Il VOSTRO coordinamento specialisti in medicina del lavoro vi avvisa che il giorno 11 gen 2002 si terrà una manifestazione a piazza montecitorio
vi chiediamo di essere più numerosi dell 'altra volta perchè deve essere chiaro a tutti che NOI NON MOLLIAMO!!!!!!!!!!!
AVVISATE TUTTI QUELLI CHE CONOSCETE NON PENSANDO CHE LO ABBIA FATTO QUALCUNALTRO
GRAZIE A TUTTI PER QUELLO CHE POTRETE FARE!!
ANDREA PALATIELLO
Vogliamo un emendamento che permetta a noi medici del lavoro di poter svolgere la professione dei medici legali !!!!!!!
Penso che a questo punto nell 'incertezza del diritto che regna in Italia sia nostro pieno diritto pretenderlo !
'dura lex sed lex '
Riccardo Bassi
R.Bassi
COLLEGA TI RICORDO CHE CHIUNQUE PUO ' FARE IL "MEDICO LEGALE" TI DIRO ' DI PIU ' SE CONOSCI UN GIUDICE PUOI FARE FARE ANCHE LE AUTOPSISE PER CONTO DELLA PROCURA.
FORSE SAREBBE MEGLIO AVERE I DIRITTI DEGLI IGIENISTI.
ANDREA PALATIELLO
Sono d 'accordo con il collega Palatiello, perchè al di là di competenze e incompetenze reciproche ,se cominciamo a tirare i remi in barca dando per "cosa fatta" l 'entrata degli altri specialisti è inutile sperare di vincere i ricorsi inoltrati, partecipare alle manifestazioni e/o quante altre iniziative saranno prese. Pensare da ora ad ottenere il "titolo" per le loro competenze è come pensare di aver già fallito nel volerli estromettere! c 'è ancora qualcuno che spera che LORO non verranno mai effettivamente ad invadere il nostro campo .
IN FONDO LA SPERANZA è SEMPRE L 'ULTIMA A MORIRE.
Cara Carla stai interpretando magnificamente gli ideali di noi Medici del Lavoro (specialisti, specialisti in formazione, accademici, spec della pubblica amministrazione, competenti art. 55, ect).
Non bisogna perdersi d 'animo ma continuiamo a farci sentire:
vivi, vitali e visibili soprattutto.
Grazie
Fabio Tomei
Segr.Naz. Coord. Spec. in Med.Lav.
Bisogna che in questo momento i medici del lavoro tutti e gli specializzandi in medicina del lavoro tutti concentrino le loro forze soltanto sull 'abolizione dell 'articolo 1 bis. Mirare ad altro in questo momento non serve assolutamente a nulla, solo a distrarsi e a togliere impegno all 'unico obiettivo da perseguire con il massimo dell 'ardore.
Un rispettoso saluto a tutti!
Fino al 3/1/02 il Presidente della Repubblica non aveva firmato il Decreto (www.quirinale.it).
Tuttavia non è il caso di farsi molte illusioni: il Presidente, quando non firma, lo fa essenzialmente per due motivi: mancata copertura finanziaria del provvedimento o sospetto di incostituzionalità.
Quindi, fatto salvo il caso che, per fortuna nostra, manchino i soldi per qualche provvedimento previsto dal Decreto diverso dall 'articolo 1 bis, la firma sembra scontata.
Circa le iniziative, invito i colleghi ad essere realisti e accorti.
Al di là dei giudizi sulle persone e del credo politico di ognuno, trasformare la questione in uno scontro politico maggioranza-opposizione signifca aver perso in partenza, visti i numeri in parlamento. Occorre invece convincere il maggior numero di politici(di maggioranza e opposizione)che si interessano di sanità e di lavoro, sindacati e imprenditori,che si è presa involontariamente e in buona fede una cantonata collettiva, e della necessità di porvi rimedio.
E poichè non è pensabile l 'emamazione di una legge o un decreto che "semplicemente" abroghi l 'articolo 1 bis, la strada maggiormaente percorribile resta quella del provvedimento di adeguamento alla sentenza della Corte Europea, trasformandolo in un unico "corpus" in cui vegono ridefiniti i requisiti formativi e professionali di tutti i soggetti della prevenzione previsti dal 626: RSPP, MC, RLS, addetti al SSP, Pronto Soccorso ecc.
Altre strade ,ancorché divertenti e ammesso che gliene importi a qualcuno(penso, per esempio, a Costanzo o al Gabibbo!)non porteranno ad alcunché che non sia di far irrigidire ancor più i politici della maggioranza.
Anche la via del parere legale mi sembra alquanto singolare: che senso ha chiedere un parere legale su una legge? La legge, bella o brutta che sia, è legale per definizione!
Torno all 'inizio: occcorre una sagace operazione di lopbbying verso tutti i gruppi politici. Il Coordinamento degli Specialisti, di concerto con le Società professionali, dovrebbe organizzare, nomi alla mano, il pressing dei vari parlamentari e, soprattutto, di chi sta predisponendo il testo di modifica del 626.
Saluti
Graziano Frigeri
Fino al 3/1/02 il Presidente della Repubblica non aveva firmato il Decreto (www.quirinale.it).
Tuttavia non è il caso di farsi molte illusioni: il Presidente, quando non firma, lo fa essenzialmente per due motivi: mancata copertura finanziaria del provvedimento o sospetto di incostituzionalità.
Quindi, fatto salvo il caso che, per fortuna nostra, manchino i soldi per qualche provvedimento previsto dal Decreto diverso dall 'articolo 1 bis, la firma sembra scontata.
Circa le iniziative, invito i colleghi ad essere realisti e accorti.
Al di là dei giudizi sulle persone e del credo politico di ognuno, trasformare la questione in uno scontro politico maggioranza-opposizione signifca aver perso in partenza, visti i numeri in parlamento. Occorre invece convincere il maggior numero di politici(di maggioranza e opposizione)che si interessano di sanità e di lavoro, sindacati e imprenditori,che si è presa involontariamente e in buona fede una cantonata collettiva, e della necessità di porvi rimedio.
E poichè non è pensabile l 'emamazione di una legge o un decreto che "semplicemente" abroghi l 'articolo 1 bis, la strada maggiormaente percorribile resta quella del provvedimento di adeguamento alla sentenza della Corte Europea, trasformandolo in un unico "corpus" in cui vegono ridefiniti i requisiti formativi e professionali di tutti i soggetti della prevenzione previsti dal 626: RSPP, MC, RLS, addetti al SSP, Pronto Soccorso ecc.
Altre strade ,ancorché divertenti e ammesso che gliene importi a qualcuno(penso, per esempio, a Costanzo o al Gabibbo!)non porteranno ad alcunché che non sia di far irrigidire ancor più i politici della maggioranza.
Anche la via del parere legale mi sembra alquanto singolare: che senso ha chiedere un parere legale su una legge? La legge, bella o brutta che sia, è legale per definizione!
Torno all 'inizio: occcorre una sagace operazione di lopbbying verso tutti i gruppi politici. Il Coordinamento degli Specialisti, di concerto con le Società professionali, dovrebbe organizzare, nomi alla mano, il pressing dei vari parlamentari e, soprattutto, di chi sta predisponendo il testo di modifica del 626.
Saluti
Graziano Frigeri
cari colleghi andreadoc,carla e doc,la mia era solo una 'banale considerazione e provocazione ' . Io sono con i medici del lavoro, gli specializzandi ed anche con quelli che stanno solo pensando di fare questa specializzazione !! Non mi sono certo arreso, ho interessato e fatto avere copie della documentazione a tutti i colleghi medici del lavoro che conosco e sarò a Roma l '11 Gennaio .
'supremae dignitatis semprae '
Riccardo Bassi
R.Bassi
Voglio segnalare che su Il Manifesto di oggi (pag. 10)compare un articolo di Antonio Sciotto sul "pasticcio" di dicembre 2000.
Tony Porro
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