Commenterei alcune incongruità e falsità contenute nelle premesse della proposta di legge:
1)il Dlgs 626/94 è stato abrogato dal DLgs 81/08 mentre viene ancora citato...
2) il ruolo della sorveglianza sanitaria sugli infortuni assume un ruolo marginale rispetto ad altre e più importanti cause di infortunio i quali tra l'altro da anni sono in continuo calo (eccetto forse l'aumento rispetto al 2015 previsto per quest'anno)
3) le denunce di malattie professionali sono in CONTINUO AUMENTO DA DIVERSI ANNI E!!! Sarebbe stato meglio prendere questo dato come motivazione della lora proposta malsana. ma anche tale tesi non reggerebbe visto che i MC sono tra i principali attori delle denunce direttamente o indirettamente attravero le UOOML
4) riporto uno dei Periodi "Se l’attività di sorveglianza non viene
svolta in pieno, ai sensi degli articoli 39 e
41, il rischio permane in danno della salute
dei lavoratori ed è anche conseguenza della
mancata diminuzione delle cosiddette
morti bianche". Ma cosa diavolo vuol dire????!!!!
5)"spesso il medico competente che sottopone a visita il lavoratore, pur riscontrando la necessità di ulteriori accertamenti e analisi non li richiede per non aggravare i costi che dovrebbe sopportare il datore di lavoro". Perchè mai , se veramente il MC non lo fa, dovrebbe farlo se designato da ASL che non penso controllerebbe di più l'operato dei medici di quanto non lo faccia ora (a meno di aumentare i costi egli oneri)
6)"in caso di visita di idoneità alla mansione il medico competente può subire
pressioni del datore di lavoro nel determinare l’esito a propria convenienza, indipendentemente delle condizioni reali di idoneità o inidoneità del lavoratore": per fronteggiare questo rischio è già presente il ricorso alla struttura pubblica contro il giudizio di idoneità del MC
7)"le visite mediche periodiche per controllare lo stato di salute dei lavoratori e controllarne la idoneità alla specifica mansione (articolo 41, comma 2, lettera b), del decreto legislativo n. 81 del 2008), in molti casi non vengono effettuate mettendo a rischio la sicurezza individuale dei lavoratori" vedi punto 5)
8) Infine come già altri hanno fatto i problemi legati alla organizzazione che ASL dovrebbero implementare , il problema dei compensi, della forma di rapporto lavorativo con la ASL, del conflitto di interessi con l'attività di vigilanza che il contenuto degli articoli 2 e 19 solo per citarne alcuni... (aspetti che la proposta di legge non ha minimamente spiegato come intenderebbe gestire)
Ma sopratutto in base a quali studi e approfondimenti arrivano a tali conclusioni infamanti???? Ci citino le fonti!!
Poi, una volta individuate le criticità del sistema (che evidentemente non nego) si può parlare di come correggerle con interventi meno rivoluzionari e semplificatori.
Andrea Angelo Bordiga
abordiga il 31/10/2016 01:27 ha scritto:
Commenterei alcune incongruità e falsità contenute nelle premesse della proposta di legge:
1)il Dlgs 626/94 è stato abrogato dal DLgs 81/08 mentre viene ancora citato...
2) il ruolo della sorveglianza sanitaria sugli infortuni assume un ruolo marginale rispetto ad altre e più importanti cause di infortunio i quali tra l'altro da anni sono in continuo calo (eccetto forse l'aumento rispetto al 2015 previsto per quest'anno)
3) le denunce di malattie professionali sono in CONTINUO AUMENTO DA DIVERSI ANNI E!!! Sarebbe stato meglio prendere questo dato come motivazione della lora proposta malsana. ma anche tale tesi non reggerebbe visto che i MC sono tra i principali attori delle denunce direttamente o indirettamente attravero le UOOML
4) riporto uno dei Periodi "Se l’attività di sorveglianza non viene
svolta in pieno, ai sensi degli articoli 39 e
41, il rischio permane in danno della salute
dei lavoratori ed è anche conseguenza della
mancata diminuzione delle cosiddette
morti bianche". Ma cosa diavolo vuol dire????!!!!
5)"spesso il medico competente che sottopone a visita il lavoratore, pur riscontrando la necessità di ulteriori accertamenti e analisi non li richiede per non aggravare i costi che dovrebbe sopportare il datore di lavoro". Perchè mai , se veramente il MC non lo fa, dovrebbe farlo se designato da ASL che non penso controllerebbe di più l'operato dei medici di quanto non lo faccia ora (a meno di aumentare i costi egli oneri)
6)"in caso di visita di idoneità alla mansione il medico competente può subire
pressioni del datore di lavoro nel determinare l’esito a propria convenienza, indipendentemente delle condizioni reali di idoneità o inidoneità del lavoratore": per fronteggiare questo rischio è già presente il ricorso alla struttura pubblica contro il giudizio di idoneità del MC
7)"le visite mediche periodiche per controllare lo stato di salute dei lavoratori e controllarne la idoneità alla specifica mansione (articolo 41, comma 2, lettera b), del decreto legislativo n. 81 del 2008), in molti casi non vengono effettuate mettendo a rischio la sicurezza individuale dei lavoratori" vedi punto 5)
8) Infine come già altri hanno fatto i problemi legati alla organizzazione che ASL dovrebbero implementare , il problema dei compensi, della forma di rapporto lavorativo con la ASL, del conflitto di interessi con l'attività di vigilanza che il contenuto degli articoli 2 e 19 solo per citarne alcuni... (aspetti che la proposta di legge non ha minimamente spiegato come intenderebbe gestire)
Ma sopratutto in base a quali studi e approfondimenti arrivano a tali conclusioni infamanti???? Ci citino le fonti!!
Poi, una volta individuate le criticità del sistema (che evidentemente non nego) si può parlare di come correggerle con interventi meno rivoluzionari e semplificatori.
sono d'accordo sui rilievi sul pressapochismo della proposta come A.Bordiga ma diffido del passaggio alla dipendenza (timeo Danaos et dona ferentes!) comprese le eventuali e prevedibili discriminazioni (politiche, di cordate tecniche o personali addirittura o per età - vorrei lavorare fino ai 70 anni !)
ancora però osservo che offrire più possibilità di ruolo del Medico Competente SAREBBE UNA MIGLIORE SOLUZIONE e dunque tre possibilità articolate fra loro
(1)dipendente, nb i dipendenti pubblici hanno diritto anche alla libera professione
(2)convenzionato (A. esterno/ B.interno : A. come il medico di medicina generale (con studio (si/no) e mezzi strumentali propri con collaboratori tecnici di sua fiducia. B.interno con contratto SUMAI organizzato (mezzi strumentali) da Asl contratto ad ore, pluriannuale rinnovabile.
(3)libera professione (diretta escludendo qualsiasi intemediazione con SdS e ampi compiti (dvr standard e costi di formazione )
non ultimo riforma degli spisal (togliere la PG) odv affidata ai Carabinieri NAS e GdF) che evntualmente chiedono consulenze tecniche agli spisal ( come CTU)
TUTTO CIò E' PIENAMENTE FATTIBILE CON LE NORMA ATTUALI (ART 39/81)magari togliendo le parole "o privata" dalla lett.a) del comma 2 del citato art.
poi sarebbe semmai da armonizzare tutto l'impianto del D 81 chiarendo altri passaggi
Fin qui caro BORDIGA (nomen omen) l'ottimismo della volontà ma il pessimismo della ragionemi oscura il futuro ...
carlpam il 01/11/2016 09:05 ha scritto:
sono
ancora però osservo che offrire più possibilità di ruolo del Medico Competente SAREBBE UNA MIGLIORE SOLUZIONE e dunque tre possibilità articolate fra loro
(1)dipendente, nb i dipendenti pubblici hanno diritto anche alla libera professione
(2)convenzionato (A. esterno/ B.interno : A. come il medico di medicina generale (con studio (si/no) e mezzi strumentali propri con collaboratori tecnici di sua fiducia. B.interno con contratto SUMAI organizzato (mezzi strumentali) da Asl contratto ad ore, pluriannuale rinnovabile.
(3)libera professione (diretta escludendo qualsiasi intemediazione con SdS e ampi compiti (dvr standard e costi di formazione )
Come spesso accade si fa di tutta l'erba un fascio mettendo insieme nelle cosiddette famigerate SdS sia chi veramente fa "intermediazione" che le Strutture Sanitarie Private di Medicina del Lavoro. Le prime, che indubbiamente esistono, sono "organizzazioni" non sanitarie, spesso nemmeno "organizzaizoni" ma singoli personaggi (Consulenti Tecnici, Laboratori, Commercialisti ecc.) senza ambulatori, attrezzature ecc.ecc. che "reperiscono" medici competenti che "girano" alle loro aziende trattenendosi una "royalty" più o meno cospicua. le seconde sono strutture sanitarie private, con autorizzazione sanitaria, direttore sanitario, molte delle quali erogano solo prestazioni di medicina del lavoro e sicurezza del lavoro con personale medico, sanitario, tecnico, amministrativo, agendo secondo la legge. Le prime vanno bannate, e vi sono proposte normative (vedi quelle Assoprev) che le escludono automaticamente. le seconde agiscono nel pieno ambito non solo del D.Lgs. 81/08, ma della Costituzione (artt. 32 e 41), nelle quali i Medici del Lavoro, per scelta professionale prima che economica, liberamente decidono di operare in un contesto organizzato. Poiché, giustamente, riteniamo come Medici del Lavoro di non essere diversi dagli altri medici specialisti, o diciamo che qualsiasi poliambulatorio, ospedale o struttura privata in cui operano medici con contratto libero professionale fa "intermediazione" e ne chiediamo la chiusura, oppure distinguiamo nettamente chi davvero fa intermediazione, e chi invece gestisce e opera in strutture sanitarie serie che erogano prestazioni di medicina del lavoro.
Questa proposta pare liberare definitivamente il medico del lavoro dal giogo delle “Società di Servizi”, e dovrebbe garantirgli la possibilità di lavorare autonomamente e liberamente, rendendo conto solo alla ASL, senza che il suo lavoro debba generare guadagni a nessun “intermediario” : anche solo per questo la proposta merita l’apprezzamento ed il sostegno di ogni medico competente che voglia essere libero e lavorare senza condizionamenti.
Il resto sono solo discorsi.
…………………………………………
Medici indolenti & Aziende Netgroup
https://www.facebook.com/retemedicicompetenti/
La differenza tra SdS e SdS sulla base della struttura organizzativa non mi pare sia un criterio che garantisca dignità e qualità per il lavoro del MC. Tutto sommato preferisco - seppur zeppa di imprecisioni e/o di cose migliorabili- partire a ragionare dalla proposta Ribaudo &. C.
Aggiungo anche che un proposta di modifica normativa che nasce da un SdS e volta ad escludere dal mercato altre SdS è davvero una ciliegina sulla torta. Pero’ siamo in democrazia per cui giusto che Ernst Knam avanzi proposte di legge per la prevenzione del diabete.
ho scelto la libera professione perché mi si attaglia di più, non riuscirei a lavorare serenamente come dipendente, concordo in merito a molti aspetti con Frigeri e tanti altri potrebbero emergere:
scelta delle aziende criteri per l'attribuzione, rapporto fiduciario nel tempo, libertà professionale nella scelta degli approcci comunicativi e nelle attività complementari ( promozione salute, formazione, facilitazione mediazione etc etc) io non riduco la medicina del lavoro alla mera attività di sorveglianza sanitaria e collaborazione alla valutazione dei rischi, faccio un sacco di altre cose che mi danno soddisfazione e vorrei continuare a farle,ed il coordinamento? come si farebbe a coordinare tante sedi in posti differenti? andiamo orsù!
bernardo il 01/11/2016 05:00 ha scritto:
Come spesso accade si fa di tutta l'erba un fascio mettendo insieme nelle cosiddette famigerate SdS sia chi veramente fa "intermediazione" che le Strutture Sanitarie Private di Medicina del Lavoro. Le prime, che indubbiamente esistono, sono "organizzazioni" non sanitarie, spesso nemmeno "organizzaizoni" ma singoli personaggi (Consulenti Tecnici, Laboratori, Commercialisti ecc.) senza ambulatori, attrezzature ecc.ecc. che "reperiscono" medici competenti che "girano" alle loro aziende trattenendosi una "royalty" più o meno cospicua. le seconde sono strutture sanitarie private, con autorizzazione sanitaria, direttore sanitario, molte delle quali erogano solo prestazioni di medicina del lavoro e sicurezza del lavoro con personale medico, sanitario, tecnico, amministrativo, agendo secondo la legge. Le prime vanno bannate, e vi sono proposte normative (vedi quelle Assoprev) che le escludono automaticamente. le seconde agiscono nel pieno ambito non solo del D.Lgs. 81/08, ma della Costituzione (artt. 32 e 41), nelle quali i Medici del Lavoro, per scelta professionale prima che economica, liberamente decidono di operare in un contesto organizzato. Poiché, giustamente, riteniamo come Medici del Lavoro di non essere diversi dagli altri medici specialisti, o diciamo che qualsiasi poliambulatorio, ospedale o struttura privata in cui operano medici con contratto libero professionale fa "intermediazione" e ne chiediamo la chiusura, oppure distinguiamo nettamente chi davvero fa intermediazione, e chi invece gestisce e opera in strutture sanitarie serie che erogano prestazioni di medicina del lavoro.
SONO D'ACCORDO con l'opinione di BERNARDO (G.F.) La discussione porta spesso a fare di tutta l'erba un fascio (che nonmi son mai piaciuti, i fasci, intendo)
distinguere e sulla base dei bisogni ( anche professionali della categoria ) organizzare un sistema utile alla prevenzione alla tutela
della salute e alla econimia delle aziende Eì QUELLO CHE DOVREMO DISCUTERE ( IL SISTEMA MISTO CON BASI SERIE CHE PROPONGO Eì:
LIBERA PROFESSIONE e DVR
CONVENZIONE (SUMAI) e DVR
DIPENDENZA ASL
E RSPP ( revisione e professionalità)
Cari colleghi, purtroppo abbiamo svenduto la nostra professione.
Abbiano permesso la nascita delle SdS noi, vedere che qualcuno fa 50visite al giorno vuol dire chiedere il nome al lavoratore e basta! Ovvio che poi il DL non vuole offrire più di 20€.
E quanti di noi fanno la VdR? Pochi...
Facciamo sempre più ricorso agli specialisti, quando gli specialisti siamo noi (Non abbiamo un titolo di specializzazione?)
Quello che siamo ce lo siamo cercato..
In considerazione del grande interesse che la questione riveste per tutti i medici competenti, come dimostrato anche dai tanti interventi sul forum, nella sezione dedicata del sito è stato inserito un nuovo sondaggio:
https://medicocompetente.it/sonda...lle-recenti-proposte-di-legge.htm
Invitiamo tutti a partecipare e a rispondere a uno dei tre quesiti posti allo scopo di verificare, indicativamente, la preferenza per uno o l'altro dei modelli teorici proposti.
Si ricorda che per partecipare al sondaggio occorre essere iscritti al sito e aver effettuato il "login"
La redazione di MedicoCompetente.it
Per un banale refuso, nell'articolo del mese la proposta di legge Ribaudo-Boccuzzi viene erroneamente indicata con il numero 4095; il numero corretto è, invece, il 4065.
Mi scuso per l'involontario errore di stampa.
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti