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Nuova sentenza di condanna di un medico competente
- Re: Nuova sentenza di condanna di un medico competente
- (18/04/2005 11:30)
caro vtr, come vedi ero già intervenuto qualche giorno fa su questo argomento, ma poi ho fatto un pò marcia indietro perchè mi sembra talmente incredibile come vicenda che penso che in realtà siano ignoti troppi dettagli per trarre delle conclusioni su di un forum.
Ciò premesso torno alla tua domanda. So di scoperchiare un pentola in ebollizione, ma pensi che, a parte questo caso ed anche alla luce del nuovo decreto delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia di malattia professionale che al gruppo 7 contempla "malattie psichiche e psicosomatiche da disfunzioni dell'organizzazione del lavoro", il m.c. si possa chiamare fuori in un caso simile?
- Re: Nuova sentenza di condanna di un medico competente
- (18/04/2005 13:06)
Caro Maalox il medico competente effettua visite mediche preventive periodiche a richiesta sulla base di rischi valutati; l'art. 4 Dlgs 626/94 prevede che il DL valuti tutti i rischi ( in precedenza l'art. si esprimeva in maniera più restrittiva tanto che l' art. 21 Legge 1° Comunitaria Marzo 2001 ha previsto sanzioni per l'Italia ed imposto un adeguamento che ritroviamo con l'integrazione TUTTI), quindi a questo punto è quanto meno necessario vedere e considerare se rischi da organizzazione del lavoro e come conseguenza malattie psichiche e psicosomatiche fossero stati valutati. Come ho detto nelle precedenti il medico Competente effettua visite sulla base di rischi che comunque debbono essere VALUTATI; ora l'annoso problema che poni è sicuramente problematico e di difficile soluzione si scoperchia veramente un pentolone perchè ci si deve chiedere quando valutare tale rischio e soprattutto come lo dovrà gestire il medico Competente.
- Re: Nuova sentenza di condanna di un medico competente
- (18/04/2005 15:17)
penso sia giunto il momento per il medico del lavoro, già tuttologo, di cimentarsi nello studio dei contratti di lavoro, almeno tanto per cominciare a capire almeno nei casi più complessi (magari con contenzioso) se un lavoratore dopo un cambio di lavoro e prima di dargli l'idoneità, sta svolgendo o meno un lavoro che può fare.
così, tanto per cominciare a drizzare le antenne.