Ribadisco: nessuno è perfetto e certamente esistono Colleghi che rimestano la mota, tuttavia è innegabile -solo uno stolto od uno in malafede può farlo- che i centri, nella stragrande maggioranza dei casi, rappresentino un cancro della Medicina del Lavoro così come di tante altre branche della Medicina. Veri e propri funghi senza capo nè coda, tirati su alla meglio e senza cognizione di causa, arraffazzonati, arrabbiati, nessun valore aggiunto, spreco di risorse, professionalità svilita ben al di sotto del minimo della dignità, non solo sotto l'aspetto remunerativo ma soprattutto sotto quello prettamente professionale, con protocolli sanitari dettati dai "commerciali" sulla base delle esigenze di mercato, normative disattese ampiamente, marasma totale, a volte addirittura visite fatte da infermieri. Chi afferma il contrario è nella migliore delle ipotesi uno sprovveduto, spesso un colluso in malafede. Trattasi di vero caporalato esercitato a danno e detrimento di tutte le parti sociali: datori di lavoro, lavoratori, professionisti. E' a mio avviso una questione di estrema rilevanza, da risolvere quanto prima.
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
Concordo sull'attività invereconda aberrante di molti Centri. Ovviamente non di tutti e ovviamente con diversi livelli di gravità. Mi aspetterei molta maggiore attività sul problema da parte degli Odv che pare attualmente prediligano l'aumento delle razioni di frutta nelle mense. Ciò premesso non credo che tutti i colleghi che lavorano per i centri siano vittime innocenti.
Mi pare semplicistico inoltre che un'intera categoria (MC) e un'intera disciplina (MdL) abba perso prestigio per colpa dei centri.
Premesso infine che non ho mai lavorato per un Centro e che non sono azionista di nessun centro, rimando al mittente le accuse di malafede e collusione e segnalo che alla mia età posso essere rincoglionito ma non sprovveduto
Fortunatamente frequento il forum ultimamente: gentile Collega mantello, non capisco il significato del suo intervento. Dal momento che è conseguenzialmente in replica al mio precedente, mi pare di capire che si riferisca a me. Le mie parole non erano rivolte a nessuno in particolare nè tanto meno a lei che neppure ho il piacere di conoscere e non capisco quale possa essere il motivo che la induca a pensare mi riferissi a lei nel mio precedente commento. Da come scrive pare che si sia sentito interessato al punto da replicare, rispedendo al mittente(???) accuse di malafede e collusione(???) mai fatte. Mi dispiace per questo e con grande rispetto per la sua età e la sua professionalità che immagino di eccelso livello, anche data l'esperienza, mi permetto di farle notare che deve avere preso un abbaglio: rilegga il mio intervento, che specifica chiaramente che la cosa è talmente lapalissiana e sotto gli occhi di tutti, che è impossibile non rilevarla. E' questo il significato, d'altro canto pare che stia concordando anche lei su questo. Ovviamente, come detto, senza fare di tutta l'erba un fascio. E giustamente, come detto, senza voler trovare per forza capri espiatori unici (in questo caso i centri, è sempre sbagliato). Tuttavia ribadisco fermamente quanto su scritto.
Il mio saluto.
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
Gentile Collega Giannini sono vivamente rammaricato per non avere colto che il suo precedente intervento era chiaramente una invettiva urbi et orbi. Nessun riferimento esplicito, implicito e nemmeno casuale a precedenti post di questa discussione.
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