Oggi - mercoledì 27 Giugno 2007 - dal Senato della Repubblica è giunta una prima risposta alla tragedia delle morti sul lavoro: con 155 voti a favore, nessun contrario e nessun astenuto, l'Aula ha infatti approvato il disegno di legge recante "Delega al Governo per l'emanazione di un testo unico per il riassetto e la riforma della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro" (DdL n. 1507). L'opposizione non ha partecipato al voto. Il testo, modificato nel corso della discussione, passa ora all'esame della Camera dei deputati.
Il http://www.medicocompetente.it/documenti/cat/3/Aspetti-generali.htm">disegno di legge approvato contiene un insieme di disposizioni immediatamente precettive, proprio in considerazione del carattere di urgenza e drammaticità del problema. I dati INAIL relativi al 2006 sono, a tale proposito, estremamente eloquenti: 1.302 morti sul lavoro e un totale di 927.998 infortuni. E si tratta di dati - vale la pena ricordarlo - che non comprendono la grande area del lavoro clandestino e irregolare.
Il testo, tra l'altro, estende l'applicazione delle norme per la sicurezza sul lavoro "a tutti i lavoratori e lavoratrici, autonomi e subordinati, nonché ai soggetti ad essi equiparati". Il Governo dovrà procedere alla razionalizzazione dell'apparato sanzionatorio, amministrativo e penale entro 9 mesi.
Viene riconosciuta alle organizzazioni sindacali e alle associazioni dei familiari delle vittime la possibilità di esercitare i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa per la violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni.
È previsto il "finanziamento degli investimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro delle piccole, medie e micro imprese, i cui oneri siano sostenuti dall'INAIL".
Per gli appalti pubblici, si prevede di modificare il sistema di assegnazione al massimo ribasso, "al fine di garantire che l'assegnazione non determini la diminuzione del livello di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori". E tra le norme che entreranno immediatamente in vigore c'è anche quella per cui in tutti gli appalti pubblici, "nei contratti di somministrazione, di appalto e di subappalto", "devono essere specificamente indicati i costi relativi alla sicurezza del lavoro". A tali dati potranno accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori e le organizzazioni sindacali.
Con l'ultimo articolo, il Ministero del lavoro è autorizzato ad assumere i candidati risultati idonei all'ultimo concorso per ispettori del lavoro, per un numero massimo complessivo di 300 unità.
Fonte della notizia: http://www.senato.it/notizie/index.htm
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