Sono convinto che la corsa al ribasso delle tariffe riguardanti le prestazioni di medicina del lavoro sia una peculiarità unica del nostro settore.
Paradossalmente tutto è andato contro le leggi del mercato. Si era partiti, dopo l 'uscita della 626 da una situazione assai favorevole: "pochi medici del lavoro-altissima richiesta". Normalmente, a fronte di penuria di prestatori d 'opera, il costo della prestazione sale. Nel nostro caso, già prima dell 'apertura a igienisti e medici legali, avevamo assistito, in conseguenza della "discesa in campo" dei vari centri diagnostici che in fretta e furia avevano strutturato al loro interno una sezione di medicina del lavoro, ad una precipitazione delle tariffe.
E ' successo dunque quello che non accade in nessun 'altra specialità medica! Nessun utente abbisogni delle prestazioni, che so, di un cardiologo, di un pediatra, di un ginecologo, sceglie quello che costa meno. In linea di massima sceglie quello che gli dà più garanzie di professionalità, esperienza e capacità. Certo, dà un 'occhiata anche al costo, ma alla fine sceglie il professionista che gli sembra più capace.
Ma, ahimè, siamo nel campo dei problemi individuali, non di quelli collettivi. E gran parte delle aziende - forse perchè noi stessi non siamo riusciti a far ben comprendere loro il significato profondo della qualità della prevenzione e della sorveglianza sanitaria - cerca solamente di adempiere al dettato legislativo spendendo il meno possibile. L 'importante è quel pezzo di carta che garantisce l 'idoneità del dipendente. Se poi questo è frutto di una visita di 5 minuti o di un iter anamnestico e diagnostico accurato che richiede tempo e conoscenze, pare non interessare più a nessuno.
Venendo alle tariffe, rimango sorpreso dalle proposte di alcuni colleghi. Perchè mai una visita specialistica di un medico del lavoro dovrebbe valere 25 Euro, quando anche il più modesto specialista di qualunque altra branca non chiede meno di 75 Euro (almeno a Milano, dove vivo)?
Per quale assurdo ragionamento la nostra attività viene quasi ridotta a quella di un cottimista?
Credo che tutti noi dobbiamo avere uno scatto di dignità. La nostra specialità non vale meno delle altre. Il pezzo di carta non ce l 'hanno regalato: ce lo siamo sudato, nè più nè meno degli altri colleghi di altre specialità.
Non aderiamo a proposte indecorose (stavo per dire da fame)!
L 'unica soluzione rimane l 'unità degli specialisti e il prevalere della qualità della prestazione specialistica
Sono convinto che la corsa al ribasso delle tariffe riguardanti le prestazioni di medicina del lavoro sia una peculiarità unica del nostro settore.
Paradossalmente tutto è andato contro le leggi del mercato. Si era partiti, dopo l 'uscita della 626 da una situazione assai favorevole: "pochi medici del lavoro-altissima richiesta". Normalmente, a fronte di penuria di prestatori d 'opera, il costo della prestazione sale. Nel nostro caso, già prima dell 'apertura a igienisti e medici legali, avevamo assistito, in conseguenza della "discesa in campo" dei vari centri diagnostici che in fretta e furia avevano strutturato al loro interno una sezione di medicina del lavoro, ad una precipitazione delle tariffe.
E ' successo dunque quello che non accade in nessun 'altra specialità medica! Nessun utente abbisogni delle prestazioni, che so, di un cardiologo, di un pediatra, di un ginecologo, sceglie quello che costa meno. In linea di massima sceglie quello che gli dà più garanzie di professionalità, esperienza e capacità. Certo, dà un 'occhiata anche al costo, ma alla fine sceglie il professionista che gli sembra più capace.
Ma, ahimè, siamo nel campo dei problemi individuali, non di quelli collettivi. E gran parte delle aziende - forse perchè noi stessi non siamo riusciti a far ben comprendere loro il significato profondo della qualità della prevenzione e della sorveglianza sanitaria - cerca solamente di adempiere al dettato legislativo spendendo il meno possibile. L 'importante è quel pezzo di carta che garantisce l 'idoneità del dipendente. Se poi questo è frutto di una visita di 5 minuti o di un iter anamnestico e diagnostico accurato che richiede tempo e conoscenze, pare non interessare più a nessuno.
Venendo alle tariffe, rimango sorpreso dalle proposte di alcuni colleghi. Perchè mai una visita specialistica di un medico del lavoro dovrebbe valere 25 Euro, quando anche il più modesto specialista di qualunque altra branca non chiede meno di 75 Euro (almeno a Milano, dove vivo)?
Per quale assurdo ragionamento la nostra attività viene quasi ridotta a quella di un cottimista?
Credo che tutti noi dobbiamo avere uno scatto di dignità. La nostra specialità non vale meno delle altre. Il pezzo di carta non ce l 'hanno regalato: ce lo siamo sudato, nè più nè meno degli altri colleghi di altre specialità.
Non aderiamo a proposte indecorose (stavo per dire da fame)!
L 'unica soluzione rimane l 'unità degli specialisti e il prevalere della qualità della prestazione specialistica
Non sono d’accordo sulla possibilità di praticare tariffe orarie per prestazioni meramente cliniche quali visite, esami strumentali, certificazioni. Un tale modus operandi mai è appartenuto ai medici e altro non farebbe che sgretolare ulteriormente quel poco di credibilità e prestigio che forse ancora resta alla categoria. Basti guardare quello che va succedendo ai colleghi generici che a furia di chiedere compensi risibili per uso di frigoriferi, computer e amenità simili,si sono trovati nei contratti successivi a pagare l’immagine che da soli si erano ritagliati.
Le tariffe orarie potrebbero essere prese in considerazione per prestazioni quali collaborazione a valutazione del rischio, sopralluoghi, formazione-informazione e mai dovrebbero a mio parere scendere sotto 80-100 euro/ora.
Quanto alle tariffe per visite mediche ed esami strumentali, capisco che neo specialisti e acquisiti dell’ultima ora abbiano bisogno di farsi una clientela, ma a questi voglio ricordare che 100 visite a 20 euro valgono 2000 euro e che pur sempre la stessa cifra si ottiene con 50 visite a 40 euro, lavorando meglio e di meno (scusate se è poco), avendo più tempo libero visto che concorderete che la vita non è solo Medicina del Lavoro.
Quanto al lavorare per i centri è chiaro che sia cosa stupida, visto che i medici da essi impiegati potrebbero fare da soli lo stesso lavoro con maggiore soddisfazione e ricompensa…..E il centro chi manderebbe a lavorare? Gli impiegati amministrativi?
Invece i medici pur avendo il coltello dalla parte del manico si ritrovano con la lama puntata contro….è la solita storia della mancanza di coesione della categoria, dell’assenza totale o quasi di un lobbismo (sarà anche una brutta parola) che in tempi di vacche magre come questi ci porterà inevitabilmente ad ulteriori ridimensionamenti.
Lavorare seriamente, lavorare tutti, lavorare di meno, guadagnare lo stesso…ma come ho fatto a pensarci?!
Scusate lo sfogo un po’ pragmatico, ma a volare sempre alto si fa la fine di Icaro.
Non sono d’accordo sulla possibilità di praticare tariffe orarie per prestazioni meramente cliniche quali visite, esami strumentali, certificazioni. Un tale modus operandi mai è appartenuto ai medici e altro non farebbe che sgretolare ulteriormente quel poco di credibilità e prestigio che forse ancora resta alla categoria. Basti guardare quello che va succedendo ai colleghi generici che a furia di chiedere compensi risibili per uso di frigoriferi, computer e amenità simili,si sono trovati nei contratti successivi a pagare l’immagine che da soli si erano ritagliati.
Le tariffe orarie potrebbero essere prese in considerazione per prestazioni quali collaborazione a valutazione del rischio, sopralluoghi, formazione-informazione e mai dovrebbero a mio parere scendere sotto 80-100 euro/ora.
Quanto alle tariffe per visite mediche ed esami strumentali, capisco che neo specialisti e acquisiti dell’ultima ora abbiano bisogno di farsi una clientela, ma a questi voglio ricordare che 100 visite a 20 euro valgono 2000 euro e che pur sempre la stessa cifra si ottiene con 50 visite a 40 euro, lavorando meglio e di meno (scusate se è poco), avendo più tempo libero visto che concorderete che la vita non è solo Medicina del Lavoro.
Quanto al lavorare per i centri è chiaro che sia cosa stupida, visto che i medici da essi impiegati potrebbero fare da soli lo stesso lavoro con maggiore soddisfazione e ricompensa…..E il centro chi manderebbe a lavorare? Gli impiegati amministrativi?
Invece i medici pur avendo il coltello dalla parte del manico si ritrovano con la lama puntata contro….è la solita storia della mancanza di coesione della categoria, dell’assenza totale o quasi di un lobbismo (sarà anche una brutta parola) che in tempi di vacche magre come questi ci porterà inevitabilmente ad ulteriori ridimensionamenti.
Lavorare seriamente, lavorare tutti, lavorare di meno, guadagnare lo stesso…ma come ho fatto a pensarci?!
Scusate lo sfogo un po’ pragmatico, ma a volare sempre alto si fa la fine di Icaro.
Non sono d’accordo sulla possibilità di praticare tariffe orarie per prestazioni meramente cliniche quali visite, esami strumentali, certificazioni. Un tale modus operandi mai è appartenuto ai medici e altro non farebbe che sgretolare ulteriormente quel poco di credibilità e prestigio che forse ancora resta alla categoria. Basti guardare quello che va succedendo ai colleghi generici che a furia di chiedere compensi risibili per uso di frigoriferi, computer e amenità simili,si sono trovati nei contratti successivi a pagare l’immagine che da soli si erano ritagliati.
Le tariffe orarie potrebbero essere prese in considerazione per prestazioni quali collaborazione a valutazione del rischio, sopralluoghi, formazione-informazione e mai dovrebbero a mio parere scendere sotto 80-100 euro/ora.
Quanto alle tariffe per visite mediche ed esami strumentali, capisco che neo specialisti e acquisiti dell’ultima ora abbiano bisogno di farsi una clientela, ma a questi voglio ricordare che 100 visite a 20 euro valgono 2000 euro e che pur sempre la stessa cifra si ottiene con 50 visite a 40 euro, lavorando meglio e di meno (scusate se è poco), avendo più tempo libero visto che concorderete che la vita non è solo Medicina del Lavoro.
Quanto al lavorare per i centri è chiaro che sia cosa stupida, visto che i medici da essi impiegati potrebbero fare da soli lo stesso lavoro con maggiore soddisfazione e ricompensa…..E il centro chi manderebbe a lavorare? Gli impiegati amministrativi?
Invece i medici pur avendo il coltello dalla parte del manico si ritrovano con la lama puntata contro….è la solita storia della mancanza di coesione della categoria, dell’assenza totale o quasi di un lobbismo (sarà anche una brutta parola) che in tempi di vacche magre come questi ci porterà inevitabilmente ad ulteriori ridimensionamenti.
Lavorare seriamente, lavorare tutti, lavorare di meno, guadagnare lo stesso…ma come ho fatto a pensarci?!
Scusate lo sfogo un po’ pragmatico, ma a volare sempre alto si fa la fine di Icaro.
Scusate se mi inserisco con ritardo nella risposta all 'annoso problema. Personalmente ritengo che a Bergamo, ambito nel quale opero, abbiamo raggiunto un buon equilibrio fra il livello di prestazione e le tariffe applicate. Già dal lontano 1992 venne chiesto all 'Ordine dei Medici Provinciale un parere di congruità in relazione alle tariffe applicabili in medicina del lavoro. Il presidente (dr. Guido Marinoni) di allora ritenne che :
100.000 lire (52 euro) per visita annuale
75.000 lire (39 euro) per visita semestrale (allora proponibile)
100.000 lire per consulenza oraria
fossero del tutto compatibili con la prestazione offerta.
L 'associazione dei medici competenti della provincia di Bergamo adottò da allora queste tariffe mai più modificate.
Anche nel nostro ambito, ovviamente, ci scontriamo con le realtà delle strutture private ad alto impatto ed apparente minore costo, tuttavia i livelli retributivi vengono accettati dalle ditte senza grandi recriminazioni. Da ciò derivano, a mio parere, due considerazioni:
1) finchè non lavoreremo uniti in associazioni non riusciremo ad ostacolare il progressivo impatto delle "strutture di medicina del lavoro", nate per aspetti speculativi a nostro ed altrui danno.
2) se qualcuno ritiene furbescamente di sottrarre lavoro ai colleghi proponendosi a prezzi vergognosi, raccoglierà solo "suoi simili", ovvero ditte cui lo scopo finale non è attuare sorveglianza sanitaria ma spendere meno possibile. Secondo la mia esperienza sono poi le peggiori in tutti i sensi. Ognuno di noi è libero di scegliersi il livello qualitativo delle proprie aziende.....
In ultimo una constatazione..... perchè se l 'Ordine di Bergamo ha rese congrue queste tariffe oltre 10 anni fa nessun altra struttura analoga l 'ha seguita ? Lamentiamoci dei colleghi, delle strutture, delle ditte, del mondo politico.... ma un po ' di colpa non è anche nostra ? In fin dei conti gli altri fanno ciò che gli si consente di fare.....
Re: tariffe monica.bud@virgilio.it 12/01/2004 22:06
Solo leggendo le vostre risposte inorridisco davanti alla proposta di lavoro che mi è stata fatta in un centro (in Lombardia).:Visita medica 9 E lordi e quando necessario 6 E per visita posturale!!! La tariffa oraria per sopraluoghi è di 45 E!!!
Cosa deve fare un povero medico che si è appena specializzato e quindi ha così poca esperienza?
winny
Re: tariffe Ortualco 14/01/2004 10:21
Sono convinto che la corsa al ribasso delle tariffe riguardanti le prestazioni di medicina del lavoro sia una peculiarità unica del nostro settore.
Paradossalmente tutto è andato contro le leggi del mercato. Si era partiti, dopo l 'uscita della 626 da una situazione assai favorevole: "pochi medici del lavoro-altissima richiesta". Normalmente, a fronte di penuria di prestatori d 'opera, il costo della prestazione sale. Nel nostro caso, già prima dell 'apertura a igienisti e medici legali, avevamo assistito, in conseguenza della "discesa in campo" dei vari centri diagnostici che in fretta e furia avevano strutturato al loro interno una sezione di medicina del lavoro, ad una precipitazione delle tariffe.
E ' successo dunque quello che non accade in nessun 'altra specialità medica! Nessun utente abbisogni delle prestazioni, che so, di un cardiologo, di un pediatra, di un ginecologo, sceglie quello che costa meno. In linea di massima sceglie quello che gli dà più garanzie di professionalità, esperienza e capacità. Certo, dà un 'occhiata anche al costo, ma alla fine sceglie il professionista che gli sembra più capace.
Ma, ahimè, siamo nel campo dei problemi individuali, non di quelli collettivi. E gran parte delle aziende - forse perchè noi stessi non siamo riusciti a far ben comprendere loro il significato profondo della qualità della prevenzione e della sorveglianza sanitaria - cerca solamente di adempiere al dettato legislativo spendendo il meno possibile. L 'importante è quel pezzo di carta che garantisce l 'idoneità del dipendente. Se poi questo è frutto di una visita di 5 minuti o di un iter anamnestico e diagnostico accurato che richiede tempo e conoscenze, pare non interessare più a nessuno.
Venendo alle tariffe, rimango sorpreso dalle proposte di alcuni colleghi. Perchè mai una visita specialistica di un medico del lavoro dovrebbe valere 25 Euro, quando anche il più modesto specialista di qualunque altra branca non chiede meno di 75 Euro (almeno a Milano, dove vivo)?
Per quale assurdo ragionamento la nostra attività viene quasi ridotta a quella di un cottimista?
Credo che tutti noi dobbiamo avere uno scatto di dignità. La nostra specialità non vale meno delle altre. Il pezzo di carta non ce l 'hanno regalato: ce lo siamo sudato, nè più nè meno degli altri colleghi di altre specialità.
Non aderiamo a proposte indecorose (stavo per dire da fame)!
L 'unica soluzione rimane l 'unità degli specialisti e il prevalere della qualità della prestazione specialistica.
Re: tariffe marc 26/01/2004 15:46
Sono d 'accordo con il collega, per spiegare la situazione pero ' punto anche il dito su coloro purtroppo molti che tuttora svolgono la mansione di medico competente SENZA averne la qualificami riferisco ai medici generici e a volte neanche medici!!!!!! sembra assurdo ma è proprio così!!!!! che lavorano in seno alle società che si occupano di medicina del lavoro si occupano di corsi di formazione, fanno anamnesi, visitano...ovviamente a prezzi stracciati...
medici lorenzw 27/01/2004 09:16
Ma questi medici non competenti che lavorano a prezzi stracciati, lavoreranno pure per un mc che firma per loro, no?
In questo caso quindi il problema principale e ' il medico competente per il quale lavorano a prezzi stracciati.
cari colleghi.. vi chiedo una informazione a riguardo. In un bando di gara per l 'affidamento incarico di Medico del Lavoro indetto da una società, questa indica l 'importo presunto della sorveglianza e successivamente richiede la percentuale di sconto massima da applicare!!!! ALLORA CI SCANNIAMO!!! alcuni ordini professionali (es. ingenieri) indicano che per questi bandi non venga assegnato il lavoro a chi fa i prezzo più basso, ma a chi è nella media. risulta anche per MC o mi devo scannare con i colleghi più "ribassoni". NB Ho perso molti lavori perche non ho voluto abbassare il mio compenso. Ciao a tutti, spero di essere stato chiari
Cari Colleghi, ebbene ... udite, udite: chiedo (e prendo) 70 € a visita ed altro tipo di accertamento in proporzione; negli ultimi 4 anni (non ho dati sicuri per gli anni precedenti) rifiuto, per mancanza di tempo, una media di 16 nuove aziende/anno. Collaboro con università e enti pubblici di vigilanza. Credetemi, è possibile.
AIUTOOOOOOOOOO
Sono una neospecializzata in Medicina del Lavoro, che ho deciso di non andare in Centri/Agenzie per principio. Questo principio mi sta costando caro, in quanto è veramente difficile iniziare da soli l 'attività di medicina del lavoro. Se qualcuno di voi che dovete rifiutare lavoro in Lombardia (io abito a Pavia) potete farmi pubblicità sarei veramente felice!!! L 'ultima offerta che ho ricvevuto in un centro è stato di 10 E a visita, 2,50 E per la refertazione ecc., da SCANDALO. Le mie tariffe sono più che abbordabili per le Aziende, in quanto chiedo 43 E a visita, effettuo esami strumentali seguendo i criteri della 626 e non il più possibile per guadagnare
Caro druba..vista la tua situazione così fortunosa sei pregato di presentarmi le almeno 16 aziende che rifiuti, grazie
Cordiali saluti
Ama l'amore ma non amare la donna o cadrai sotto il suo possesso
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