billi
Faccio un'eccezione a quanto mi ero riproposto, ovvero, fortemente deluso, di non scrivere piu' sul forum solo per testimoniare che sono pornto in prima persona, al di la dei bla bla, ad ogni inziativa che possa servire a migliorare e difendere la nostra disciplina
Guglielmo Trovato
Abbiamo cancellato un post di un utente (anonimo) che lanciava accuse e offese con tanto di nomi a persone conosciute. Questo sito è letto da circa 12 mila persone al mese. Fra questi ci sono lavoratori, medici, politici, tecnici. Non ci facciamo una bella figura come medici del lavoro! Non è proibito mantenere l'anonimato (anche se dovremmo essere adulti e responsabilmente sarebbe preferibile sapere con chi si sta "conversando") comunque fare i propri commenti è possibile. Ma indicare nomi di persone e lanciare accuse nascondendosi nel buio ci sembra proprio "poco signorile".
La redazione di MedicoCompetente.it
Relativamente alla mia proposta e ai vari interventi, voglio precisare quanto segue:
a) la SIMLII continuerà a rappresentare i medici del lavoro circa gli aspetti scientifici e formativi(vi ricordo ke per Statuto la SIMLII non può svolgere attività sindacale)
b) ribadisco la proposta di istituire un vero e proprio sindacato(ke al momento non rappresenta la replica di nulla in quanto non ne esiste uno) che supporti i medici del lavoro - competenti
c) per rafforzare la proposta chiedo formalmente ai vertici SIMLII di supportare e condividere tale iniziativa
Cordiali saluti a tutti
Mi sembra un'ottima idea.
Buone vacanze a tutti: lettori, professori e sostenitori del progetto per la tutela e la salute dei medici del lavoro. L'idea del sindacato mi sembra ottima anche se la parola sindacato è un pò obsoleta. Forse è opportuno un'incontro preliminare tra chi ne ha voglia per le proposte, prima di Parma, a Settembre. Meditate gente, meditate.
E' un po' che seguo questa discussione e ho voluto, per curiosita', vedere quante associazioni di medicina del lavoro gia' esistono (un po' le ho prese dal sito stesso):
1.Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (S.I.M.L.I.I.)
2.Associazione Universitaria di Medicina del Lavoro Bernardino Ramazzini (A.U.M.L.)
3.Associazione Nazionale dei Medici d’Azienda e Competenti (A.N.M.A.)
4.Associazione Italiana di Medicina Preventiva dei Lavoratori della Sanità (A.I.M.P.L.S.)
5.Associazione Italiana di Radioprotezione Medica (A.I.R.M.)
6.Associazione Nazionale Medici del Lavoro Pubblici (A.N.ME.L.P.)
7.Coordinamento Nazionale Specialisti in Medicina del Lavoro (C.N.S.M.L.)
8.Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (C.I.I.P.)
9.AISMeL "Associazione Italiana Specializzandi in Medicina del Lavoro"
10.Associazione Pratese Medici del Lavoro
11.Coordinamento Medici Competenti Aziende Sanitarie e Ospedaliere Toscane
12.Coordinamento specializzandi medicina del lavoro e medici del lavoro della Campania
senza contare altre associazioni tipo SNOP e affini....
Sinceramente mi chiedo: e' proprio necessaria un'altra associazione? non rischia di frammentare ulteriormente un fronte gia' non proprio "fortissimo"?
Non si puo' cercare un modo per collaborare con quelle gia' esistenti?
Spesso le associazioni universitarie o scientifiche in generale appaiono distanti dai problemi che i medici del lavoro tutti i giorni affrontano sul territorio ma e' anche vero che per a volte per realizzare linee guida, documenti di consenso o collaborare in gruppi di lavoro ci vuole tempo e non sempre chi lavora (impegnandosi) sul territorio ne ha (ho ha voglia di dedicare).
Per esempio: agli incontri regionali della SIMLII vedo sempre le stesse persone; pochi parlano, spesso i soliti. Aule non certo ai limiti della capienza (calcisticamente parlando). Perche' accade se invece c'e' tutto questo interesse a modificare le cose? Non credo che quello che esiste sia tutto da cambiare, credo invece che sarebbe utile trovare un punto di incontro e maggiore collaborazione all'interno delle associazioni gia' esistenti (che anche politicamente non partono proprio da zero).
E' solo una riflessione personale, magari poco praticabile o condivisa.
PS mi scusino le evntuali associazioni che non ho citato!
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
Condivido totalmente quanto da te detto, ma il punto è che per collaborare bisogna anche dialogare...se è vero che segui il nostro forum da un po' di tempo ti sarai accorto che ho posto delle domande agli unici due Professori che si sono degnati di intervenire al nostro dialogo, beh il risultato qual'è? Sono ancora in attesa di avere risposte. Allora ben venga la collaborazione ma vogliamo iniziare dal dialogo?
In effetti non credo affatto che creare il dialogo tra due "esperienze" cosi' diversamente attive sia facile. E mi spiace che il rinvio del TU non sia stato uno stimolo per iniziare concretamente qualcosa. Il mio timore e' che un'altra associazione finisca come quando ci ritrovammo a Roma per la protesta dul decreto scippo. Credo che proprio per il ruolo non trascurabile che poilitica e Legge hanno nel nostro campo sia importante avere rappresentanti qualificati e preparati, che possano (anzi, debbano!) dedicarsi alla materia a tempo pieno. E credo che per questo tipo di intervento le associazioni gia' esistenti siano sicuramente qualificate: si tratta pero' di creare un legame con la base che per vari motivi e' ancora troppo distante.
Ho purtroppo l'impressione che come spesso accade in Italia ( e non solo) si proceda con logiche di settore, locali o di opportunita'; per cui se vivo in unisola felice perche' devo dannarmi? perche' cambiare le cose se nella mia zona l'organo di vigilanza non vigila, se mancano medici legali o iginisti a farmi concorrenza, se ho il posto sicuro in una U.O. o se il mio impact factor e' gia' buono?
Non so se il dialogo possa o debba iniziare via email, non so neanche se un forum sia il posto piu' corretto per fare cio'. Dobbiamo pero' trovare il modo di comunicare e forse i nostri congressi dovrebbero essere usati piu' per discutere tra noi che non per ripartire ogni volta da Bernardino Ramazzini (con tutto il rispetto, non me ne voglia l'omonima associazione!!).
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
L'intervento del Collega Bordini ci sembra molto azzeccato. Il problema è la rappresentatività delle Società Scientifiche. La nostra (SIMLII) ha bisogno di rafforzare il rapporto con la sua base che deve trovare anche momenti di rappresentatività maggiori.
Per quanto riguarda il sindacato: sui contenuti siamo d'accordo. Sulla struttura no. Dovremo evitare altri spezzettamenti delle forme di rappresentanza dei medici del lavoro. Vediamo se riusciamo a discutere degli interessi (anche materiali) dei medici del lavoro competenti dentro la nostra Società. Anche perchè non intravediamo concretamente altre reali possibilità.
La redazione di MedicoCompetente.it
Gli ultimi interventi sono perfettamente condivisibili, sia perchè un'ulteriore frammentazione non porterebbe i risultati auspicati, ma anche perchè mi pare di percepire un generale disinteresse da parte della maggior parte dei colleghi: evidentemente tutti pensano che il loro orticello sia inattaccabile e che le cose vadano bene così, rendendo di fatto vana la creazione di un nuovo soggetto che, con tutto l'ottimosmo di cui sono capace, credo che non arriverebbe a 100 iscritti, rendendosi così poco credibile....... Comunque non mi meraviglio, in fondo siamo in Italia, il paese della delega, il paese dove le decisioni importanti vengono prese sempre dagli altri..... E quindi avanti e senza indugi con la SIMLII, cercando non di snaturarla, ma di renderla più aderente ai bisogni ed agli interessi di tutti i medici competenti italiani (ovviamente solo gli specialisti in MDL, sia chiaro...).
Saluti
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
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