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La proposta di una Conferenza Nazionale sul T.U.

Questo argomento ha avuto 24 risposte ed è stato letto 3002 volte.

nofertiri9

nofertiri9
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  • Re: La proposta di una Conferenza Nazionale sul T.U.
  • (29/11/2004 19:04)

...quando riesco ad aprire la pagina del Vs. sito, ho sempre un sacco di cose da commentare... Posso, vero?
Allora, l 'idea del Prof. Manno è senza dubbio valida, ma temo assai che finchè si fa una conferenza, "quelli" ci abbiano già ampiamente bruciati sul tempo, anche se l 'ultimo rinvio della delega (si parla del giugno 2005) magari ci dà un momento di respiro.
per quanto riferisce nonnoguido (ciao, nonno!) sugli altri specialisti, vi passo il link del forum di sicurezzaonline, dei primi 100 (e dico CENTO) inteventi, così sapete che fare nelle lunghe sere di pioggia che ci aspettano. http://www.forumsicurezza.com/forum/viewtopic.php?t=206
Ovviamente, ci troverete anche il noferpensiero :)
Nofer

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

ramiste

ramiste
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847
  • Re: La proposta di una Conferenza Nazionale sul T.U.
  • (01/12/2004 09:09)

Ribadisco quanto già detto a proposito di una Conferenza Nazionale sul nuovo TU (in effetti la bozza approvata dal Governo è un po ' diversa da quella proposta dalla Commissione, occorre qualche giorno per valutarne bene le differenze che ci riguardano direttamente). Inoltre ricordo che qualche tempo addietro si era proposto anche di costituire una sorta di gruppo di studio Simlii sulla questione del TU, che coinvolgesse anche più componenti al suo interno (non solo docenti universitari). Credo che anche questa possa essere una idea appropriata, nei limiti del possibile e dandosi i tempi adeguati, per stimolare il dibattito e fare sentire la nostra voce (cioè la voce dei MeLC .... e affini, vedi Nofer .....). Rimango convinto che il sostegno di una base attiva e propositiva non può che fare bene a iniziative necessariamente condotte a livello governativo o parlamentare ......... da chi ha titolo per farle. Oppure si possono anche scegliere strade alternative, ma avendo numero e forza sufficienti e adeguate; nonostante dichiarazioni roboanti, spesso mi sono ritrovato assieme solamente a uno o altri due colleghi ad appuntamenti importanti in cui era necessario essere in molti ......

AlfonsoCristaudo

AlfonsoCristaudo
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  • Re: La proposta di una Conferenza Nazionale sul T.U.
  • (03/12/2004 17:44)

Io personalmente sono del tutto convinto che vi sia la necessità di adoperarsi su due strade:
1) sviluppare un dibattito fra i medici del lavoro e determinare i punti fondamentali del TU da emendare, per quanto ci riguarda più direttamente;
2) creare le condizioni per alleanze circa le proposte di modifica, analizando anche le altre parti del T.U. che pensiamo possano essere modificate.
E ' probabile che vi sia la necessità di abbandonare alcune posizioni tattiche di difesa (senza abbandonare i contatti e le discussioni con chi "conta") e di cominciare a programmare momenti di impegno diffuso sul territorio, a cominciare dalla Conferenza Nazionale proposta dal Prof. Manno. E ' importante che la Simlii riallacci i contatti con le altre associazioni scientifiche della prevenzione e che i medici del lavoro partecipino alle varie iniziative sul T.U. portando la loro specificità di contenuti.
Ho partecipato ad alcune iniziative (es il 29 a Milano) e letto i commenti su altri siti: è triste vedere come nesuno tiri in ballo la questione della "competenza" del medico competente. Fra le molte critiche alla bozza del T.U. che arrivano da molte parti questo argomento è totalmente ignorato. E ' evidente la necessità di riallacciare i contatti con le altre associazioni e di trovare momenti comuni di intervento.
Per il futuro è inoltre necessario che si intensifichino le iniziative per migliore la "qualità" del nostro lavoro a partire dalle Scuole di Specializzazione, passando per l 'accreditamento di eccellenza ma non dimenticandosi che i cattivi esempi di alcuni medici del lavoro (anche insigni) hanno determinato una diminuzione della considerazione verso la nostra categoria e sono stati motivo della nostra debolezza in alcuni momenti cruciali (vedi art 1 bis).

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Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)

minaga

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  • Re: La proposta di una Conferenza Nazionale sul T.U.
  • (03/12/2004 19:19)

Io un commento l 'ho trovato
........4)
Molti punti insoddisfacenti, e qualche miglioramento, sono introdotti nella definizione delle altre figure cardine del sistema. Ad esempio, i requisiti di accesso al ruolo di “medico competente”, peraltro non più di nomina esclusiva dal datore di lavoro (l’art.4.4.c del DLgs 626 è diventato l’art.7.2.b del T.U.), vengono ulteriormente dequalificati e i compiti di questa figura vengono allargati alle visite di “assunzione”,
mentre in positivo gli viene ripristinata, senza però sottolinearlo, la possibilità di visitare l’ambiente di lavoro due volte all’anno (art.24.1.g), che gli era stata sottratta con il DM 16.1.97. Sulle modalità di accesso alla funzione si persevera nell’allargamento ad altre specialità,senza neanche aggiornamenti obbligatori ,confermando l’abbandono di ogni riferimento a requisiti di competenza adeguatezza della formazione dei medici competenti .......
http://www.snop.it/WebEditor/16/1...ale/2004/Il_testsnopXDEFCIIPI.doc

per chi non l 'avesse notato, esiste una ultima versione di testo unico con recupero dei sanati ex 277
...d) «medico competente»: medico in possesso di uno dei seguenti titoli: 1) specializzazione in
medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia
industriale o in igiene industriale o in fisiologia ed igiene del lavoro o in clinica del lavoro o in
igiene e medicina preventiva o in medicina legale e delle assicurazioni ed altre
specializzazioni individuate, ove necessario, con decreto del Ministro della salute di
concerto con il Ministro dell 'università, istruzione e ricerca; 2) docenza o libera docenza in
medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia
industriale o in igiene industriale o in fisiologia ed igiene del lavoro; 3) autorizzazione di cui
all 'articolo 55 del decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277; 4) specializzazione in medicina
dello sport con esclusivo riferimento alla sorveglianza sanitaria degli sportivi professionisti.....

http://www.diario-prevenzione.net...zione/html//TU/testorev241104.pdf

ramiste

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  • Re: La proposta di una Conferenza Nazionale sul T.U.
  • (04/12/2004 11:33)

E ' vero, mi scuso con tutti i colleghi per la imprecisione contenuta nel mio articolo sulla bozza di TU, nella versione più recente disponibile su Internet (sic ! ... a quando la versione ufficiale ?) è "ricomparsa" all 'art. 5 la docenza in medicina del lavoro e discipline affini e la pregressa sanatoria legata all 'art. 55 del DL 277/91. Meglio così ...... Ancora scuse e saluti a tutti

pmpsan

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  • Re: La proposta di una Conferenza Nazionale sul T.U.
  • (04/12/2004 15:42)

Sono molto daccordo con quanto affermato dal Collega Cristaudo. In particolare dobbiamo "pungolare" le Associazioni che ci rappresentano verso uno sforzo comune e coordinato. Ho letto per mesi sul sito di una ipotetica "nuova" associazione da creare: credo invece che queste siano già troppe. Penso che abbiamo tutti noi il dovere di impegnarci nelle diverse strutture esistenti, dove ciascuno può trovare la propria rappresentatività. Mi piacerebbe che tutto la rabbia, l 'entusiasmo, l 'energia che traspare da molti interventi nel forum venisse canalizzato in questa direzione, e non disperso o peggio consumato in una sterile autocommiserazione.
Al giorno d 'oggi contano i numeri, che dobbiamo far crescere, solo con questi si conta di più e quindi si fa "lobby".
Si, é proprio questa la parola magica sulla quale ruota tutto. Ce ne siamo accorti da un pezzo...

ramiste

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  • Conferenza Nazionale ed emendamenti al TU
  • (06/12/2004 13:37)

Credo sia giunto il momento di spingere sull’acceleratore per far sentire la nostra voce a livello nazionale, politico e “sindacale”. Mi riallaccio idealmente agli interventi di Alfonso C. e di Guido M., già pubblicati in questo stesso forum, in cui si sostiene con veemenza la necessità di riprodurre quel “fervore intellettuale che portò a profondi cambiamenti nella gestione della sicurezza sui posti di lavoro”, nonché di sviluppare un profondo dibattito fra gli stessi MeLC per determinare i punti fondamentali del TU da emendare, creando contemporaneamente le più opportune alleanze con tutte le altre associazioni scientifiche, sociali, sindacali e politiche sensibili alla questione e che condividono le proposte di modifica da noi ritenute più opportune.
A questo proposito penso sia fondamentale riprendere l’ipotesi di una commissione (o gruppo di studio), costituita a partire dalla Simlii ma “allargata” anche ad altre associazioni del settore (penso, ad esempio, alla SNOP, all’ANMA, all’AIRM, all 'AIDII e ad altre associazioni mediche simili del nostro settore), per preparare nel modo più efficace la Conferenza Nazionale già proposta dal Prof. Manno – proposta condivisa negli interventi precedenti da molti altri colleghi – e allo stesso tempo per proporre una serie di emendamenti al TU nelle parti che più ci riguardano. Di sicuro sarebbe importante cominciare da subito a far sentire la nostra voce - anche con interventi programmati - nelle sedi in cui il dibattito si sta svolgendo (penso alle iniziative di Fucecchio e di Roma, ad esempio, tanto per cominciare: è previsto ed è gradito un intervento da parte di un medico del lavoro ?). C’è da rimboccarsi le maniche, ma forse è il momento giusto per ricominciare a discutere tutti insieme di argomenti che vanno al di là dell’orticello quotidiano e riguardano davvero problematiche più profonde e importanti del vivere civile del nostro paese.
Intendo formalizzare al più presto questa proposta, magari con una lettera aperta da inviare ai vertici della Simlii (oltre che ad altri eventuali colleghi interessati), ma prima sono curioso di conoscere se questa mia analisi e la mia stessa intenzione è condivisa anche dai colleghi che attivamente partecipano ai forum del sito (magari anche dagli altri che intervengono meno spesso) o se dobbiamo continuare tutti insieme ad attendere quello che ci pioverà addosso dall’alto, in un senso o nell’altro (positivo o negativo).

Ernesto Ramistella

carlitos way

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  • Re: La proposta di una Conferenza Nazionale sul T.U.
  • (06/12/2004 21:41)

Completamente favorevole alla proposta....ma quanto siamo rotardatari noi medici del lavoro...sempre in zona cesarini...magari a conti quasi già fatti...comunque possiamo ancora fare qualcosa.
Ma è mai possibile che nessuno mi sa dire, compreso i vertici delle nostre società scientifiche più rappresentative, chi sono i componenti della parte tecnica(commissione?) che sta lavorando al T.U.
Non ci credo proprio.
Chi sa qualcosa lo dica subito
Non è possibile che nessuna sappia nulla, ripeto, non ci credo.
Un saluto a tutti
Vada per la commissione permanente per la stesura del T.U.

acapri

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  • Re: La proposta di una Conferenza Nazionale sul T.U.
  • (06/12/2004 21:48)

Ho letto con attenzione tutti gli interventi inerenti il T.U. .IN PARTICOLAR MODO SONO RIMASTO FELICEMENTE "COLPITO" DALLA LETTERA DEL PROF. MAURIZIO MANNO CHE HA POSTO CON PACATEZZA E SERENITA ' tutti i problemi inerenti il ruolo del MdL MC di fronte all 'approvazione del T.U. così come è oggi. Ribadisco che la lettera del PROF. MANNO, peraltro inserita anche nel sito SIMLII, sia l 'unica cosa di buono e benfatto sino ad ora in difesa non voglio dire della nostra professione ma piuttosto della nostra specialità.
Per converso devo constatare, come si sia creata all 'interno della SIMLII, una sorta di immobilismo palpabilissimo in particolar modo qui a ROMA.
Dunque anche io come atteggiamento auspicherei come punto di partenza una conferenza nazionale sul T.U. ma anche una conferenza nella stessa sede dei responsabili della SIMLII al fine di chiarire con urgenza la loro posizione; prendendo come punto di partenza la lettera del PROF. MANNO a cui nessuno di Loro ha, perlomeno, pubblicamente risposto.

carlitos way

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  • Re: La proposta di una Conferenza Nazionale sul T.U.
  • (06/12/2004 21:51)

Propongo di dare maggior peso all 'accreditamento d 'eccellenza rendendolo non una mera collezione di meriti e medaglie(il Piave è lontano purtroppo nel tempo e negli animi) BENSì UNA CONDICIO SINE QUA NON per poter essere nominati medici competenti relativamente ad alcune realtà lavorative (es. crieterio della quantità dei dipendenti di un 'azienda e/o criterio della qualità ossia tipologia dei rischi e e tipologia aziendale es. struttura pubblica).
Che ne pensate?
Ovviamente l 'accreditamento d 'eccellenza deve essere appannnaggioo soltanto dei medici del lavoro e validati a livello minisyeriale e degli ordini professionali.
Istituiamo albi regionali, con requisiti particolari, di medici del lavoro.
Vamos con le proposte.
Cari Igiensiti e medici legali venderemo cara la "pelle" nel pieno rispetto delle reciproche competenze.
Un saluto a tutti.

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