Ciao a tutti. Mi ha contattato il DL di un ufficio di cui sono MC (tutti videoterminalisti), per una dipendente che è stata assente per malattia, in quanto ha subito un intervento chirurgico per un K polmonare, e attualmente sta continuando il suo ciclo di terapie (al dire del DL). Mi ha riferito che la lavoratrice è stata assente circa 6 mesi ed è rientrata a maggio 2016. Addesso mi chiama il datore di lavoro chiedendomi come deve fare per verificare se la lavoratrice per le sue condizioni di salute è idonea a svolgere la sua mansione. Il DL mi mette a conoscenza solamente adesso della situazione della lavoratrice (dopo 2 mesi dal suo rientro) e non ha fatto richiesta di visita da rientro dopo malattia > 60 giorni? come dovrei comportarmi adesso io????
Fatti scrivere dal datore di lavoro che è necessario effettuare la visita perché la lavoratrice è stata assente per malattia per più di 60 giorni consecutivi, la visiti e dai il tuo giudizio di idoneità.
Il fatto che non sia stata organizzata al momento del rientro è responsabilità sua, mica tua; non ti puoi certo immaginare le assenze per malattia..
lavoro16 il 04/07/2016 04:15 ha scritto:
Ciao a tutti. Mi ha contattato il DL di un ufficio di cui sono MC (tutti videoterminalisti), per una dipendente che è stata assente per malattia, in quanto ha subito un intervento chirurgico per un K polmonare, e attualmente sta continuando il suo ciclo di terapie (al dire del DL). Mi ha riferito che la lavoratrice è stata assente circa 6 mesi ed è rientrata a maggio 2016. Addesso mi chiama il datore di lavoro chiedendomi come deve fare per verificare se la lavoratrice per le sue condizioni di salute è idonea a svolgere la sua mansione. Il DL mi mette a conoscenza solamente adesso della situazione della lavoratrice (dopo 2 mesi dal suo rientro) e non ha fatto richiesta di visita da rientro dopo malattia > 60 giorni? come dovrei comportarmi adesso io????
Vai, la visiti e ricordi al DL che la legge prevede che la visita per rientro va fatta PRIMA di riammettere il lavoratore alla sua mansione.
Ciao
Guido
gab1958 il 04/07/2016 05:45 ha scritto:
Vai, la visiti e ricordi al DL che la legge prevede che la visita per rientro va fatta PRIMA di riammettere il lavoratore alla sua mansione.
Ciao
Guido
Il problema è ben quel PRIMA , che rende la norma il più delle volte inapplicabile , se non tramite acrobazie. Una norma ( tra tante) dell'81 ancora una volta buttata lì da "legislatori" che poco o nulla sapevano dell'argomento. Come si fa a eseguire la visita PRIMA della riammissione ? La si fa intanto che il lavoratore è ancora in malattia ? Cosa che è stata sempre considerata non lecita, salvo poi il famoso interpello ad hoc che ne ammetterebbe la fattibilità , con fare molto superficiale e sibillino . Lo stesso interpello , rendendosi conto della difficoltà per i mc essere disponibili in cielo in terra e in ogni luogo, h 24, suggerisce la possibilità per il ddl di nominare un "mc supplente" , come se fosse cosa semplice e fattibile . Quindi che si fa in genere ? Ci si deve arrangiare, arrampicarsi sugli specchi , sperando in bene, perché come al solito , a causa di storture normative i mc si trovano stritolati a rischiare sanzioni assolutamente insensate e ingiuste.
Donatella Corti
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Secondo me, allo stato attuale delle cose, ci sono queste due possibilità:
1) Il lavoratore non rientra al lavoro fino al primo giorno utile in cui il Medico Competente ha dato la disponibilità per effettuare la visita medica presso l'azienda (non è ipotizzabile e non è nemmeno previsto dalla normativa che debba essere tutti i giorni in azienda). Il periodo intercorrente tra la fine della malattia/infortunio e la visita medica è regolato da variabili specifiche di ogni singola realtà lavorativa (ferie, assenza giustificata, ecc.... a secondo del contratto di lavoro, degli accordi sindacali, ecc...)
2) Il lavoratore può rientrare al lavoro prima della visita col Medico Competente, ma in questo caso nel periodo intercorrente deve essere adibito a mansioni non soggette a sorveglianza sanitaria (ad esempio attività d'ufficio senza utilizzo del VDT >20 ore/settimana), in quanto la normativa sopracitata si riferisce unicamente a mansioni per la quali è prevista la sorveglianza sanitaria.
Sonnambulo il 06/07/2016 12:45 ha scritto:
Secondo me, allo stato attuale delle cose, ci sono queste due possibilità:
1) Il lavoratore non rientra al lavoro fino al primo giorno utile in cui il Medico Competente ha dato la disponibilità per effettuare la visita medica presso l'azienda (non è ipotizzabile e non è nemmeno previsto dalla normativa che debba essere tutti i giorni in azienda). Il periodo intercorrente tra la fine della malattia/infortunio e la visita medica è regolato da variabili specifiche di ogni singola realtà lavorativa (ferie, assenza giustificata, ecc.... a secondo del contratto di lavoro, degli accordi sindacali, ecc...)
2) Il lavoratore può rientrare al lavoro prima della visita col Medico Competente, ma in questo caso nel periodo intercorrente deve essere adibito a mansioni non soggette a sorveglianza sanitaria (ad esempio attività d'ufficio senza utilizzo del VDT >20 ore/settimana), in quanto la normativa sopracitata si riferisce unicamente a mansioni per la quali è prevista la sorveglianza sanitaria.
D'accordo con te, soprattutto sul secondo punto, anche se credo che ciò sia possibile, almeno formalmente (..), solo per il personale d'ufficio.
Comunque non paventiamo sanzioni che non ci sono. Non c'è scritto da nessuna parte che il MC deve effettuare la visita il primo giorno dopo la scadenza della malattia, ma che la visita deve essere effettuata prima della ripresa dell'attività lavorativa, quindi il MC comunica la propria disponibilità, cercando di andare incontro alle esigenze della ditta compatibilmente con gli altri impegni, e il ddl si regola di conseguenza. Se il ddl non avvisa per iscritto del rientro di un lavoratore, il MC non ha alcuna responsabilità.
Grazie mille per le dritte!A questo punto nonostante la lavoratrice sia già rientrata a lavoro già da 2 mesi dopo la lunga malattia, la responsabilità è del ddl che mi ha lasciato all'oscuro di tutto dicendo che che non conosceva questa prassi.....mah!
Non sorprenderti Collega: c'è molta ignoranza in merito al nostro ruolo ed alla nostra Professione e probabilmente questo è uno dei motivi (forse anche uno tra i principali) per il quale numerosi arrivisti dell'ultim'ora hanno da sempre trovato terreno fertile per mercificare e ridurre a zero la Medicina del Lavoro.
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
proprio oggi, 29.7.16, mi telefona una mia azienda comunicandomi che un lavoratore, assente da Febbraio, rientrerebbe ( non si è neanche sicuri...) IL 16 AGOSTO 2016......
IO SONO IN FERIE, LA DITTA E' PICCOLA, NON HO SOSTITUTI E NON POSSO CHIEDERE CIFRE ASTRONOMICHE PER EFFETTUARE LA VISITA RIENTRANDO DALLE FERIE.
VOI CHE MI CONSIGLIATE DI FARE O COSA FARESTE?
......CHE PALLE......
1. Gli danno qualche giorno di ferie in attesa che tu rientri;
2. Lo fanno lavorare ugualmente, a loro rischio e pericolo;
3. Cambiano medico competente, se ne trovano uno disponibile.
A mio parere, però, una soluzione di buon senso, ma teoricamente non praticabile (anche se non tutti sono concordi), sarebbe che il lavoratore ti richiedesse la visita mentre è ancora in malattia/infortunio, magari a ridosso del rientro (sempre che tu non vada via per tutto agosto), in modo che tu lo possa visitare e poi emettere il giudizio di idoneità qualche giorno dopo, quando rientrerà effettivamente.
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