Grazie al Collega Carlo Valchi (ANMA Liguria) che sta seguendo attentamente per la nostra Sezione i lavori alla Camera, vi posso aggiornare sulla discussione in merito all 'articolo 1 bis della Legge 824 (sanatoria per igienisti e medici legali).
Fortunatamente alcuni Deputati (Nigra, Labate, Battaglia) "...hanno riconosciuto che l 'attività di «medici competenti» per effettuare la sorveglianza sanitaria all 'interno degli ambienti di lavoro e di collaborare nella valutazione di
rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori (...) si tratta di attività peculiari che presuppongono un iter formativo
specifico, previsto come autonomo anche da tutte le direttive europee in materia di igiene e sicurezza del lavoro e che le altre figure previste dal decreto in oggetto nulla hanno a che fare con la medicina del lavoro, la quale prevede un corso specialistico di formazione quadriennale (...) e che perciò le altre figure prefigurerebbero un ruolo che non è loro proprio né per cultura tantomeno per formazione (...) e perciò chiedono al Governo di riconsiderare quanto previsto nel decreto-legge n. 402 (...) al fine di mantenere la necessaria coerenza della specializzazione in medicina del lavoro sia nel rispetto delle direttive comunitarie sia nel rispetto dei dispositivi di cui al decreto legislativo n. 626/1994...".
E ' un passo avanti ma ATTENZIONE NON DOBBIAMO ABBASSARE LA GUARDIA ADESSO!
Il disegno di Legge ritorna al Senato, perciò tutto può ancora accadere!
Perciò invitiamo tutti i Colleghi a concentrare da subito tutti gli sforzi sull 'INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE di Enti, Associazioni di categoria, Sindacati, ASL, Deputati e Senatori soprattutto, di qualsiasi colore, affinché sia impedita questa sanatoria vergognosa che mortifica la nostra categoria, squalificando la tutela della salute nei luoghi di lavoro.
Spiacente di deludere i colleghi, ma un breve controllo dei lavori parlamentari presso i siti della Camera e del Senato dimostrano altra cosa.
La Camera ha approvato e trasmesso al Senato (20 dicembre) il disegno di legge di conversione del "Decreto Infermieri", con modifiche (Camera n.2104) rispetto al testo già approvato dal Senato (Senato n.824) : tra queste non c 'è però quella indicata dai colleghi sul medico competente.
I due testi sono direttamente confrontabili sul sito del Senato ricercando per numero (ddl 824-B): la disposizione relativa al medico competente è indicata come "identico".
Esiste magari la remota possibilità che si tratti di un errore...
Ho avuto personalmente conferma da un parlamentare che il decreto è passato alla camera tal quale a come era stato proposto dalle commissioni del senato. Ora, per quanto ci riguarda, l 'unica possibilità è che qualche componente del governo (Min. Sirchia o altri) accolga alcune "indicazioni" messe a verbale dalla Camera sul fatto di "riconsiderare" quanto previsto da questo decreto. Dobbiamo attivarci tutti per cercare di sensibilizzare le parti interessate sottolineando in particolar modo l 'incompatibilità con le direttive europee e la mancata "giustizia distributiva" ovvero il fatto che l 'ampliamento sarebbe sì per gli igienisti e medici legali ma non per i medici del lavoro nei confronti di quelle che sono le attività peculiari (ricordiamo, ad esempio, la "blindatura" dele direzioni sanitarie da parte degli igienisti!)di queste altre due specialità.
Siamo il Coordinamento Nazionale Specialisti e Specializzandi in Medicina del Lavoro.Questo è il testo del comunicato che stiamo inviando a Parlamentari, colleghi e quanti possono essere interessati.
Coordinamento Nazionale
Specialisti in Medicina del Lavoro
Via Suor C. Donati, 139
00167 Roma
Fax 06-3012622
PREMESSO CHE:
La normativa vigente in materia di tutela della salute dei lavoratori (Decreti Legislativi 277/91, 626/94 e s.m.i.) prevede e definisce la figura del “medico competente” quale ...
medico in possesso di uno dei seguenti titoli: 1) specializzazione in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia ed igiene del lavoro o in clinica del lavoro ed altre specializzazioni individuate, ove necessario, con decreto del ministro della sanità di concerto con il ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica;
docenza o libera docenza in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia ed igiene del lavoro;
autorizzazione di cui all 'art. 55 del D.Lgs. del 15 agosto 1991, n. 277”
SI FA PRESENTE CHE:
il DDL 824 del Senato della Repubblica del 12 dicembre 2001 - conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 12/11/01 n.402 recante disposizioni urgenti in materia di personale sanitario, riporta: dopo l 'articolo 2, sono inseriti i seguenti: “art. 1 - bis (modifica al Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626) 1. All 'articolo 2, comma 1, lettera d), numero 1) del decreto legislativo 19 settembre 1994 n. 626, dopo le parole: “o in clinica del lavoro” sono inserite le seguenti: “o in igiene e medicina preventiva o in medicina legale e delle assicurazioni”
NE CONSEGUE CHE:
il suesposto disegno di legge va ad operare una non necessaria, non giustificata e, quindi, indebita, individuazione di specializzazioni alle quali applicare la definizione di “medico competente”.
Tutto ciò non è plausibile nella nostra nazione nella quale, tra le varie scuole di specializzazione, è presente, da decenni, quella specifica in Medicina del Lavoro il cui programma di studio, unico nel suo genere, svolto in quattro anni di corso è costituito dalle seguenti discipline:
Fisiologia del lavoro e ergonomia
Epidemiologia occupazionale (con particolare attenzione alla statistica medica e biometria, alla tossicologia clinica e al monitoraggio biologico);
Igiene del lavoro (con particolare attenzione all’ambiente di lavoro al monitoraggio ambientale e alle tecniche di laboratorio);
Patologia, clinica e riabilitazione delle malattie da lavoro;
Tecnologie industriali
Tossicologia professionale (con particolare attenzione alla tossicologia industriale);
Patologia, clinica e riabilitazione delle malattie da lavoro
Medicina preventiva dei lavoratori (con particolare attenzione alla prevenzione degli infortuni e delle malattie da lavoro)
Epidemiologia occupazionale
Radiobiologia e radioprotezione
Medicina d’urgenza e alla chirurgia d’urgenza
Medicina legale e delle assicurazioni.
Durante i quattro anni della scuola di specializzazione è obbligatoria la frequenza ai fini della preparazione pratica nei reparti clinici, negli ambulatori di Medicina del Lavoro e nei laboratori di Igiene del Lavoro e di Analisi tossicologica e nei luoghi di lavoro, per ottenere una adeguata preparazione professionale sulle attività clinico-diagnostiche, di tossicologia industriale, di epidemiologia occupazionale, di pronto soccorso medico e chirurgico, di attività pratiche di rilevazione e valutazione dei rischi e di sorveglianza sanitaria.
SI FA INOLTRE PRESENTE CHE LA SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA DEL LAVORO E ' RICONOSCIUTA IN AMBITO DELL 'UNIONE EUROPEA IN QUANTO PRESENTE COME TALE ANCHE IN ALTRI PAESI MEMBRI, MENTRE QUELLE IN IGIENE E MEDICINA LEGALE CONTINUANO AD ESISTERE PER ESIGENZE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE.
Nel corso di specializzazione in Medicina del Lavoro, come sopra esposto, sono presenti specifiche e peculiari discipline che non sono state acquisite dai corsi di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva od in Medicina Legale e delle Assicurazioni:
nella specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva sono impartiti insegnamenti di epidemiologia e sanità pubblica, di organizzazione dei servizi sanitari di base, di igiene e organizzazione dei servizi ospedalieri e di laboratorio;
nella specializzazione in Medicina Legale e delle Assicurazioni la specificità della scuola è quella di studio del risarcimento del danno, tanatologia e psicopatologia forense, collaborazione tecnica con l’Amministrazione della giustizia.
(vedi statuti attuali, precedenti e quelli in via di modificazione presentati al CUN per adeguamento alle direttive dell’Unione Europea)..
Inoltre il riconoscimento quali medici competenti degli specialisti in Igiene e Medicina preventiva od in Medicina Legale e delle Assicurazioni è stato già proposto alcuni anni fa, argomentando una possibile carenza di specialisti in Medicina del Lavoro. Tale proposta è stata accantonata a seguito di numerose audizioni di presidenti e rappresentanti di varie Associazioni scientifiche e professionali, di responsabili regionali e dei Sindacati, presso commissioni del Consiglio Superiore di Sanità e Commissioni parlamentari appositamente istituite. A tal proposito vale la pena citare le conclusioni dell’indagine conoscitiva espletata dall’undicesima Commissione Permanente del Senato (Lavoro, Previdenza Sociale), circa la ”adeguatezza quantitativa e qualitativa dei medici competenti ai fini della piena attuazione del D.Lgs.626/94”, comunicato alla Presidenza del Consiglio il 27/4/1999 e riportato in un corposo volume di 1034 pagine che raccoglie tutti i documenti, gli atti di indagini conoscitive per la verifica dell’applicazione del D.Lgs. 626/94 comprendenti relazioni di missioni in Finlandia, Svezia e Danimarca, di documentazioni acquisite e di audizioni tenute con istituzioni pubbliche, associazioni scientifiche e professionali, datori di lavoro e Sindacati. Dalla pagina 1027, comma 3: “In realtà, tutti i soggetti sentiti dalla commissione hanno concordato, senza esitazioni, sulla piena adeguatezza quantitativa dei medici competenti attualmente disponibili in Italia (...) concordemente, era stato rilevato che il numero dei medici competenti era già sufficiente, ma che su di esso ha inciso positivamente l 'aumento dei posti di specializzazione in medicina del lavoro, realizzato in questi ultimi anni, con effetto trascinante anche ai fini della creazione di ulteriori posti in base a convenzioni a livello regionale e locale (...) una simile conclusione chiude sostanzialmente ogni discorso relativo all 'incremento numerico dei medici competenti. Non solo, infatti, esso non sarebbe necessario né utile, ma anzi potrebbe incidere assai negativamente sui livelli qualitativi; il che è dai evitare nel modo più assoluto, come già questa commissione ha avuto occasione di rilevare anche in precedenti Documenti”.
ALLA LUCE DI QUANTO SOPRA:
AFFERMIAMO IL NOSTRO DISACCORDO E LA NOSTRA ASSOLUTA OPPOSIZIONE ALLA PROPOSTA DI MODIFICA DELL’ art. 2 C. 1 lettera d) del DLgs 626/94 e s.m.i. IN QUANTO:
1. ESISTE UNA COMPETENZA SPECIFICA PECULIARE DELLA SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA DEL LAVORO
2. LO SPECIALISTA IN MEDICINA DEL LAVORO E ' L 'UNICO IN GRADO DI GARANTIRE AL MEGLIO LA TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DEL LAVORATORE; LA CORTE SUPREMA DI GIUSTIZIA EUROPEA , ANCHE DI RECENTE HA RICHIAMATO L 'ITALIA PER IL FATTO DI NON GARANTIRE AL MEGLIO LA SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORATORE
3. LA PROPOSTA DI MODIFICA APPARE FUORI LUOGO E IMMOTIVATA IN QUANTO il D.Lgs. 626/94 e s.m.i. prevedeva
“…altre specializzazioni individuate, ove necessario, con decreto del Ministro della Sanità di concerto con il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica”
di certo il ove necessario si riferisce alla necessità, per giustificati motivi (da decidere con decreto del Ministro della Sanità di concerto con il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica) di avere un aumento numerico dei medici competenti….
Per questo motivo si richiede l’urgente intervento del Ministro della Salute On. Prof. G. Sirchia al fine di riaffermare la competenza specialistica della Medicina del Lavoro in un delicato settore quale la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Certi della sua attenzione al problema, Le inviamo distinti saluti,
Roma, 20/12/01
Coordinamento Nazionale
Specialisti in Medicina del Lavoro
Sembra che l 'articolo sia stato stralciato dalla versione definitiva proposta al senato per la definitiva approvazione. Pertanto NON E ' stato concesso agli igienisti e medici legali la possibilità di fare i medici competenti.
Questa volta però ci sono arrivati veramente vicini. Un grazie a coloro che hanno mosso le pedine giuste per impedire questo sfacelo
Purtroppo il testo rinviato al senato contiene numerose modifiche ma NON riguardo all 'Art.1-bis..... (almeno così risulta dal sito https://www.parlamento.it....)
La frittata è fatta?
Il golpe è riuscito????
In questo momento regna il caos piu ' totale e non si capisce se questo articolo esiste oppure no! Sicuramente i siti istituzionali di camera e senato contengono il decreto ancora con l 'articolo. Qualcuno ha notizie piu ' precise?
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
Ieri 21 12 2001 il decreto legge "beffa" è stato approvato dal Senato e l 'art. 1 nella sua interzza, quindi compreso 1 bis che allarga ad igienisti e legali il ruolo di MC, è diventato legge dello Stato.
Stiamo verificando la fattibilità di un ricorso alla Corte Europea.
Ogni singolo Medico Specialista in Medicina del Lavoro ha il dovere di impegnarsi a cercare eventuali possibilità per impedire che questa legge possa essere attuauta.
Coordinamento Specialisti in Medicina del Lavoro
3393151359 - 360 911739 - 3474779118 - 3474850051
Attualmente l 'unico modo per bloccare l 'applicazione di tale legge sembra essere in sede europea, appellandosi all 'ovvia incostituzionalità di tale articolo. Tutto cio ' che modifica direttive comunitarie,infatti, necessita ' di onologazione in tale sede. Io tuttavia nutro perplessità su cio ': non siamo riusciti a bloccare il tutto a casa nostra figuriamoci in sede comunitaria dove gia ' non godiamo di grandi simpatie.
Molti medici della Scuola di specializzazione in medicina del lavoro di Milano si stanno mobilitando: per contatti
lorenzo.bordini@fastwebnet.it
borchinirossana@libero.it
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
Caro Carlo, grazie della tua puntuale informazione, ma mi pare che ci sia un bel po ' di confusione sul tema del Decreto in questione.
Il decreto alla fine è passato o no?
Siamo ancora noi e i "sanati" della 277 i Medici Competenti o ci sono anche gli altri ?
( bella la nota sui medici della polizia, cioè di un ambiente di lavoro che è sempre rimasto al di fuori delle norme per la peculiarità delle proprie problematiche)
Se non sappiamo bene come stanno le cose, è un po ' dura riuscire a capire come muoversi.
Roberto
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