Buonasera,
mi permetto di sottoporvi la mia situazione per chiedervi alcune delucidazioni in merito. In sede di visita periodica, il MC mi ha ritenuto idoneo con prescrizioni. Tali prescrizioni, secondo l’azienda, comportano un giustificato motivo oggettivo per licenziarmi. Essendomi rivolto ad un neurochirurgo ed a un ortopedico che mi hanno rassicurato sulle mie condizioni fisiche, ho deciso di procedere con il ricorso avverso al giudizio del MC presso l’ASL. Visitato dai medici dello S.Pre.S.A.L sono risultato idoneo senza prescrizioni. Nel frattempo l’azienda ha avviato la procedura all’Ispettorato del Lavoro per la conciliazione obbligatoria, che dovrebbe condurre al mio licenziamento per giustificato motivo obiettivo ( la mia idoneità con le presunte limitazioni). Dato che l’ASL ha revocato il giudizio del MC, posso essere reintegrato a lavoro? Come mi devo comportare in sede di conciliazione? Forse l’azienda offrirà del denaro per arrivare al licenziamento, ma credo di poter rifiutare e rientrare a lavoro. Ciò che per me conta è il mantenimento del posto di lavoro. Confidando in un Vostro riscontro, porgo cordiali saluti.
Buongiorno, la parte "medica" della sua vicenda è per così dire conclusa, la sua domanda riguarda un aspetto tecnico giuridico sul quale non abbiamo competenze specifiche; credo che il suo interlocutore in questo momento debba essere un avvocato del lavoro.
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare,
non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
(Jacques-Yves Cousteau)
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