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PRESENTAZIONE Nel corso dell'8° Congresso Nazionale di Medicina del Lavoro, inaugurato a Napoli il 10 ottobre 1929, venne fondata la Società Italiana di Medicina del Lavoro, evento che rafforzò il prestigio e le tradizioni della nostra disciplina. Luigi Devoto, Luigi Ferrannini e Nicolò Castellino ebbero il compito di redigere lo Statuto della Società. A distanza di 75 anni, il 67° Congresso vuole celebrare quest'anniversario ed essere nel contempo un'occasione di riflessione sullo stato attuale e sulle prospettive future di alcuni importanti aspetti della Medicina del Lavoro oggi più che mai in rapida evoluzione. L'inizio del Terzo Millennio sta assistendo infatti ad un rapido e continuo cambiamento del mercato del lavoro e delle professioni, nonché alla comparsa di diversi e nuovi rischi che gli strumenti tradizionali scientifici, professionali ed etici della Medicina del Lavoro e dell'Igiene Industriale non sempre sono in grado di affrontare in modo soddisfacente. La rapidissima evoluzione delle scienze di base e di quelle mediche fornisce nuovi strumenti d'indagine estremamente sensibili e specifici le cui possibili applicazioni in Medicina del Lavoro sono peraltro largamente inesplorate. Particolarmente complesse sono le implicazioni etiche e deontologiche connesse con l'uso di tali strumenti e l'interpretazione dei dati ottenuti, in particolare per quanto attiene alla valutazione della suscettibilità individuale. Basti pensare alle potenzialità delle nuove tecniche di biologia ed epidemiologia molecolare, di fenotipizzazione metabolica, di tossico/farmacogenetica o di determinazione degli addotti a concentrazioni fentomolari. Si rende oggi più che mai necessario, sia per il medico del lavoro competente che per le altre figure professionali che operano nella Medicina del Lavoro, un aggiornamento continuo degli strumenti culturali necessari a garantire una corretta valutazione e un'efficace gestione dei nuovi rischi occupazionali, oltre che di quelli tradizionali. Per tutti questi motivi il Congresso vuole essere un'occasione di discussione non solo all'interno della SIMLII stessa, ma in tutta la comunità scientifica e professionale coinvolta nella tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Riteniamo infatti che le iniziative interdisciplinari possano contribuire significativamente a raggiungere l'obiettivo comune: una più efficace protezione della salute e della sicurezza di tutti i lavoratori, senza distinzione alcuna. Nicola Sannolo Maurizio Manno