Penso che maxmd abbia ragione in tutto. Non abbiamo mai visto una presa di posizione contro un cattedratico da parte della Redazione ed è comprensibile. Non è giusto censurare gli altri perchè non condividono l'atteggiamento filocattedratico. A volte si è anonimi per poter dire liberamente quello che altrimenti non si potrebbe dire. E non penso di aver offeso nessuno. Se qualcuno si sente offeso allora chiedo scusa. Ma invece ho criticato scuole dove per mesi o anni al massimo ti fanno imparare a fare fotocopie o peggio a fare gli autisti. Chiederei alla Redazione quello che ho già detto in precedenza: che bisogno c'è di un corso di eccellenza a pagamento ed una scuola di specializzazione di manovalanza? Non sarebbe opportuno fare una scuola di specializzazione d'eccellenza? Messaggio per pochi intimi bolscevichi: a giorni ne vedremo delle belle.
Cari Maxmd e senese ma come fate ad essere così saccenti? Al massimo potreste avere l'esperienza della scuola che voi avete frequentato. Come fate a sparare a zero su tutta la medicina del lavoro? E' giusto criticare ma voi sparate nel cescpuglio! e poi criticate il nostro sito che è il punto di riferimento di noi medici del lavoro. A che gioco giocate?
..mi sembra che si stia trascendendo un po'...
...allora, cercherò di essere più chiaro (...repetita iuvant..)...non ho alcuna intenzione di polemizzare con nessuno e tantomeno con la Redazione che immagino anzi parecchio impegnata nella gestione del sito...d'altronde il mio intervento era mirato a sottolineare l'assurdità delle proposte di un Direttore di Scuola che, pur di ovviare ai requisiti imposti dal Ministero (e dall'Europa, non dimentichiamolo), teorizza una strana "compartecipazione" non meglio definita...
...quello che non mi è piaciuto, e non ho problemi a dichiararlo, è stata la risposta di chi, probabilmente ad arte, ha voluto sottolineare solo una minima parte (3 righe su 23...) di ciò che avevo scritto...
cari colleghi della Redazione, da Voi mi aspettavo (e tuttora mi aspetto) una presa di poisizione chiara circa la proposta di Franchini e non quelle cose tipo "spina nel fianco" che francamente fanno un po' sorridere...
Cordialità
Ci sembra che si cominci a ragionare. Se si vuole aprire una discussione sui contenuti sia della normativa che sugli aspetti professionalizzanti delle future Scuole di Specializzazione: eccoci qua. Il sito è nato apposta per parlare, discutere, criticare eventualmente, proporre. Non c'è niente di strano e crediamo che anche gli estensori delle proposte non possano essere contrariati da un dibattito su aspetti che oggettivamente sono alla base della futura medicina del lavoro, anche se dobbiamo ricordare che fa parte del loro lavoro fare queste proposte..
Il problema è che, perlomeno noi, non siamo in possesso dei testi complessivi sui quali discutere e francamente una discussione sul numero di spirometrie ci sembra alquanto riduttiva, figurarci un giudizio finale e tranciante su tutto il quadro.
Ci ripromettiamo di reperire il materiale che publicheremo appena possibile e su quello aspettiamo una discussione, anche serrata, ma di merito e costruttiva.
Il problema è di metodo: se si accetta questo metodo di confronto il sito ha e avrà un suo motivo di esistere.
Del resto in questo momento sono attive diverse discussioni sui contenuti e con apporti costruttivi dei colleghi (vedi trehead sulla Nota del Ministero del Lavoro, sulla Privay e sicurezza dei dati sanitari, sulle esposizioni a solventi ecc.)
La redazione di MedicoCompetente.it
Cara Redazione,
anzitutto una vigorosa stretta di mano, grata del lavoro ( anche notturno) che svolgi per tutti e una pacca sulle spalle d’incoraggiamento, avendoti sentita amareggiata e un poco delusa.
Forse è la giusta amarezza che ti ha portato a criticare l’intervento invero un poco veemente di alcuni colleghi, che forse nel merito se non nella forma hanno le loro ragioni, difficilmente non condivisibili.
1 – è giusto non fare di tutta l’erba un fascio, ma molte scuole di spec. hanno di che cospargersi il capo di cenere e questo, semplicemente, non dovrebbe mai accadere
2 – la Medicina del Lavoro è in crisi anzitutto perché comporta spese per soggetti che non avrebbero alcuna intenzione di farle, soggetti con le spalle larghe che hanno nelle istituzioni il loro peso e non guardano in faccia nessuno. Al contrario è interesse della Medicina del Lavoro che queste spese si facciano, tanto per essere chiari .
3 – la Medicina del Lavoro perpetua la sua crisi perchè chi la “comanda” ha interessi diversi e spesso divergenti da chi la fa
4 – la Medicina del Lavoro aggrava la sua crisi perché nei suoi attori si è andata negli anni stratificando una fenotipica forma mentis buonistica, che porta gli stessi attori a presentarsi ufficialmente come paladini di ogni Ingiustizia e Gran Cavalieri di ogni forma di Prevenzione e nello stesso tempo a combattere nell’ombra dietro le quinte con pescecani di ogni tipo, solo del bell’abito bianco vestiti, puri come gigli. Ora, in questo tipo di società che somiglia sempre più ad un centro commerciale, continuare a presentarsi come puri di cuore e giammai interessati alle questioni pratiche ( tempo sprecato, soldi, tribunali, burocrazia….) mi sembra perlomeno comico. Gli Igienisti sono ragazzi svegli, mentre noi parliamo dei legami covalenti quelli ci fregano la sedia…Sveglia!
5 – è ovvio che facendo parte di una comunità scientifica ed esplicando una professione che tratta della salute del prossimo, dovremo continuare ad occuparci dei legami covalenti, ad interpretare le leggi, a studiare e ad aggiornarci, a lavorare seriamente in poche parole, ma basta col buonismo!
Non è vietato lavorare in maniera corretta e allo stesso tempo essere schierati ( come in tutte le professioni d'altra parte)
Troviamo proposte concrete, scendiamo in campo, rimandiamo al mittente le richieste di spedire le cartelle all’Enpam con procedure che farebbero ridere anche gli impiegati di Kafka, diamo alla nostra società, vada per la SIMLII, un mandato chiaro: SOCIETA’ SCIENTIFICA SI’, LOBBY PURE ! Se chi ne fa parte non ne è capace, non se ne vada, perché tanto nessuno se ne va in Italia, ma abbia il buon senso di organizzare un vicereato che si occupi dei problemi di una base molto stanca del sesso degli angeli .
Chiaro il concetto?
Mi sembra che stiamo forse uscendo un po’ dal seminato. Non mi si fraintenda non voglio assolutamente censurare nessuno, né difendere qualcun’altro (chi sono io per farlo?), ma credo che non si possa fare di tutta un’erba un fascio e distruggere così quanto di buono, poco o tanto che sia, c’è nella didattica delle scuole di specializzazione in mdl. Certamente ci sono scuole eccellenti, altre buone, alcune discrete, qualcuna che se non ci fosse sarebbe meglio, ma questo succede anche in cardiologia, ginecologia, ortopedia, igiene, medicina legale, etc. Personalmente mi ritengo abbastanza fortunato, sono uscito dalla scuola di specializzazione con un’ottima preparazione teorica e clinica, mentre ero un po’ deboluccio nella pratica della quotidianità della mdl sul territorio, semplicemente perché nessuno mi aveva spiegato cos’era una valutazione dei rischi, né come si faceva un sopralluogo…..quindi ho imparato da solo, sbattendo quotidianamente le corna contro i veri problemi della mdl del territorio, ed alla fine si sa …gutta cavat lapidem…. Ora onestamente non so come è la situazione attuale, manco da troppo tempo dall’ambiente universitario per poter esprimere un giudizio, ma dai racconti dei giovani colleghi neospecialisti mi sembra di capire che poco sia cambiato. Credo che nell’ambito di una eventuale riforma della didattica delle scuole di specializzazione sarebbe opportuno inserire un periodo di “frequenza” , magari al quarto anno, con dei colleghi più esperti che operino nel territorio e che siano disposti a fare da tutor per qualche settimana. Condivido inoltre in pieno quanto scritto dal Collega Gili, specie quando ci invita a svegliarci (ad essere troppo buoni si finisce per passare da fessi…) e quando esorta la SIMLII a non restare chiusa in se stessa, ma a diventare piuttosto portabandiera dei nostri veri problemi.
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
"Non intendiamo certo metterci a duellare con Maxmd o con pochi altri che ci accusano di essere censori, “bolscevichi” o orientati fortemente verso il Palazzo. Quello che siamo lo dimostriamo con questo sito. Noi siamo questo. Da cinque anni, tutti i giorni e più spesso le notti (comprese le trasferte con tanto di striscioni a Montecitorio......). Una piazza virtuale, dove ognuno può dire la propria sui temi della medicina del lavoro. Dove ci si può trovare contributi del Coordinatore dei Direttori delle Scuole di Specializzazione, del Presidente della Simlii o di ciascuno dei medici del lavoro italiani o di altri esperti in materia. Però noi non siamo super-partes. Abbiamo anche noi un progetto, che non è finanziato da nessuno. Ne scriviamo da tempo su questo sito e altrove: contribuire a costruire o, se preferite, a ricostruire la casa comune dei medici del lavoro, basata sulla cultura e la dignità di una specializzazione fortemente orientata alla prevenzione. Casa che, secondo noi, non può non essere che la SIMLII. Perchè la medicina del lavoro è in crisi ed è necessario lo sforzo di tutti per uscirne. Per questo che spereremmo che il forum rimanesse teatro di dibattito civile, pur nel rispetto delle diverse posizioni, anche critiche. Che si evitassero le risse o le accuse generalizzate o qualunquistiche che ci espongono, davanti a migliaia di fruitori del sito, a figure non proprio brillanti. Noi stessi siamo stati, siamo e saremo critici sulle questioni che riteniamo importante affrontare. Ma cerchiamo anche di trovare la strada concreta per cercare di risolvere i problemi. E' questo che chiediamo ai nostri utenti: un contributo di idee, di esperienze, di conoscenze diffuse che possa diventare patrimonio di tutti ed utilizzato per costruire momenti di tutela della salute dei lavoratori, che dovrebbe essere l'obiettivo principale della nostra disciplina."
QUALE PROSA! E CHE ARGOMENTI!!!
Ma scusate perchè richiamate sempre alla civiltà dei partecipanti. Non mi sembra di aver visto turpiloqui o ingiurie contro chicchessia. O forse parlare serenamente dei gravi e molti problemi della nostra Professione è un atto di inciviltà?!?!?!? Forse La Redazione crede che l'additare come una delle maggiori cause dello svilimento della nostra Professione l'insipienza e la scarsa professionalità di alcuni Professori sia usare modi inurbani?
Ovvia, se veramente la Redazione ha a cuore le sorti della nostra Professione lasci dialogare (civilmente come finora è accaduto) i partecipanti al forum e semmai organizzi degli incontri sul territorio al fine di legare maggiormente TUTTI i MDL. Questa si che sarebbe un opera meritoria e non quella di mettere il bavaglio al Mdl di turno che cerca di esprimere una sua idea che ormai trova sempre meno spazio al'interno dei congressi SIMLII. Ma d'altro canto di tutto quello di cui stiamo discutendo su questo sito da molti mesi a questa parte ceeto i nostri cari Prof. ne hanno le scatole piene. E La Redazione accorre in soccorso del vincitore!!!
O TEMPORA O MORES!
p.s. a Piazza Montecitorio eravamo in pochi...ma agguerriti come al solito e non ricordo cattedratico alcuno...
pur essedo d' accordo in larga parte con l' ultimo intervento debbo dire ad onor del vero che in quel famoso giorno a montecitorio, dove io posso direc'ero, vi erano alcuni cattedratici e alcuni componenti del direttivo SIMLII. Questo senza spirito di polemica ma solo per amore di verità
Mario Concetto Giorgianni
Visto che mi si tira per la giacchetta, o meglio per spirito di verità come dice il collega, debbo allora precisare alcune cose:
1- fu io in persona, e soltanto io, a consegnare al Responsabile dell'ordine publico la lettera indirizzata al Presidente Casini
2- quando parlammo con Bertinotti non vidi alcun cattedratico perorare la nostra causa
3- la "vibrante" lettera di protesta della SIMLII era poco più di una modesta missiva senza alcun valore "politico"
4- non seguì a tale lettera nesuna presa di posizione concreta a livello "politico" e soprattutto ai massimi livelli
5- la manifestazione di quel giorno fu, nel bene e nel male, la protesta di pochi specializzandi e specialisti che avevano pochissimo peso politico, ma che si opponevano civilmente ad un arbitrio.
6- alcuni cattedratici era fermamente contrari alla manifestazione e più in generale a qualsiasi forma di protesta in merito alla approvazione della Legge e "sconsigliarono" fermamente chi era intenzionato a manifestare.
Tutto ciò solo per amore della verità...
Tanto per ricordare a tutti noi chi c'era ......................
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