Ecco che cominciano ad arrivare richiesta circa i nominativi di lavoratori con particolari fragilità..... Ma se si usano cartelle cartacee depositate in azienda, come si fa? Con la privacy coma la mettiamo?
Io avevo già mandato in precedenza circolare relativa al fatto che chi aveva una serie di patologie che potevano causare ipersuscettibilità avrebbero potuto rivolgersi al curante o allo specialista di riferimento per valutare isolamento volontario. Quindi spero che al lavoro non ce ne siamo più.
Nel frattempo mando una circolare in cui sollecito visita, per formulare una temp non ido.
Rcorda il 16/03/2020 09:18 ha scritto:
Ecco che cominciano ad arrivare richiesta circa i nominativi di lavoratori con particolari fragilità..... Ma se si usano cartelle cartacee depositate in azienda, come si fa? Con la privacy coma la mettiamo?
Io avevo già mandato in precedenza circolare relativa al fatto che chi aveva una serie di patologie che potevano causare ipersuscettibilità avrebbero potuto rivolgersi al curante o allo specialista di riferimento per valutare isolamento volontario. Quindi spero che al lavoro non ce ne siamo più.
Nel frattempo mando una circolare in cui sollecito visita, per formulare una temp non ido.
Sono d'accordo. L'unico modo è che le aziende mandino comunicazione ai lavoratori, invitandoli a richiedere visita. Indipendentemente dalla tipologia di cartella utilizzata e dagli aspetti legati alla privacy (comunque fondamentali), non possiamo sapere, ad esempio, se ci siano lavoratori che hanno sviluppato patologie nel periodo intercorso dalla precedente visita.
lanfraz il 16/03/2020 12:02 ha scritto:
Sono d'accordo. L'unico modo è che le aziende mandino comunicazione ai lavoratori, invitandoli a richiedere visita. Indipendentemente dalla tipologia di cartella utilizzata e dagli aspetti legati alla privacy (comunque fondamentali), non possiamo sapere, ad esempio, se ci siano lavoratori che hanno sviluppato patologie nel periodo intercorso dalla precedente visita.
Credo non sia necessario sottopore a visita i lavoratori solo per questo.
Io mi sto facendo mandare i nominativi e i recapiti telefonici dei lavoratori interessati e verifico nelle rispettive cartelle sanitarie quale sia il problema o richiedo che mi inviino per posta elettronica l'eventuale documentazione sanitaria.
In ogni caso, forse è veramente arrivato il momento di passare alle maniere forti, nel senso di una azione congiunta di tutti i medici competenti sul territorio nazionale consistente in un rifiuto di effettuare le visite a qualunque titolo, per motivi di sicurezza legati alla totale assenza di DPI efficaci e condizioni ambientali idonee per la prevenzione del contagio, in modo da dare un segnale forte al governo perché finalmente si accorga di noi è delle condizioni in cui ci ha ridotto a lavorare.
milvio.piras il 16/03/2020 12:31 ha scritto:
Credo non sia necessario sottopore a visita i lavoratori solo per questo.
Io mi sto facendo mandare i nominativi e i recapiti telefonici dei lavoratori interessati e verifico nelle rispettive cartelle sanitarie quale sia il problema o richiedo che mi inviino per posta elettronica l'eventuale documentazione sanitaria.
Certo, è una strada percorribile, dato che siamo tutti in situazione di emergenza, fermo restando che un vero e proprio giudizio di non idoneità temporanea dovrebbe comunque conseguire a una visita (il lavoratore poi rimane a casa in malattia, in ferie, non retribuito..?)
Sono d'accordo
Aggiornamento.
Poco fa ATS Milano ha inviato una nota in cui si specifica che i lavoratori devono essere informati che possono contattare il MC qualora ritengano di rientrare tra i soggetti suscettibili. Il MC valuta, eventualmente anche con il MMG, e poi decide con l'azienda le misure da adottare. Qualora venga modificato il giudizio di idoneità (a seguito di visita, presumo), ddl e lavoratore hanno facoltà di ricorso avverso il giudizio.
E.C. ATS Monza e Brianza, non ATS Milano.
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