L\'A.M.S.C.E., Associazione Medici Specialisti della Comunità Europea e Specialisti in formazione, ha ritenuto opportuno scrivere un documento sulle posizioni assunte dall\'associazione circa gli ultimi eventi legislativi che hanno interessato la professione medica, l\'iter formativo dello specializzando in generale e la disciplina della Medicina del Lavoro in particolare.
Sull\'ormai famoso art. 1 bis della L. n.1 dell\'8/1/2002 l\'A.M.S.C.E.chiarisce agli specialisti e specializzandi di Igiene e di Medicina legale che le ragioni della loro posizione non contrastano le loro aspettative, anzi le difendono; infatti questo è uno dei numerosi passi che mirano alla svalutazione del titolo di specialista e a dimostrare che uno specifico titolo vale l\'altro. Affermare che un titolo vale l\'altro equivale a dire che il titolo non vale. Con questa logica si stanno riscrivendo le tabelle A e B degli ordinamenti didattici: più son generiche, più sono de-qualificanti.
Si allega la versione integrale di tale documento, a firma del Presidente Nazionale, Dr.ssa Marilena Celano: http://www.medicocompetente.it/documenti/index.php3?id=174
L\'AMSCE ha un proprio sito ufficiale all\'indirizzo: www.amsce.it , completamente rinnovato e aggiornato, grazie alla collaborazione ed alla disponibilità del CIMEDOC (Centro Interdipartimentale di Servizi per la Metodologia della Sperimentazione e la Documentazione Biomedica) dell\'Università di Bari.
L\'Associazione non persegue fini di lucro e si propone la tutela dei diritti dei medici in corso di formazione specialistica e degli specialisti formati secondo le norme della Comunità Europea. Tale tutela è da intendersi nel senso più ampio del termine e comprende, in particolare:
l\'adeguata formazione del medico specialista;
la valorizzazione della dignità e della figura professionale dello specialista in formazione e del medico specialista;
la tutela del giusto compenso professionale del medico e la salvaguardia della sua salute.