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luke70

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• Re: Collaborazione viste mediche sedi di Milano, Pisa, Siena, Palermo
• (14/03/2005 21:14)

Scusate ma anche io vorrei dire la mia visto che c'è qualche buontempone che vorrebbe stendere un velo pietoso su di me. Non capisco proprio dove sarebbe il problema: io fino a pochi anni orsono ho "collaborato"anzi scusate mi sono "formato"facendo centinaia di visite e strumentali per il mio Prof. che non sapeva neanche dell'esistenza di tali e tanti dipendenti. Il tutto ovviamente gratis! Il prof. continua ancora adesso a "formare" specializzandi (e ovviamente ad incamerare miliardi!!!) grazie all'aiuto obbligato degli specializzandi. Non solo: si "avvale" della collaborazione di alcuni medici del lavoro che non hanno alcuna nomina, ed oltretutto ha come più stretto collaboratore un Igenista. Allora io dico: tutti questi Soloni che si stracciano le vesti perchè un collega richiede una cortesia (retribuita dignitosamente!!!) per pochissime visite, perchè non conducono battaglie serie contro i nostri cari Professori che per anni hanno sfruttato la manovalanza degli specializzandi e degli igienisti, non pagandoli o pagandoli una MISERIA, e che quando hanno visto le prime denunce penali per responsabilità medica hanno fatto approvare una Legge che scaricasse sugli Igienisti stessi anche l'ultimo dovere che li tangeva visto che guadagnavano cifre stratosferiche? Io non pretendo che domani questi Soloni vadano in Procura a denunciare qualcuno ma per lo meno finiamola di fare la guerra tra poveri e cerchiamo di essere coerenti con noi stessie con i valori che così solennemente dichiariamo.
Buon lavoro a Tutti

igien1

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Pavia

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12

• Re: Collaborazione viste mediche sedi di Milano, Pisa, Siena, Palermo
• (15/03/2005 05:36)

Caro nonno, non penso di essere invidioso di situazioni al limite della legalita' o chiramente sconfinanti. Ammettilo: hai toppato. Certe cose si fanno ma non si dicono. Devono essere dette in un orecchio ma non in un pubblico forum: se non altro ci rimette l'immagine che si aveva..
La saluto (debbo darLe del Lei visto che sono solo un povero igienista..)

Ortualco

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Milano

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31

• Re: Collaborazione viste mediche sedi di Milano, Pisa, Siena, Palermo
• (15/03/2005 13:41)

Premesso che ritengo controproducente e ingiustificato ogni intervento aggressivo, fuori dalle righe e/o sterilmente polemico (indipendentemente da chi sia espresso, medico del lavoro, igienista o chiunque altro), intendo esprimere la mia opinione. Credo che l'impostazione data dal collega Marchionni, cui riconosco i frequenti e preziosi contributi in questo forum, sia questa volta errata.
Deve essere chiaro che ogni medico che visiti lavoratori ai fini di un giudizio sull'idoneità specifica alla mansione, debba essere qualificato come medico competente dell'azienda cui quei lavoratori appartengono. Ovviamente nulla vieta che un'azienda, se particolarmente grande o se dislocata su più sedi del territorio nazionale, possa avvalersi di più medici competenti.
Può esistere senz'altro una figura di coordinatore dell'attività di più medici competenti, ma esclusivamente intesa in una funzione di curatore della omogeneizazzione degli interventi. Mi spiego: nell'ambito di una stessa azienda che, per i motivi suddetti, si serve di più medici competenti, sarebbe assurdo che lavoratori della medesima azienda e svolgenti la medesima attività, siano sottoposti a programmi di sorveglianza sanitaria differenziati o utilizzando modulistica diversa. Una funzione di coordinamento in questo senso, sì; una funzione di valutatore di dati anamnestici e clinici raccolti da altri al fine di esprimere un giudizio di idoneità a distanza, direi proprio di no. Anche nel caso ci si avvalga di colleghi di provata esperienza e professionalità.
Quanto alle dichiarazioni del collega circa l'effettuazione di visite per conto di cattedratici, rimango francamente allibito. Devo peraltro aggiungere che mi sorprende (e mi suscita più di un dubbio) che un cattedratico si "abbassi" al ruolo di medico competente, considerato che questa attività è svolta "in trincea" e spesso mal retribuita, due caratteristiche che i cattedratici non apprezzano affatto.

Dario73

Provenienza

Terni

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70

• Re: Collaborazione viste mediche sedi di Milano, Pisa, Siena, Palermo
• (17/03/2005 21:46)

Sono pienamente in accordo con luke70. A mio modestissimo avviso, la situazione realmente deprimente in cui versa la nostra disciplina, che amo, è freutto, in maniera incontrovertibile, di un circolo vizioso creato appositamente. Puntualizzo: non bisogna mai fare di tutta l'erba un facio, e conosco personalmente moltissimi colleghi che, ad ogni livello (sia esso il pubblico o il privato, l'accademia o altro) agisce con scienza e coscienza e nobilita questa branca così affascinante e ricca di sfaccettature. Tuttavia ne conosco tanti altri che non si fanno scrupolo di calpestare la dignità professionale, il decoro, la deontologia medica e la personalità di colleghi pur di lasciarsi andare in tasca lauti ma disonorevoli compensi. Siamo in Italia: qui più che in ogni altro posto, esistono persone che si ingegnano per incrementare il loro potere (sotto ogni forma, dal denaro contante all'importanza politica, etc) rimanendo comodamente seduti. Finchè esisteranno siffatti parassiti (nella nostra branca come in ogni campo) non andremo mai avanti.
La mia amara esperienza parla dell'esistenza delle Società di servizi, che spesso vedono a capo esimi colleghi che operano nel pubblico (anche cattedratici) che muovendo come burattini tanti giovani medici del lavoro, lucrano sulle loro stanche spalle, approfittando di contingenze che rasentano il grottesco. E' un vero e proprio sfruttamento condotto in grande stile. Non c'è vergogna sulle facce di bronzo di codesti individui che non esitano a mettere da parte ogni minimo scrupolo pur di impinguare le loro già grasse pance. In un circuito siffatto non ci può essere qualità, nè decoro professionale, nè dignità della disciplina che a ragion veduta sta vivendo ormai da tempo il periodo più buio della sua esistenza.
Perdonate lo sfogo. Un caro saluto a tutti.

margherita

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Cosenza

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• Re: Collaborazione viste mediche sedi di Milano, Pisa, Siena, Palermo
• (28/04/2005 12:22)

Il problema reale non sono le società di servizi (soprattutto quelle costituite da medici del lavoro) o gli stessi medici del lavoro che prendono giovani medici del lavoro come collaboratori perchè in tutte le discipline esistono i lavori nelle cliniche e con i prof. ma piuttosto l'offerta e la domanda. I nostri ultimi presidenti Simlii che si sono succeduti non hanno difeso il numero chiuso della disciplina, come per esempio gli odontoiatri, ma anzi hanno chiesto, perchè gli serviva manovalanza in istituto, magari per fare fotocopie o i loro autisti, di avere sempre un maggior numero di specializzandi. Basta vedere i resoconti parlamentari dei loro interventi presso le commissioni del Senato e della Camera. Ed il prezzo in un mercato libero lo fanno molto la domanda e l'offerta e poco la qualità (aggiungerei purtroppo). Ma perchè questi catananni della medicina del lavoro non chiedono che i medici del lavoro che fanno quattro anni di specializzazione non siano abilitati a svolgere il compito di responsabile del servizio prevenzione e protezione ed un diplomato con 60 ore di corso si. Ma cari vecchietti se non celaveteduro andate in pensione.