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tariffe

Questo argomento ha avuto 59 risposte ed è stato letto 5250 volte.

fracchiolla

fracchiolla
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Bari
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Medico del Lavoro
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103
  • Re: tariffe
  • (22/12/2003 17:22)

Plaudo al collega Enzandrea. Coltivo la pia illusione che quanto fatto da loro si possa espendere a tutto il territorio nazionale

tancredisilva

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Provenienza
Bergamo
Professione
Medico Competente
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17
  • Re: tariffe
  • (12/01/2004 16:43)

Scusate se mi inserisco con ritardo nella risposta all 'annoso problema. Personalmente ritengo che a Bergamo, ambito nel quale opero, abbiamo raggiunto un buon equilibrio fra il livello di prestazione e le tariffe applicate. Già dal lontano 1992 venne chiesto all 'Ordine dei Medici Provinciale un parere di congruità in relazione alle tariffe applicabili in medicina del lavoro. Il presidente (dr. Guido Marinoni) di allora ritenne che :
100.000 lire (52 euro) per visita annuale
75.000 lire (39 euro) per visita semestrale (allora proponibile)
100.000 lire per consulenza oraria
fossero del tutto compatibili con la prestazione offerta.
L 'associazione dei medici competenti della provincia di Bergamo adottò da allora queste tariffe mai più modificate.
Anche nel nostro ambito, ovviamente, ci scontriamo con le realtà delle strutture private ad alto impatto ed apparente minore costo, tuttavia i livelli retributivi vengono accettati dalle ditte senza grandi recriminazioni. Da ciò derivano, a mio parere, due considerazioni:
1) finchè non lavoreremo uniti in associazioni non riusciremo ad ostacolare il progressivo impatto delle "strutture di medicina del lavoro", nate per aspetti speculativi a nostro ed altrui danno.
2) se qualcuno ritiene furbescamente di sottrarre lavoro ai colleghi proponendosi a prezzi vergognosi, raccoglierà solo "suoi simili", ovvero ditte cui lo scopo finale non è attuare sorveglianza sanitaria ma spendere meno possibile. Secondo la mia esperienza sono poi le peggiori in tutti i sensi. Ognuno di noi è libero di scegliersi il livello qualitativo delle proprie aziende.....
In ultimo una constatazione..... perchè se l 'Ordine di Bergamo ha rese congrue queste tariffe oltre 10 anni fa nessun altra struttura analoga l 'ha seguita ? Lamentiamoci dei colleghi, delle strutture, delle ditte, del mondo politico.... ma un po ' di colpa non è anche nostra ? In fin dei conti gli altri fanno ciò che gli si consente di fare.....

"quante volte per altri è vita quello che per noi è un minuto"

monica.bud@virgilio.it

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Provenienza
Milano
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Medico Competente
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1
  • Re: tariffe
  • (12/01/2004 22:06)

Solo leggendo le vostre risposte inorridisco davanti alla proposta di lavoro che mi è stata fatta in un centro (in Lombardia).:Visita medica 9 E lordi e quando necessario 6 E per visita posturale!!! La tariffa oraria per sopraluoghi è di 45 E!!!
Cosa deve fare un povero medico che si è appena specializzato e quindi ha così poca esperienza?

winny

Ortualco

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Provenienza
Milano
Professione
Medico del Lavoro
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31
  • Re: tariffe
  • (14/01/2004 10:21)

Sono convinto che la corsa al ribasso delle tariffe riguardanti le prestazioni di medicina del lavoro sia una peculiarità unica del nostro settore.
Paradossalmente tutto è andato contro le leggi del mercato. Si era partiti, dopo l 'uscita della 626 da una situazione assai favorevole: "pochi medici del lavoro-altissima richiesta". Normalmente, a fronte di penuria di prestatori d 'opera, il costo della prestazione sale. Nel nostro caso, già prima dell 'apertura a igienisti e medici legali, avevamo assistito, in conseguenza della "discesa in campo" dei vari centri diagnostici che in fretta e furia avevano strutturato al loro interno una sezione di medicina del lavoro, ad una precipitazione delle tariffe.
E ' successo dunque quello che non accade in nessun 'altra specialità medica! Nessun utente abbisogni delle prestazioni, che so, di un cardiologo, di un pediatra, di un ginecologo, sceglie quello che costa meno. In linea di massima sceglie quello che gli dà più garanzie di professionalità, esperienza e capacità. Certo, dà un 'occhiata anche al costo, ma alla fine sceglie il professionista che gli sembra più capace.
Ma, ahimè, siamo nel campo dei problemi individuali, non di quelli collettivi. E gran parte delle aziende - forse perchè noi stessi non siamo riusciti a far ben comprendere loro il significato profondo della qualità della prevenzione e della sorveglianza sanitaria - cerca solamente di adempiere al dettato legislativo spendendo il meno possibile. L 'importante è quel pezzo di carta che garantisce l 'idoneità del dipendente. Se poi questo è frutto di una visita di 5 minuti o di un iter anamnestico e diagnostico accurato che richiede tempo e conoscenze, pare non interessare più a nessuno.
Venendo alle tariffe, rimango sorpreso dalle proposte di alcuni colleghi. Perchè mai una visita specialistica di un medico del lavoro dovrebbe valere 25 Euro, quando anche il più modesto specialista di qualunque altra branca non chiede meno di 75 Euro (almeno a Milano, dove vivo)?
Per quale assurdo ragionamento la nostra attività viene quasi ridotta a quella di un cottimista?
Credo che tutti noi dobbiamo avere uno scatto di dignità. La nostra specialità non vale meno delle altre. Il pezzo di carta non ce l 'hanno regalato: ce lo siamo sudato, nè più nè meno degli altri colleghi di altre specialità.
Non aderiamo a proposte indecorose (stavo per dire da fame)!
L 'unica soluzione rimane l 'unità degli specialisti e il prevalere della qualità della prestazione specialistica.

marc

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Provenienza
Novara
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Medico del Lavoro
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76
  • Re: tariffe
  • (26/01/2004 15:46)

Sono d 'accordo con il collega, per spiegare la situazione pero ' punto anche il dito su coloro purtroppo molti che tuttora svolgono la mansione di medico competente SENZA averne la qualificami riferisco ai medici generici e a volte neanche medici!!!!!! sembra assurdo ma è proprio così!!!!! che lavorano in seno alle società che si occupano di medicina del lavoro si occupano di corsi di formazione, fanno anamnesi, visitano...ovviamente a prezzi stracciati...

lorenzw

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Ravenna
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Medico del Lavoro
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57
  • medici
  • (27/01/2004 09:16)

Ma questi medici non competenti che lavorano a prezzi stracciati, lavoreranno pure per un mc che firma per loro, no?
In questo caso quindi il problema principale e ' il medico competente per il quale lavorano a prezzi stracciati.

securproject

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Matera
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Azienda
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3
  • Re: tariffe
  • (27/01/2004 17:58)

gentili dottori,purtroppo avete ragione.molti medici danno la loro disponibilita ' a firmare cartelle elaborate da medici NON competenti o da non medici.....oppure le lasciano firmare da altri ....dietro compenso di 5 euro a firma. lo so per certo. io non sono medico ma ho costituito una societa ' di medicina del lavoro ed ho assunto tre medici competenti per effettuere la sorveglianza sanitaria ..... purtroppo non posso neanche denunciare questi signori perche ' sono cosi ' coperti e agganciati da poter rendere tutto inutile o potrebbero farmela pagare gravemente.... Ho le mani legate. ecco come riescono ad abbassare i prezzi.

bingo

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Provenienza
Agrigento
Professione
Medico Competente
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19
  • Re: tariffe
  • (27/01/2004 18:57)

Sono convinto che la corsa al ribasso delle tariffe riguardanti le prestazioni di medicina del lavoro sia una peculiarità unica del nostro settore.
Paradossalmente tutto è andato contro le leggi del mercato. Si era partiti, dopo l 'uscita della 626 da una situazione assai favorevole: "pochi medici del lavoro-altissima richiesta". Normalmente, a fronte di penuria di prestatori d 'opera, il costo della prestazione sale. Nel nostro caso, già prima dell 'apertura a igienisti e medici legali, avevamo assistito, in conseguenza della "discesa in campo" dei vari centri diagnostici che in fretta e furia avevano strutturato al loro interno una sezione di medicina del lavoro, ad una precipitazione delle tariffe.
E ' successo dunque quello che non accade in nessun 'altra specialità medica! Nessun utente abbisogni delle prestazioni, che so, di un cardiologo, di un pediatra, di un ginecologo, sceglie quello che costa meno. In linea di massima sceglie quello che gli dà più garanzie di professionalità, esperienza e capacità. Certo, dà un 'occhiata anche al costo, ma alla fine sceglie il professionista che gli sembra più capace.
Ma, ahimè, siamo nel campo dei problemi individuali, non di quelli collettivi. E gran parte delle aziende - forse perchè noi stessi non siamo riusciti a far ben comprendere loro il significato profondo della qualità della prevenzione e della sorveglianza sanitaria - cerca solamente di adempiere al dettato legislativo spendendo il meno possibile. L 'importante è quel pezzo di carta che garantisce l 'idoneità del dipendente. Se poi questo è frutto di una visita di 5 minuti o di un iter anamnestico e diagnostico accurato che richiede tempo e conoscenze, pare non interessare più a nessuno.
Venendo alle tariffe, rimango sorpreso dalle proposte di alcuni colleghi. Perchè mai una visita specialistica di un medico del lavoro dovrebbe valere 25 Euro, quando anche il più modesto specialista di qualunque altra branca non chiede meno di 75 Euro (almeno a Milano, dove vivo)?
Per quale assurdo ragionamento la nostra attività viene quasi ridotta a quella di un cottimista?
Credo che tutti noi dobbiamo avere uno scatto di dignità. La nostra specialità non vale meno delle altre. Il pezzo di carta non ce l 'hanno regalato: ce lo siamo sudato, nè più nè meno degli altri colleghi di altre specialità.
Non aderiamo a proposte indecorose (stavo per dire da fame)!
L 'unica soluzione rimane l 'unità degli specialisti e il prevalere della qualità della prestazione specialistica

bingo

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Provenienza
Agrigento
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19
  • Re: tariffe
  • (27/01/2004 18:57)

Sono convinto che la corsa al ribasso delle tariffe riguardanti le prestazioni di medicina del lavoro sia una peculiarità unica del nostro settore.
Paradossalmente tutto è andato contro le leggi del mercato. Si era partiti, dopo l 'uscita della 626 da una situazione assai favorevole: "pochi medici del lavoro-altissima richiesta". Normalmente, a fronte di penuria di prestatori d 'opera, il costo della prestazione sale. Nel nostro caso, già prima dell 'apertura a igienisti e medici legali, avevamo assistito, in conseguenza della "discesa in campo" dei vari centri diagnostici che in fretta e furia avevano strutturato al loro interno una sezione di medicina del lavoro, ad una precipitazione delle tariffe.
E ' successo dunque quello che non accade in nessun 'altra specialità medica! Nessun utente abbisogni delle prestazioni, che so, di un cardiologo, di un pediatra, di un ginecologo, sceglie quello che costa meno. In linea di massima sceglie quello che gli dà più garanzie di professionalità, esperienza e capacità. Certo, dà un 'occhiata anche al costo, ma alla fine sceglie il professionista che gli sembra più capace.
Ma, ahimè, siamo nel campo dei problemi individuali, non di quelli collettivi. E gran parte delle aziende - forse perchè noi stessi non siamo riusciti a far ben comprendere loro il significato profondo della qualità della prevenzione e della sorveglianza sanitaria - cerca solamente di adempiere al dettato legislativo spendendo il meno possibile. L 'importante è quel pezzo di carta che garantisce l 'idoneità del dipendente. Se poi questo è frutto di una visita di 5 minuti o di un iter anamnestico e diagnostico accurato che richiede tempo e conoscenze, pare non interessare più a nessuno.
Venendo alle tariffe, rimango sorpreso dalle proposte di alcuni colleghi. Perchè mai una visita specialistica di un medico del lavoro dovrebbe valere 25 Euro, quando anche il più modesto specialista di qualunque altra branca non chiede meno di 75 Euro (almeno a Milano, dove vivo)?
Per quale assurdo ragionamento la nostra attività viene quasi ridotta a quella di un cottimista?
Credo che tutti noi dobbiamo avere uno scatto di dignità. La nostra specialità non vale meno delle altre. Il pezzo di carta non ce l 'hanno regalato: ce lo siamo sudato, nè più nè meno degli altri colleghi di altre specialità.
Non aderiamo a proposte indecorose (stavo per dire da fame)!
L 'unica soluzione rimane l 'unità degli specialisti e il prevalere della qualità della prestazione specialistica

bingo

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Provenienza
Agrigento
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  • Re: tariffe
  • (27/01/2004 18:58)

Sono convinto che la corsa al ribasso delle tariffe riguardanti le prestazioni di medicina del lavoro sia una peculiarità unica del nostro settore.
Paradossalmente tutto è andato contro le leggi del mercato. Si era partiti, dopo l 'uscita della 626 da una situazione assai favorevole: "pochi medici del lavoro-altissima richiesta". Normalmente, a fronte di penuria di prestatori d 'opera, il costo della prestazione sale. Nel nostro caso, già prima dell 'apertura a igienisti e medici legali, avevamo assistito, in conseguenza della "discesa in campo" dei vari centri diagnostici che in fretta e furia avevano strutturato al loro interno una sezione di medicina del lavoro, ad una precipitazione delle tariffe.
E ' successo dunque quello che non accade in nessun 'altra specialità medica! Nessun utente abbisogni delle prestazioni, che so, di un cardiologo, di un pediatra, di un ginecologo, sceglie quello che costa meno. In linea di massima sceglie quello che gli dà più garanzie di professionalità, esperienza e capacità. Certo, dà un 'occhiata anche al costo, ma alla fine sceglie il professionista che gli sembra più capace.
Ma, ahimè, siamo nel campo dei problemi individuali, non di quelli collettivi. E gran parte delle aziende - forse perchè noi stessi non siamo riusciti a far ben comprendere loro il significato profondo della qualità della prevenzione e della sorveglianza sanitaria - cerca solamente di adempiere al dettato legislativo spendendo il meno possibile. L 'importante è quel pezzo di carta che garantisce l 'idoneità del dipendente. Se poi questo è frutto di una visita di 5 minuti o di un iter anamnestico e diagnostico accurato che richiede tempo e conoscenze, pare non interessare più a nessuno.
Venendo alle tariffe, rimango sorpreso dalle proposte di alcuni colleghi. Perchè mai una visita specialistica di un medico del lavoro dovrebbe valere 25 Euro, quando anche il più modesto specialista di qualunque altra branca non chiede meno di 75 Euro (almeno a Milano, dove vivo)?
Per quale assurdo ragionamento la nostra attività viene quasi ridotta a quella di un cottimista?
Credo che tutti noi dobbiamo avere uno scatto di dignità. La nostra specialità non vale meno delle altre. Il pezzo di carta non ce l 'hanno regalato: ce lo siamo sudato, nè più nè meno degli altri colleghi di altre specialità.
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