Sono pervenute notizie di inziative dell\'Associazione Universitaria Italiana di Medicina del Lavoro in accordo con la SIMLII contro l\'articolo del decreto sugli Infermieri che estende agli igienisti ed ai medici legali i requisiti per operare come Medici Competenti.
In occasione di questa fase di emergenza si stanno moltiplicando le iniziative delle Organizzazioni scientifiche e di categoria dei Medici del Lavoro in difesa della disciplina nel quadro delle Direttive della Comunità Europea.
Lettere ai giornali, contatti con singoli parlamentari e con i gruppi sono solo alcune delle iniziative intraprese.
Fra le prese di posizione si segnalano quelle della A.U.M.L., di concerto con la S.I.M.L.I.I.
Anche alcune associazioni (come il Coordinamento Nazionale Specialisti in Medicina del Lavoro e l\'Associazione Specializzandi Medicina del Lavoro) hanno preso iniziative sul tentato -golpe-.
Si cita la parte conclusiva della lettera inviata alla Repubblica dal Prof. Maurizio Manno, Segretario dell\'Associazione Universitaria di Medicina del Lavoro \"B.Ramazzini\":
\"Ma l\'aspetto forse più preoccupante di questa vicenda è il totale disinteresse mostrato per i più elementari diritti dei cittadini utenti, in questo caso i lavoratori, (diritti sanciti dall\'OMS e dal Codice Etico dell\'I.C.O.H.) di avere un\'assistenza sanitaria competente e qualificata. Che competenza hanno i colleghi igienisti e medici legali di monitoraggio biologico, tossicologia industriale, fisiopatologia respiratoria, allergologia professionale e delle numerose altre sottodiscipline che costituiscono i fondamenti della medicina del lavoro, senza i quali e impensabile svolgere l\'attività di Medico Competente? Ci auguriamo fermamente che alla Camera l\'errore venga corretto e si ricostituisca lo spirito di collaborazione accademica che non può che basarsi sul rispetto delle specifiche competenze didattiche, scientifiche e professionali\".