visite in camper a prezzi irrisori guadagnando con incremento del numero di esami spesso inutili e pagando al medico un ridotto obolo. Non vi parlo delle modalità di visite e esami, vi dico che una delle ADS ha già avuto denunce. Vi dico che i dipendenti adesso vanno dall'oculista di prima a loro spese perché non soddisfatti del modo di visita. Vi dico che essendo come AdS di città lontane non possono conoscere la realtà aziendale. Credo che fare il medico del lavoro voglia dire : prima di tutto sei un medico a 360 gradi, poi per la tua competenza sei anche Medico del Lavoro, poi devi crescere dentro un'azzienda nel tempo e con gli sviluppi dell'azienda per poter intervenire su ogni aspetto e poi chi più ne ha più ne metta......... Il giorno che riuscirò a smettere voglio tutti con me a brindare per essere finalmente un uomo libero da pastoie etc. etc.

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  • Re: "Gli Sherpa tibetani"
  • (21/02/2016 07:37)

Nonostante le societa'di servizi permane l'art.18 obblighi del datore di lavoro e del dirigente "NOMINA IL MEDICO COMPETENTE",e non la società'.Per cui accettare o meno certi contratti rimane facolta'del medico e dell'ordine dei medici controllare la liceità' dei contratti e delle tariffe.
L'"unico" medico che ha la possibilità' di visitare i lavoratori,i luoghi di lavoro,di collaborare ad elaborare il DVR,di partecipare alle riunioni ,tutte azioni queste che permettono SOLO a tale figura di poter emettere il certificato di idoneità',e' il medico competente nominato dal datore di lavoro.

piosuprani

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  • Re: "Gli Sherpa tibetani"
  • (22/02/2016 14:05)

Forse sono stato un medico del lavoro sui generis, e quindi anche per questo sono stato cancellato dalla lista nazionale dei MC.
Prima del dl 277/92 lavoravo anche sulle ambulanze ed ho svolto quel lavoro anche con persone che si erano infortunate in mezzo alla lerda. Dovevo lasciarle lì perché poco decoroso per me intervenire in quelle condizioni?
Ho seguito per 30anni le ditte che lavoravano sulle piattaforme, andando per mare. E quando alcuni lavoratori hanno protestato perché li visitavo sulle navi o sulle piattaforme metanifere, perdendo una diaria giornaliera importante come quando andavano in ambulatori a terra, una interrogazione al ministero della salute disse che era lasciato al medico la definizione di ambiente sufficientemente decoroso per fare le visite.
Fui il primo a progettare insieme ad alcuni colleghi un ambulatorio mobile per le visite della medicina del lavoro, e questo mi ha portato a conoscere meglio le realtà lavorative che non avrei mai conosciuto stando dietro una scrivania in un ambulatorio dignitoso visitando lavoratori ben lavati e che non puzzavano delle sostanze che usavano.Forse è vero che è poco dignitoso salire sui tetti dei magazzini o percorrere venti miglia di mare grosso, respirare la stessa polvere che respirano gli operai.
Ritengo però che sia molto meno dignitoso che una società che opera nel campo della medicina del lavoro stracci tutti i contratti delle ditte che segui e ne possa fare altri senza avere una laurea in medicina, senza avere una specializzazione in medicina del lavoro, o titolo equipollente e soprattutto che non abbia fatto mai dei corsi di aggiornamento per avere 150 punti ECM, mentre io che non li ho raggiunti, sono escluso dalle funzioni di medico competente.
Meditate gente, meditate! dr Pio Suprani - Ravenna

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