Sonnambulo il 07/04/2016 03:27 ha scritto:
Espongo il seguente caso al riguardo.
Invio a Collega Medico del Lavoro Responsabile di un Ambulatorio per la Valutazione e il Controllo dello Stress Lavoro-correlato una lavoratrice con i seguenti quesiti diagnostici: disturbo dell'adattamento? sindrome ansioso-depressiva reattiva a problematiche lavorative?
Dopo tutto l'iter diagnostico della durata di circa 1 mese (comprensivo di vari test e valutazioni psicologiche e psichiatriche) me la rimanda con la seguente diagnosi: disturbo dell'adattamento cronico.
Il disturbo dell'adattamento cronico è in lista II (codice identificativo II.7.01 - F43.2). L'agente etiologico (disfunzioni dell'organizzazione del lavoro) voglio immaginare che in Ambulatorio per la Valutazione e il Controllo dello Stress Lavoro-correlato sia stato appurato... A questo punto mi domando: perché non ha effettuato la segnalazione di MP? E soprattutto: se non l'ha fatta lui ora mi devo porre il problema e devo farla io?
Scusa, Sonnambulo, ma, se hai richiesto un II livello con quei quesiti diagnostici, significa che tu stesso avevi se non altro ipotizzato una causa o una concausa professionale. Si può discutere su chi debba effettuare la segnalazione di malattia professionale (forse potreste sentirvi in merito), ma non credo che ormai tu possa chiederti se "porti il problema".
Per la verità non sono d'accordo neanche con faggiano.danilo, quando dice che "l'INAIL si preoccuperà di cercare qualcosa in cui il ddl ha sbagliato pur di fare due soldi". Forse questo può valere per altri casi, in cui magari la MP è insorta per mancato utilizzo nel tempo dei DPI da parte del lavoratore (fermo restando l'obbligo di vigilare da parte del ddl), ma il disturbo dell'adattamento non è una diagnosi così frequente e, quando viene, posta significa che probabilmente qualcosa di sbagliato nel contesto lavorativo c'era veramente.
lanfraz il 07/04/2016 09:39 ha scritto:
Scusa, Sonnambulo, ma, se hai richiesto un II livello con quei quesiti diagnostici, significa che tu stesso avevi se non altro ipotizzato una causa o una concausa professionale. Si può discutere su chi debba effettuare la segnalazione di malattia professionale (forse potreste sentirvi in merito), ma non credo che ormai tu possa chiederti se "porti il problema".
Per la verità non sono d'accordo neanche con faggiano.danilo, quando dice che "l'INAIL si preoccuperà di cercare qualcosa in cui il ddl ha sbagliato pur di fare due soldi". Forse questo può valere per altri casi, in cui magari la MP è insorta per mancato utilizzo nel tempo dei DPI da parte del lavoratore (fermo restando l'obbligo di vigilare da parte del ddl), ma il disturbo dell'adattamento non è una diagnosi così frequente e, quando viene, posta significa che probabilmente qualcosa di sbagliato nel contesto lavorativo c'era veramente.
Io mi pongo un altro problema: se fino ad oggi il medico competente poteva godere di una certa discrezionalità nel valutare l’origine professionale di una anomalia e quindi decidere o meno per la segnalazione, ora sembrerebbe venir meno questa possibilità; quindi, come ci comportiamo per tutti quei casi che, fino ad oggi, avevamo valutato non meritevoli di denuncia e che ora, al rinnovo delle visite mediche, ci si ripresentano tali e quali?
Tipici esempi: ipoacusia da rumore in lavoratore esposto professionalmente a più o meno 85 dBA ma anche con la passione per la musica ad alto volume o il tiro al piattello (e con un range di deficit che può andare dal primo al terzo grado e oltre, mono o bilaterale); discopatia lombare media, lieve o grave, in soggetto che pratica, nel tempo libero, il motocross, ed esposto professionalmente a MMC con indice di rischio inferiore o poco superiore a 1, e via discorrendo.
Poiché “soggettività” o “discrezionalità” non sembrano più concessi al medico competente (o, se lo fossero, altrettanto sarebbe per i colleghi degli organi di vigilanza, i quali potrebbero pensarla in modo diametralmente opposto al nostro), onde evitare possibili contestazioni, bisognerà segnalare, oltre ai nuovi casi venuti a nostra conoscenza, anche tutti quelli finora ritenuti non meritevoli man mano che ci si ripresentano, o forse fin da ora, in quanto già in questo momento ne siamo a conoscenza.
a proposito: qualcuno sa come si fa?
dimentichiamo inoltre che al MC spesso vengono omesse informazioni, ritengo che la firma del lavoratore a suggello dell'anamnesi possa essere argomento difensivo. la cosa triste è che le istituzioni disdegnano la medicina difensiva e poi la generano di continuo.
a proposito di ernie discali… ma se la valutazione di mmc deriva da classica matrice dei rischi in carenza di valutazione specifica niosh come ci comportiamo?
milvio.piras il 11/04/2016 12:13 ha scritto:
a proposito: qualcuno sa come si fa?
Relativamente alle nuove modalità di trasmissione telematica all'INAIL delle denunce di infortuni e malattie professionali è stata recentemente pubblicata una nota sul sito SIMLII: https://www.simlii.it
La redazione di MedicoCompetente.it
La Redazione il 12/04/2016 10:37 ha scritto:
Relativamente alle nuove modalità di trasmissione telematica all'INAIL delle denunce di infortuni e malattie professionali è stata recentemente pubblicata una nota sul sito SIMLII: https://www.simlii.it
Io sono entrato con le credenziali da MC sul sito INAIL e ho potuto fare la richiesta delle altre credenziali per la trasmissione dei certificati infortunio/mal.professionale (così come da indicazioni trovate sul portale INAIL).
Dopo 2 settimane di silenzio ho chiamato il numero verde per chiedere info sullo stato di avanzamento della pratica e mi hanno detto che dovevo scrivere una PEC all'INAIL competente per territorio. Fatto anche questo, passa un'altra settimana di silenzio e chiamo l'INAIL di competenza: non avevano ricevuto nulla!
ANNAMO BENE ANNAMO!!!
Ora sembra che forse risolvo ... "forse"!
Chiamate l'INAIL vicino a voi che fate prima ... sempre "forse"!
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
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