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Taranto - Riconosciuti dall\'Inail casi di mobbing all\'Ilva (20 Set 2003)

L\'Inail ha riconosciuto una rendita vitalizia ad alcuni dei sette dipendenti confinati dal management del siderurgico nella palazzina \"Laf\" perché ritenuti troppo \"sindacalizzati\" (testo dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 20 settembre 2003)
TARANTO - Sette ex dipendenti dell'Ilva che negli anni scorsi erano stati "confinati" nella palazzina Laf del Siderurgico di Taranto hanno ottenuto dall'Inail il riconoscimento della malattia professionale da "mobbing": alcuni di loro - si tratterebbe dei primi casi in Italia - beneficeranno di una rendita vitalizia in relazione all'invalidità accertata. L'istruttoria era stata avviata, su richiesta degli operai interessati, dagli uffici dell'Inail di Taranto: la direzione generale dello stesso istituto ha approvato la concessione del beneficio sulla base della legge che riconosce il "danno biologico". Nella documentazione presentata dai lavoratori c'era tra l'altro - a quanto si è saputo - una relazione elaborata dalla psichiatra Marisa Lieti, del Centro di prevenzione per le malattie da lavoro e il disadattamento lavorativo della Ausl Taranto 1, unica struttura del genere nell'Italia meridionale. Non tutti i sette lavoratori percepiranno la rendita dall'Inail in quanto questa scatta da una soglia che fino al luglio del 2000 era del 10 per cento di invalidità e che una legge successiva ha abbassato al 6 per cento. Una parte dei lavoratori interessati ha presentato domanda all'Inail quando ancora erano in vigore le vecchie norme. La vicenda della palazzina Laf aveva avuto risvolti giudiziari a cominciare dagli anni 1996 e 1997. Il 6 novembre del '98 la palazzina era stata sequestrata dalla Procura. Nella struttura erano stati inseriti, ma senza alcuna mansione da svolgere, circa 60 lavoratori fra i più sindacalizzati, almeno secondo l'accusa sostenuta dalla Procura: il processo di primo grado si è poi concluso con la condanna di alcuni dirigenti dell'Ilva. La condizione di frustrazione all'interno della palazzina Laf - secondo il Centro di prevenzione per le malattie da lavoro di Taranto - aveva spinto alcuni dipendenti "confinati" persino a tentare il suicidio. Quelli della palazzina Laf dell'Ilva non sono i soli casi di lavoratori che hanno chiesto all'Inail il riconoscimento della malattia professionale da "mobbing" per ottenere poi una rendita vitalizia. La direzione provinciale dell'Inail di Taranto sottolinea infatti che sono all'esame richieste analoghe provenienti da dipendenti di altre aziende, soprattutto private.

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