Protomedico ha ragione: una volta terminato il compito del medico legale, comincia il nostro. Dalle mie parti il medico INAIL riconosce il grado di invalidità e invia il lavoratore al medico competente aziendale per la rivalutazione dell'idoneità lavorativa. Rispetto la mansione specifica. Conosco 2 casi di invalidità al 100% che lavorano: un epilettico (magazziniere) ed una persona con sclerodermia ( tessitore prima, addetto alle pulizie poi). La commissione invalidi li ha riconsciuti invalidi, non ha assegnato indenntà a causa del reddito dei soggetti, e ha demandato al medico competente l'individuazione di collocazione lavorativa. Entrambi i soggetti già lavoravano al momento del riconoscimento dell'invalidità. Per l'epilettico, visto che la sua invalidità è soggetta a revisione, prevedo una diminuzione della percentuale, poichè è migliorato il suo stato di salute. La persona affetta da sclerodermia non ha, per ora, simili prospettive. Sbaglio o nelle commissioni mediche di invalidità il compito del medico del lavoro dovrebbe essere quello di valutare e segnalare la capacità lavorativa residua?
billi
Non sbagli: ma nelle commissioni mediche il medico del lavoro spesso non c'e' e non perche' manchino i medici del lavoro ma perche' vengono preferiti altri con i santi in paradiso: questa e' una delle tante storture che dovra' essere emendata al piu' presto
una invalidità civile del 100% o altra percentuale, se portata a conoscenza del medico competente richiede una valutazione dell'idoneità alla mansione unicamente in presenza di fattori di rischì tabellati o "valutati" presenti nel documento di valutazione dei rischi...
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