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Convegno Nazionale a Siena sulle patologie asbesto-correlate (07 Mar 2003)

Si terrà a Siena il prossimo 21 Marzo un Convegno organizzato dalla Divisione di Medicina del Lavoro dell\'Università di Siena sugli aspetti diagnostici e medico legali delle patologie asbesto-correlate. Scopo del Convegno è quello di aggiornare medici specialisti di varie branche e tecnici della prevenzione sugli aspetti clinici e giuridici delle patologie asbesto-correlate, promuovendo la discussione tra esperti di varia estrazione circa gli indirizzi da seguire nel prossimo futuro per favorire il riconoscimento ed il corretto inquadramento di queste malattie da lavoro.Il Convegno è stato riconosciuto per l'accreditamento ai fini del Programma Nazionale per la formazione continua degli operatori della sanità (Educazione Continua in Medicina) del Ministero della Salute. Il programma: http://www.medicocompetente.it/documenti/down/213.doc .La scheda di iscrizione: http://www.medicocompetente.it/documenti/down/214.doc
PRESENTAZIONE L\'attuale diagnostica delle patologie professionali negli ex-esposti ad amianto riguarda principalmente le lesioni precoci da asbesto a carico dell\'apparato respiratorio che costituiscono oggi le manifestazioni più frequenti. La valutazione clinica e medico-legale dell\'asbestosi classica nelle forme conclamate generalmente non presenta difficoltà potendosi avvalere della classificazione I.L.O./B.I.T. La diagnosi dell\'asbestosi iniziale (early asbestosis) è invece assai meno standardizzata e deve esser posta tenendo conto delle notizie anamnestiche, delle risultanze degli esami radiologici, dei dati clinici e di funzionalità respiratoria, nonché dei dati disponibili riguardanti l\'esposizione pregressa. La radiografia fornisce infatti risultati estremamente importanti, ma non decisivi per quanto riguarda la diagnosi perché le informazioni che si rilevano non sono specifiche delle patologie asbesto-correlate attualmente osservabili. Le stesse placche pleuriche non sono patognomoniche di esposizione ad asbesto perché presenti con una certa frequenza anche nella popolazione generale. La diagnosi specialistica non può quindi prescindere dall\'esame clinico e funzionale del paziente e dalla caratterizzazione dell\'esposizione per via anamnestica e per mezzo di indicatori quali corpuscoli e fibre di asbesto nel liquido di BAL o nell\'escreato. D\'altra parte l\'interpretazione medico-legale in ambito previdenziale e penale dei quadri patologici subclinici deve tener conto della limitatezza delle lesioni anatomiche dell\'apparato respiratorio non in grado di causare ripercussioni funzionali. Accanto a queste problematiche si aggiungono quelle legate alla diagnosi di cancro polmonare professionale negli ex-esposti ad asbesto. Se tale diagnosi appare comunemente accettata in caso di concomitante asbestosi, è invece discussa la possibilità di porla anche quando, in assenza di altre patologie asbesto-correlate, l\'esposizione è comprovata dalla presenza di alte concentrazioni di corpuscoli e fibre di asbesto nel tessuto polmonare. In definitiva la sostanziale specificità dell\'attuale patologia da asbesto obbliga il medico del lavoro ed il medico legale a fondare la loro valutazione non sulla presunzione del rischio come avveniva in passato, ma sulla dimostrazione di una reale esposizione pregressa. Le difficoltà che si incontrano in tale procedimento spesso scoraggiano la diagnosi di queste malattie professionali che risultano così ampiamente sottostimate. Scopo del Convegno è quello di aggiornare medici specialisti di varie branche e tecnici della prevenzione sugli aspetti clinici e giuridici delle patologie asbesto-correlate, promuovendo la discussione tra esperti di varia estrazione circa gli indirizzi da seguire nel prossimo futuro per favorire il riconoscimento ed il corretto inquadramento di queste malattie da lavoro.

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