docantonio il 05/05/2008 06:54 ha scritto:
e tu pensi che sia possibile diagnosticare l'uso abituale ?
allora io ho sentito un legale che si occupa di diritto del lavoro. supponiamo che da uno screening esca positivo all'uso di una sostanza "x". in base alla nuova normativa il soggetto dovrebbe fatto Non idoneo e allontanato dalla mansione fino a recupero avvenuto. Supponiamo sempre che la ditta non abbia possibilità di reinquadrarlo e lo licenzi. E' sufficiente un ricorso al Giudice del lavoro non essendo ancora stabilite le modalità operative univoche a livello nazionale.
io ritengo che la positività allo screening determini l'obbligo di una inidoneità temporanea di breve durata cioè sino all'accertamento di secondo livello eseguito dal sert o da una struttura pubblica appunto che escluda la dipendenza da sostanze psicotrope.
lo screening serve a filtrare l'accesso al sert inviando solo i positivi insieme a quei casi che la clinica e l'anamnesi ci suggeriscano di valutare in modo più approfondito
francbevi il 06/05/2008 08:27 ha scritto:
io ritengo che la positività allo screening determini l'obbligo di una inidoneità temporanea di breve durata cioè sino all'accertamento di secondo livello eseguito dal sert o da una struttura pubblica appunto che escluda la dipendenza da sostanze psicotrope.
lo screening serve a filtrare l'accesso al sert inviando solo i positivi insieme a quei casi che la clinica e l'anamnesi ci suggeriscano di valutare in modo più approfondito
francbevi il 06/05/2008 08:27 ha scritto:
io ritengo che la positività allo screening determini l'obbligo di una inidoneità temporanea di breve durata cioè sino all'accertamento di secondo livello eseguito dal sert o da una struttura pubblica appunto che escluda la dipendenza da sostanze psicotrope.
lo screening serve a filtrare l'accesso al sert inviando solo i positivi insieme a quei casi che la clinica e l'anamnesi ci suggeriscano di valutare in modo più approfondito
Penso che sia sicuramente così
Allora, visto che non si sa come fare ho iniziato a fare firmare un consenso informato del tipo ".. potrà essere sottoposto ad esami ematochimici atti ad escludere ecc ecc...appreso ciò esprimo (o non esprimo, consapevole che potrò essere rimosso dalla mansione). In tal modo dovrei soddisfare il garante della privacy
Poi lo faccio avvertire, come dovuto, quando dovrà essere sottoposto agli esami. Se si presenta 'mbriaco o fatto è proprio da psichiatria.
Adesso mi sorge un dubbio: letto e riletto, non trovo, nel testo, l'obbligo circa i lavori in altezza. Eppure mi sembrava di averlo visto! Io l'ho fatto firmare anche agli edili. Boh.
Il 23 maggio a Parma verrà presentato il percorso transitorio per l’accertamento di assenza di tossicodipendenza nei lavoratori, elaborato da un gruppo di lavoro misto (medici SPSAL, SERT e medici competenti) in applicazione dell’art. 13 dell’Intesa Stato-Regioni del 30 ottobre 2007.
Programma: http://www.medicocompetente.it/ev...anza-sanitaria-dei-lavoratori.htm
Franco Roscelli
per ora in assenza delle linee guida gli spisal da me interpellati hanno detto di non fare nulla , soprattutto per ragioni medico legali ...... e di non utilizzare laboratori privati
io attendo sereno ... ma non troppo
docantonio il 14/05/2008 07:15 ha scritto:
per ora in assenza delle linee guida gli spisal da me interpellati hanno detto di non fare nulla , soprattutto per ragioni medico legali ...... e di non utilizzare laboratori privati
io attendo sereno ... ma non troppo
Gli spisal non sono quelli che denunciano con solerzia, quando non viene rispettata la legge? Se un carrellista ubriaco mette sotto uno o se un edile strafatto si butta dal tetto, siamo certi che ti graziano perché la legge non è poi così tanto legge?
Il problema è relativo.
Per gli alcolici, date le valutazioni sull'uso dei "marcatori ematici" di abuso emerse anche in questo forum, resta il discorso sull'etilometro con tutti i suoi problemi pratici.
Per gli stupefacenti finchè non si sa come si deve procedere (e personalmente non l'ho ancora capito) non si può fare nulla, per non il fare delle cose sulle quali sì che siamo censurabili.
Se mai, si potrebbe chiedere ai rispettivi ispettori ASL come comportarsi, e vedere cosa ci rispondono.
Questo dovremmo evitare di farlo come singoli, e forse sarebbe meglio che venisse dall'ASL una indicazione ("nelle more della regolamentazione fate così e cosà").
Dopo di che voglio vedere se ti sanzionano.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
docantonio il 14/05/2008 07:15 ha scritto:
per ora in assenza delle linee guida gli spisal da me interpellati hanno detto di non fare nulla , soprattutto per ragioni medico legali ...... e di non utilizzare laboratori privati
io attendo sereno ... ma non troppo
Oh, che pacchia...
Non per essere spocchiosetta come spesso, ma sono mesi che lo vado cianciando.
E sono mesi che ci sono un bel po' di lab che invece li fanno, eccome! E si fanno anche pagare, ma hanno l'accortezza (saputa fresca la sett scorsa)di non fare referto, di "dirlo in un orecchio" al medico, e quindi il pagamento è anche "a nero". Così non sono perseguibili perchè nulla è provabile.
A tutti costoro, COMPLIMENTI PER LA CORRETTEZZA PROFESSIONALE, SOCIALE E FISCALE!
Ah, la certezza del diritto... che sogno svanito!
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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