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Iniziative contro il Decreto-sanatoria

Questo argomento ha avuto 60 risposte ed è stato letto 4011 volte.

teresa

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  • Re: Iniziative contro il Decreto-sanatoria
  • (30/12/2001 22:09)

Sono una neospecialista di Torino, sono pienamente daccordo con i colleghi che propongono iniziative volte a suscitare clamore, come il coinvolgimento di striscia la notizia e la partecipazione al Maurizio Costanzo Show, dobbiamo però agire in fretta!!!

Suggerisco anche, se non già fatto, di contattare il giornale "Repubblica"; lo leggo spesso e non si può dire che sia una testata neutrale, per cui credo che saranno contenti di prendere la palla al balzo per screditare una iniziativa dell ' attuale governo.

raflauberto

raflauberto
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29
  • Re: Iniziative contro il Decreto-sanatoria
  • (31/12/2001 10:10)

Cari colleghi,



è in fase di organizzazione, in Piemonte, un incontro tra una delegazione di medici del lavoro piemontesi con i parlamentari eletti dalla regione Piemonte con la presenza del Presidente della Giunta Regionale On. Enzo GHIGO.



La data non è ancora decisa, ma assai verosimilmente sarà entro la prima metà di Gennaio 2002



Per comunicazioni con il gruppo di contatto piemontese utilizzare il seguente indirizzo e-mail: medlav@oirmsantanna.piemonte.it



Saluti



Dott. Riccardo FALCETTA

andreadoc

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20
  • Re: Iniziative contro il Decreto-sanatoria
  • (31/12/2001 18:10)

Come sapete la vicenda non è certo ancora terminata, la strada è lunga e tutt’altro che facile, Noi abbiamo bisogno di una mano, abbiamo cioè necessità di poter rappresentare più persone possibili nel momento in cui ci verrà richiesto (e questo ciò che speriamo) dalle autorità competenti (che strano suono che ha da oggi questa parola) come potranno venirci incontro per limitare i danni a Noi arrecati da questa modifica di legge.

Allora sapete cosa vi chiediamo? Vi chiediamo solo di iscrivervi al nostro coordinamento perché riteniamo di potervi rappresentare degnamente anzi in maniera COMPETENTE!

Grazie comunque della vostra attenzione; qui di sotto troverete un facsimile della domanda di iscrizione PER I PIU’ SOSPETTOSI RICORDO CHE L’ISCRIZIONE E ' TOTALMENTE GRATUITA.



Il sottoscritto dr. _________________ specialista \ specializzando in Medicina del Lavoro o medico Competente nato a ___________________ residente in _______________ numero tel. _________- fax.______________-cell._________________e-mail____________________ chiede di potersi iscrivere al COORDINAMENTO NAZIONALE DEGLI SPECIALISTI IN MEDICINA DEL LAVORO per l’anno 2001/2002 consapevole di non dover nulla per l’iscrizione alla vostra Associazione.

Data __________________



Si prega di inviarlo all’indirizzo e-mail andrea.doc@tiscalinet.it o andrea.sanitas@libero.it



VI RINGRAZIAMO PER LA VOSTRA COLLABORAZIONE E VI RICORDIAMO CHE IL PRIMO INCONTRO UFFICIALE LO AVREMO IL 4 GENNAIO 2002 QUINDI AFFRETTATEVI!!



ANDREA PALATIELLO alias ANDREADOC

billi

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645
  • Re: Iniziative contro il Decreto-sanatoria
  • (31/12/2001 18:12)

Penso che i nostri interlocutori cui esporre le nostre ragioni, basate non su spinte egoistiche ma su dati oggettivi di fatto ( in altre parole se avessero aumentato il numero di medici competenti sulla base di una effettiva competenza e non sulla base di ipotetiche torte da spartire, nessuno avrebbe avuto da ridire)non siano di questa terra: altro che audiometrie! Non c 'e ' peggior sordo di chi non vuol sentire. Pensate che a cavallo dei giorni di Natale ho inviato l 'email di cui sotto alla redazione della Repubblica, dell 'Espresso e di alcune televisioni locali: forse qualcuno si e ' degnato di dedicarle un trafiletto? Neanche per sogno. Si vede che la forza dei medici del lavoro e ' ben al disotto di altre (leggasi medici di famiglia, ospedalieri etc.) Tra l 'altro: interessare gli ordini provinciali per perorare la nostra causa? Qualcuno ha mai avuto a che fare con gli ordini anche solo per proporre iniziative conoscitive sulla attivita ' del medico del Lavoro? Tralascio ogni commento.

Testo inviato alle redazioni:

Spett. Redazione,



reputo corretto conferire la giusta rilevanza ad una notizia che e ' stata taciuta all 'opinione pubblica o perlomeno pubblicizzata solo per la parte che interessava. Infatti qualche giorno fa alcuni politici hanno sbandierato ai quattro venti, con note inviate a tutti gli organi di informazione, che, anche per merito loro, era stato approvato un Decreto Legge che avrebbe permesso ai laureati in biologia di fare i prelievi ematici e che avrebbe permesso di por fine alla cronica carenza di personale infermieristico: peccato che nello stesso Decreto i nostri governanti facevano in modo di affidare la tutela della salute dei lavoratori non piu’ soltanto ai Medici del Lavoro, bensi’ anche ai Medici Legali ed agli Igienisti. Il 21 dicembre 2001 infatti il Senato della Repubblica ha approvato il disegno di legge n° 824B, di iniziativa del Governo: "conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge del 12 novembre 2001 n° 402, recante disposizioni urgenti in materia di personale sanitario (infermieristico)". Da notare che il 12 novembre il D.L. prevedeva solamente disposizioni per il personale infermieristico.

Il 12 dicembre in fase di reiterazione venivano apportate subdolamente alcune modifiche tra le quali, dopo l 'art. 1 veniva inserito un articolo 1-bis: (modifica del decreto legislativo 19 settembre 1994 n° 626) - All 'art. 2, comma 1, lettera d), numero 1), del decreto legislativo 19 settembre 1994 n° 626, dopo le parole "o in clinica del lavoro" sono inserite le seguenti: "o in igiene e medicina preventiva o in medicina legale e delle assicurazioni".

L 'emendamento di cui sopra, inserendo gli specialisti in "igiene e medicina preventiva" ed in "medicina legale e delle assicurazioni", viene a modificare in termini sostanziali l 'articolo 2 del D.Lgs.626/94, comma 1 lettera d) il quale individua, almeno a tutt’oggi, per lo svolgimento dei compiti di "medico competente", esclusivamente le competenze dello Specialista in Medicina del Lavoro, come peraltro espressamente previsto dalle direttive dell 'Unione Europea. Tale emendamento è stato proditoriamente inserito, con quell’articolo "1-bis" di appena due righe, in un provvedimento di assai diversa natura, composto di due soli articoli, ed interamente dedicato a disporre misure urgenti per il grave problema della carenza di personale infermieristico. Quali i risvolti pratici di questa modifica? Essenzialmente un ampliamento del ruolo del medico competente a specializzazioni che non hanno competenze adeguate e sufficienti in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro e tutela della salute dei lavoratori! Si precisa che nella precedente legislatura la Commissione del Senatore Smuraglia, sentendo tutte le parti coinvolte, aveva riconfermato l 'esclusivo ruolo dello specialista in Medicina del Lavoro come Medico Competente, verificando anche che il numero di specialisti era sufficiente a garantire l 'attività su tutto il territorio nazionale.

La normativa vigente in materia di tutela della salute dei lavoratori (Decreti Legislativi 277/91, 626/94 e successive modificazioni) prevede e definisce la figura del "medico competente" quale ... medico in possesso di uno dei seguenti titoli: 1) specializzazione in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia ed igiene del lavoro o in clinica del lavoro ed altre specializzazioni individuate, ove necessario, con decreto del ministro della sanità di concerto con il ministro dell 'università e della ricerca scientifica e tecnologica; docenza o libera docenza in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia ed igiene del lavoro; autorizzazione di cui all 'art. 55 del D.Lgs. del 15 agosto 1991, n. 277 . Il D.Legge N.402 del 2001 va pertanto ad operare una non necessaria, non giustificata e, quindi, indebita, individuazione di specializzazioni alle quali applicare la definizione di "medico competente". Tutto ciò non è plausibile nella nostra nazione nella quale, tra le varie scuole di specializzazione, è presente, da decenni, quella specifica in Medicina del Lavoro il cui programma di studio, unico nel suo genere, svolto in quattro anni di corso è costituito dalle seguenti discipline: · Fisiologia del lavoro e ergonomia · Epidemiologia occupazionale (con particolare attenzione alla statistica medica e biometria, alla tossicologia clinica e al monitoraggio biologico) · Igiene del lavoro (con particolare attenzione all 'ambiente di lavoro al monitoraggio ambientale e alle tecniche di laboratorio) · Patologia, clinica e riabilitazione delle malattie da lavoro · Tecnologie industriali · Tossicologia professionale (con particolare attenzione alla tossicologia industriale) · Patologia, clinica e riabilitazione delle malattie da lavoro · Medicina preventiva dei lavoratori (con particolare attenzione alla prevenzione degli infortuni e delle malattie da lavoro) · Epidemiologia occupazionale · Radiobiologia e radioprotezione · Medicina d 'urgenza e alla chirurgia d 'urgenza · Medicina legale e delle assicurazioni. Durante i quattro anni della scuola di specializzazione è obbligatoria la frequenza ai fini della preparazione pratica nei reparti clinici, negli ambulatori di Medicina del Lavoro, nei laboratori di Igiene del Lavoro e di Analisi tossicologica e nei luoghi di lavoro, per ottenere una adeguata preparazione professionale sulle attività clinico-diagnostiche, di tossicologia industriale, di epidemiologia occupazionale, di pronto soccorso medico e chirurgico, di attività pratiche di rilevazione e valutazione dei rischi e di sorveglianza sanitaria.

SI FA INOLTRE PRESENTE CHE LA SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA DEL LAVORO E ' RICONOSCIUTA IN AMBITO DELL 'UNIONE EUROPEA IN QUANTO PRESENTE COME TALE ANCHE IN ALTRI PAESI MEMBRI, MENTRE QUELLE IN IGIENE E MEDICINA LEGALE CONTINUANO AD ESISTERE SOLTANTO PER ESIGENZE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ITALIANO!

Nel corso di specializzazione in Medicina del Lavoro, come sopra esposto, sono presenti specifiche e peculiari discipline che non sono state acquisite dai corsi di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva od in Medicina Legale e delle Assicurazioni: nella specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva sono impartiti insegnamenti di epidemiologia e sanità pubblica, di organizzazione dei servizi sanitari di base, di igiene e organizzazione dei servizi ospedalieri e di laboratorio mentre nella specializzazione in Medicina Legale e delle Assicurazioni la specificità della scuola è quella di studio del risarcimento del danno, tanatologia e psicopatologia forense, collaborazione tecnica con l 'Amministrazione della giustizia. (vedi statuti attuali, precedenti e quelli in via di modificazione presentati al CUN per adeguamento alle direttive dell 'Unione Europea)..

Il riconoscimento quali medici competenti degli specialisti in Igiene e Medicina preventiva od in Medicina Legale e delle Assicurazioni era stato già proposto alcuni anni fa, argomentando una possibile carenza di specialisti in Medicina del Lavoro: tale proposta è stata accantonata a seguito di numerose audizioni di presidenti e rappresentanti di varie Associazioni scientifiche e professionali, di responsabili regionali e dei Sindacati, presso commissioni del Consiglio Superiore di Sanità e Commissioni parlamentari appositamente istituite. A tal proposito vale la pena citare le conclusioni dell 'indagine conoscitiva espletata dall 'undicesima Commissione Permanente del Senato (Lavoro, Previdenza Sociale), circa la "adeguatezza quantitativa e qualitativa dei medici competenti ai fini della piena attuazione del D.Lgs.626/94", comunicato alla Presidenza del Consiglio il 27/4/1999 e riportato in un corposo volume di 1034 pagine che raccoglie tutti i documenti, gli atti di indagini conoscitive per la verifica dell 'applicazione del D.Lgs. 626/94 comprendenti relazioni di missioni in Finlandia, Svezia e Danimarca, di documentazioni acquisite e di audizioni tenute con istituzioni pubbliche, associazioni scientifiche e professionali, datori di lavoro e Sindacati. Dalla pagina 1027, comma 3: "In realtà, tutti i soggetti sentiti dalla commissione hanno concordato, senza esitazioni, sulla piena adeguatezza quantitativa dei medici competenti attualmente disponibili in Italia (...) concordemente, era stato rilevato che il numero dei medici competenti era già sufficiente, ma che su di esso ha inciso positivamente l 'aumento dei posti di specializzazione in medicina del lavoro, realizzato in questi ultimi anni, con effetto trascinante anche ai fini della creazione di ulteriori posti in base a convenzioni a livello regionale e locale (...) una simile conclusione chiude sostanzialmente ogni discorso relativo all 'incremento numerico dei medici competenti. Non solo, infatti, esso non sarebbe necessario né utile, ma anzi potrebbe incidere assai negativamente sui livelli qualitativi; il che è dai evitare nel modo più assoluto, come già questa commissione ha avuto occasione di rilevare anche in precedenti Documenti".

Da quanto sopra esposto consegue che:

1) ESISTE UNA COMPETENZA SPECIFICA PECULIARE DELLA SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA DEL LAVORO

2) LO SPECIALISTA IN MEDICINA DEL LAVORO E ' L 'UNICO IN GRADO DI GARANTIRE AL MEGLIO LA TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DEL LAVORATORE; LA CORTE SUPREMA DI GIUSTIZIA EUROPEA , ANCHE DI RECENTE HA RICHIAMATO L 'ITALIA PER IL FATTO DI NON GARANTIRE AL MEGLIO LA SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORATORE

3) LA MODIFICA APPARE FUORI LUOGO E IMMOTIVATA IN QUANTO il D.Lgs. 626/94 e succcessive modificazioni prevedeva altre specializzazioni individuate, ove necessario, con decreto del Ministro della Sanità di concerto con il Ministro dell 'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica di certo il ove necessario si riferisce alla necessità, per giustificati motivi (da decidere con decreto del Ministro della Sanità di concerto con il Ministro dell 'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica) di avere un aumento numerico dei medici competenti.

Il progetto di legge, purtroppo anche in considerazione del fatto che è stato improvviso e privo delle doverose richieste al Ministero dell 'Università ed anche agli stessi organismi interni del Ministero della Salute, ha avuto un successivo iter rapidissimo anche nella Commissione Sanità della Camera dei Deputati. Sembra quasi che da parte dei proponenti si volesse nascondere qualcosa e comunque rifiutare o evitare un democratico dibattito sull 'argomento che peraltro deve anche tenere presente alcune direttive ed orientamenti nazionali ed europei: l 'inserimento di Igienisti e Medicini Legali quali "medici competenti" per l 'applicazione del D.Lgs.626/94, che recepisce direttive comunitarie in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro, si pone in contrasto con le direttive stesse, rischiando di portare l 'Italia di nuovo davanti alla Corte Europea, in quanto detto inserimento presupporrebbe competenze specifiche (conoscenza di tecnologie, di agenti chimici, fisici, biologici, comportamentali, di valutazione dei rischi, della tossicologia occupazionale, delle patologie da lavoro o ad esso correlate, del monitoraggio biologico, dell’inserimento dei pazienti al lavoro a rischio, ecc.) che, come sopra detto, non sono state acquisite durante i corsi di specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva od in Medicina Legale e delle Assicurazioni ma soprattutto discriminerebbe i lavoratori che venissero seguiti da "medici competenti" oggettivamente non in grado di garantire una corretta applicazione della legge, e cio ' a scapito degli stessi lavoratori e a fronte delle conseguenti responsabilità dei datori di lavoro. "Il medico competente" non è soltanto colui che esercita la sorveglianza sanitaria sui singoli, ma è una delle figure principali del nuovo sistema di prevenzione: a lui competono la sorveglianza sanitaria in senso ampio, la collaborazione - nei casi previsti - alla valutazione del rischio, lo svolgimento di compiti di informazione, valutazione e accertamento, la partecipazione ad un processo di collaborazione e interazione con tutti i soggetti del sistema di sicurezza. Compiti chiaramente non scindibili, in quanto collegati ad una complessiva valutazione del rapporto di salute e di prevenzione fra lavoratori e ambienti di lavoro.



Ricordiamo in conclusione che il Comitato per la Legislazione, cui è stato sottoposto il Disegno di legge di conversione del DL n.402, in data 17/12/2001, si è espresso nei seguenti termini: "sotto il profilo della specificità e omogeneità di contenuto: siano soppressi il comma 11-bis e l’articolo 1-bis, in quanto le relative disposizioni risultano non omogenee rispetto al contenuto del decreto legge."



Ricordiamo altresi’ che il Ministero della Sanità ha assegnato uno specifico progetto di ricerca "Programmi Speciali" all ' IRCCS "Fondazione Maugeri" che vede coinvolte unità operative dell’ISPESL e che ha come obiettivi quelli di fissare:

1. i criteri per la determinazione del numero dei medici competenti necessari per soddisfare la domanda di sorveglianza sanitaria dei soggetti professionalmente esposti;

2. il livello di adeguatezza del documento di valutazione del rischio.

L 'obiettivo finale del progetto è di contribuire, anche attraverso la proposta di un sistema dinamico di gestione del documento di valutazione dei rischi, alla realizzazione di un modello uniforme di interventi per la sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro coerente con le normative UE.





N.B.: giorno 28 Dicembre a Roma ci sara ' una grande manifestazione di protesta.

franbell

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  • Re: Iniziative contro il Decreto-sanatoria
  • (02/01/2002 08:17)

ribadisco quanto espresso in un altro messaggio inviato al forum sull 'argomento igienisti-medici-legali. sarebbe opportuno l 'interessamento a livello nazionale degli ordini dei medici in quanto l 'oggetto della discussione è il non rispetto di una legge che recepisce delle direttive comunitarie relativamente all 'esercizio di una disciplina medica. si rammenta che l 'individuazione di nuove discipline che permettono l 'esercizio della professione di medico competente deve essere fatto di concerto con il Ministro della Salute,dell 'Università e della ricerca scientifica. altresì sarebbe ora che la SIMLII si proponesse come organo aggregante di tutti i medici del lavoro. ritengo non efficace la creazione di coordinamenti locali. Risulta evidente la forza politica di chi, attualmente, cerca di entrare in un mercato senza avere le competenze specifiche.

micpao

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  • Re: Iniziative contro il Decreto-sanatoria
  • (02/01/2002 19:43)

Cari colleghi, approvo l 'invito alla adesione al Coordinamento Nazionale Medici Specialisti in Medicina del Lavoro effettuato da Andreadoc. Sosteniamo tutti la presenza del Presidente alla prossima assemblea della SIMLII e l 'attività svolta presso i "palazzi romani". Iscriviamoci per essere più coesi e forti. Michele Paolucci (Medico del Lavoro)

teresa

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4
  • Re: Iniziative contro il Decreto-sanatoria
  • (03/01/2002 15:20)

Adesso che la frittata è fatta perchè non proviamo a chiedere il parere di un legale, tutti noi avremo un grosso danno economico dalla nuova legge, potremo essere risarciti??? Possiamo fare causa a qualcuno, ci dovrà pure essere la possibilità di ricorrere contro qualcosa o qualcuno, tra l ' altro i più giovani di noi non hanno neppure la possibilità di accedere ad un ' altra specialità. Perchè gli specializzandi non consegnano dellle dimissioni simboliche dalla scuola di specialità ????!!!!

andreadoc

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20
  • Re: Iniziative contro il Decreto-sanatoria
  • (03/01/2002 15:25)

ci abbiamo gia pensato e stiamo operando in tal senso oltre a una iniziativa legale contro il sen Tomassini per come ci ha appellato.



andreadoc

raflauberto

raflauberto
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29
  • Re: Iniziative contro il Decreto-sanatoria
  • (03/01/2002 16:39)

ATTENZIONE!



Se ci sono gruppi di colleghi che stanno preparando iniziative regionali, analoghe a quella piemontese, lo comunichino al portale "medicocompetente.it"



per il gruppo di contatto piemontese



Riccardo FALCETTA

bordini

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560
  • Re: Iniziative contro il Decreto-sanatoria
  • (04/01/2002 15:45)

Si sa qualcosa dell 'incontro di oggi?

"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)

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