Mi dispiace vedere che ci comportiamo come i polli di Renzo: stiamo sprecando energie per beccarci tra di noi mentre ci stanno portando in cucina! Vediamo di accantonare gli screzi e di remare tutti nella stessa direzione. Credo che un coordinamento non debba e non possa essere in concorrenza con ciò che già esiste e che è nato in periodi meno tragici degli attuali: sembriamo l'Alitalia... Qui non è questione di colore politico o credo religioso: certe sanzioni su regole inapplicabili colpiranno tutti quanti e non credo che dovremo aspettare molto. Chiunque riesca a fare qualcosa per smuovere le acque, secondo me, è il benvenuto. Attualmente la politica è impegnata a risolvere i problemi "giustizia", "federalismo", "Alitalia", crisi economica mondiale, caro petrolio. Se non riusciremo a renderci visibili, a nessuno importerà nulla di poche migliaia di voti di Medici Competenti ed Addetti ai lavori. Esorto tutti quanti a deporre le "armi" ed a comportarsi come il momento particolare pretende. Non credo che nessuno voglia approfittare di queste circostanze per motivi personali: ho imparato a conoscervi su questo sito e non conosco nessuno di persona, ma l'idea che mi sono fatto è di un gruppo di persone serie, che crede nella propria professione e che ne discute i problemi. Facciamo in modo che tutto continui così anche tra queste difficoltà che inevitabilmente ci rende nervosi.
Cari amici mi premeva fare alcune considerazioni in merito alla presente discussione..COMECO etc..:
In primo luogo ritengo sia lodevole l'iniziativa di chiunque si impegni a favore della medicina del lavoro pertanto un grazie a G. Campurra, Cannas e altri è doveroso.
Al contempo è da condividere la posizione della redazione che è garante, sul sito dove scriviamo medicocompetente, della pluralità delle posizioni operando da sempre con correttezza e trasparenza. E' vero altresì che allo stato l'unica forte e ufficiale rappresentanza c/o le istituzioni è rappresentata dalla SIMLII oltre eventuali inziziative lodevole e conunque fondamentali di singoli o gruppi.
Per quanto sopra dico, in gergo militaristico, di stringere i ranghi tra tutti e tutto ciò che possa essere incluso nel macro ambito medicina del lavoro. Per quanto riguarda la SIMLII invece, e la redazione può farsi portavoce anche se la visibilità del sito già lo consente, ha il dovere di rappresentarci e se non saprà recepire o proporre nelle opportune modalità tutte le nostre istanze o se non saprà essere incisiva presso le istituzioni..beh..allora ne prenderemo atto. Vi chiedo infine di essere tutti più uniti che mai e a Palermo o in altre occasioni faremo domande, porremmo quesiti, chiedermo risultati, proporremo soluzioni con atteggiamento costruttivo e staremo a vedere..
Un saluto all'amico Cannas con il quale nel 2002 fondammo l'AISMEL (associazione specializzandi medicina del lavoro) che ha avuto un ottimo seguito, ha rappresentato una miccia fondamentale infatti nel tempo si è delineata un'associazione nazionale che rappresenta tutti gli specializzandi di tutte le discipline con risultati evidenti. Con questo ci tenevo sottolineare che l'enusiasmo e l'impegno non vanno mai spenti o soppressi anzi valorizzati nel modo giusto. Un saluto a tutti..dimenticavo..: con la redazione stiamo organizzando un evento ludico-professionale di 3gg (un week) in Toscana..che ne pensate?
Carlitos
Ama l'amore ma non amare la donna o cadrai sotto il suo possesso
Anche a me pare assurdo comportarci come i polli di Renzo,anche perchè non ce n'è bisogno.Sermed dice che "un coordinamento non debba e non può essere in concorrenza con ciò che già esiste " e infatti non lo è. Semplicemente SIMLII e CONAMECO fanno COSE DIVERSE , e nulla vieta per ciascuno di noi di aderire a entrambe. L'abbiamo detto mille volte :la SIMLII è società scientifica e il CONAMECO nasce per essere (diciamolo!)SINDACATO. Carlitos (non so il tuo nome) dice "la SIMLII..ha il dovere di rappresentarci e se non saprà recepire o proporre nelle opportune modalità tutte le nostre istanze e se non saprà essere incisiva presso le istituzioni...beh..allora ne prenderemo atto " Ma NE ABBIAMO GIà PRESO ATTO !E' già successo, cosa dobbiamo ancora aspettarci? Allora, tutti diciamo bisogna fare qualcosa di diverso, il momento è grave ed è ADESSO, ci siamo dentro fino al collo.Però siamo quelli di "armiamoci e partite"... Dunque un gruppo benemerito di colleghi si è preso il mal di pancia, in pieno periodo di ferie, di attivarsi concretamente e di porre le basi per quel famoso QUALCOSA; ha lavorato per tutti, e se ha tenuto un iniziale riserbo è stato ( da persone serie) per verificarne preventivamente la fattibilità.Per cui ora a tutti noialtri eventualmente interessati non resta che aderire, perchè ovviamente i numeri conteranno. E francamente, peggio di così .. ( e,Sermed, mi pare che NON sembriamo Alitalia : i loro sindacati, pur nel baratro, otterranno quello che vogliono..)
Saluti a tutti
"Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano niente"
Edmund Burke (1729-97)
CONAMECO il 23/09/2008 03:44 ha scritto:
Cara Redazione (o caro Alfonso?),
rientro dopo quindici giorni di meritate ferie, durante le quali vi ho potuto seguire poco perché in Corsica i collegamenti erano penosi.
Cosa trovo? Liti, persone offese perché qualcuno si è mosso autonomamente e così via ..... Capisco che viste le cattive decisioni dei nostri politici (TUTTI!!!) si sia tutti un po' nervosi, ma cerchiamo di essere ragionevoli.
Allora tu affermi:
Non siamo assolutamente un gruppo di eletti, bensì soltanto dei medici competenti che, durante l'estate, hanno cercato di mettere su qualcosa che potesse essere un baluardo di difesa contro tante vessazioni dell'81 e successivi decretini. Siamo soltanto dei mc che hanno cominciato a muoversi pubblicamente, grazie al sito che ci ospita, senza fare misteri. Dell'incontro con "un certo Onorevole Gramazio" (Senatore, vicepresidente della Commissione Permanente "Igiene Sanità") non abbiamo fatto mistero con nessuno; i nostri intenti e delle nostre richieste sono sempre stati resi pubblici (sempre grazie al vostro sito) e abbiamo ottenuto anche più di 80 firme pubbliche che, considerando l'abituale ritrosia di molti colleghi che leggono ma non partecipano, mi sembra un numero notevole. E questo fatto ha rappresentato per noi una coerente presa di responsabilità nei confronti di chi ci ha dato fiducia.Ti assicuro che dopo la "discesa in campo" (chi mi ricorda?) di Co.Na.Me.Co. stanno aumentando.
Ci dici che ci siamo mossi in "gran segreto": non era nessun segreto: abbiamo solo lavorato, ci siamo incontrati, scambiati innumerevole mail, dedicando tanto del nostro poco tempo libero, per cercare di organizzare qualcosa da proporre ai colleghi. Volevamo vedere se eravamo in grado di gettare almeno le fondamenta di questo Coordinamento che deve rappresentare TUTTI i mc senza distinzioni di tipo di incarico, di anzianità o colore politico (tra noi il colore è quello di una luce bianca che attraversa un prisma di vetro, anzi il contrario: una miriade di colori che ne forma uno solo). Non era un segreto, è stata solo la volontà di lavorare prima di strombazzare ai quattro venti futili iniziative. Sarà il tempo a dirci se abbiamo sbagliato, se la nostra sarà stata un'inutile battaglia contro i mulini a vento.
Le "urla e strepiti contro la SIMLII" non erano per coprire alcun segreto, anzi leggendo i vari interventi sui vari thread ho potuto notare che la maggioranza delle urla e strepiti non venivano da noi.
Siamo in tanti a prendercela con la SIMLII? Io ne sono socio e ne sono orgoglioso perché la ritengo una splendida Società "SCIENTIFICA"; anzi sai bene quanto sia felice dell'ottimo rapporto creatosi con l'AIRM (Società SCIENTIFICA di cui sono ancor più orgoglioso di essere consigliere).
Però parliamo di Società Scientifiche che Scienza devono fornire, non sono e non possono essere sindacati. Un sindacato (o Coordinamento che dir si voglia) deve fare altre cose più terra-terra, quali ad esempio difendere la dignità lavorativa dei mc!
Il D.Lgs. 81/2008 rappresenta certamente un valido impegno di unificare tante norme, ma sappiamo tutti come è stato fatto: grande fretta pre-elettorale, operazioni di copia/incolla affrettate, errori anche gravi sotto l'aspetto scientifico (ricordate per la radiazione ottica il "quadratino"m? Ciò voleva dire che qualche genio aveva messo una mu, immaginando che la r.o. si misurasse in micrometri e non in nanometri: un "piccolo" errore di un fattore 1.000). Inoltre una certa parte politica si è divertita a moltiplicare le sanzioni, facendo salvi ovviamente RSPP e RLS!
Ho letto il Documento "OSSERVAZIONI DELLA SIMLII SUL DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81" e le osservazioni sono purtroppo tante. Non dico che molte delle affermazioni del documento non siano condivisibili, ma tante omissioni non lo sono dai più.
Ad esempio non è mai stata criticata la mancanza in molti articoli della diretta responsabilità del ddl per la convocazione a visita dei lavoratori e per tutte quelle altre possibili omissioni che spesso sono state sanzionate al mc e non al ddl!
Andava richiesta l'abolizione assoluta degli obblighi connessi al 3B!
Andava richiesta una diversa "modulazione" della Cartella Sanitaria: è ridicolo che si debba usare la stessa cartella per lavoratore esposto a rischio chimico NON BASSO e NON IRRILEVANTE e un altro addetto esclusivamente a VDT.
Per me più grave di tutte è quella "parolina" che sta nell'art. 39, c. 2, lett. a): "o collaboratore". La struttura esterna pubblica o privata dovrebbe essere costretta ad avere solo mc dipendenti. La struttura privata (leggi "società di servizi") dovrebbe essere iscritta ad un albo o, comunque, rendere pubblici i contratti con i mc dipendenti. La struttura pubblica dovrebbe altrettanto rendere pubblici i contratti con i mc dipendenti. Riusciremmo così ad evitare quelle "anomalie" che tutti conosciamo, tipo mc mandati allo sbaraglio per pochi euro; medici non competenti mandati nalle fabbriche a fare le visite, tanto c'è il boss che poi firma; specializzandi mandati a fare i mc, tanto c'è il barone che firma; e così via.
E poi tante altre cose che puoi leggere nel Manifesto Co.Na.Me.Co. non certo segreto.
"il modo con cui hanno fatto nascere la cosa" non ti rispondo, sottolineo, e mi dispiace, il modo offensivo che usi nella frase (al pari del "vergognoso" nei confronti di Aristide).
Non abbiamo assolutamente intenzione che medicocompetente.it diventi il nostro megafono, non abbiamo assolutamente intenzione di invadervi e non usufruiremo della vostra "tolleranza" o "intolleranza"!
Certo se non disturbiamo, metteremo dei semplici avvisi delle nostre attività, invitando gli interessati sul nostro sito.
Anzi, a questo proposito comunico che ho provveduto oggi a registrare il dominio https://www.conameco.it, inviando anche all'Istituto di Informatica e Telematica del CNR la regolare LAR (Lettera di Assunzione di Responsabilità).
Il sito sarà visibile a breve (tempi di registrazione) e toglieremo il disturbo. Comunque chi è interessato può al momento collegarsi a http://conameco.20six.co.uk/
Peccato per questo modo di agire!
Spero comunque di potere in futuro partecipare ad altre discussioni "non sindacali".
Cordialmente, Gabriele Campurra, Presidente Co.Na.Me.Co.
PS: ma perché la SIMLII si agita tanto contro di noi scalcagnati?
Io condivido lo spirito e lo scopo dell'iniziativa. Mi permetto però di non essere d'accordo sull'apetto della necessità che la struttura pubblica abbia solo medici dipendenti. A me sembra una inutile ingessatura (soprattutto per le strutture pubbliche costrette ad assumere a vita e per gli stessi medici competenti la cui attività professionale resterebbe confinata alla struttura da cui dipendono).
L'importante è che il rapporto professionale (dipendenza o collaborazione) sia formalizzato con regolare contratto tra struttura pubblica o privata e medico competente. Il resto è la responsabilità dei medici (specializzandi o non competenti) che sanno di svolgere un'attività impropriamente e che rispondono penalmente di quello che fanno.
[cite]CONAMECO il 23/09/2008 03:44 ha scritto:
Per me più grave di tutte è quella "parolina" che sta nell'art. 39, c. 2, lett. a): "o collaboratore". La struttura esterna pubblica o privata dovrebbe essere costretta ad avere solo mc dipendenti. La struttura privata (leggi "società di servizi") dovrebbe essere iscritta ad un albo o, comunque, rendere pubblici i contratti con i mc dipendenti. La struttura pubblica dovrebbe altrettanto rendere pubblici i contratti con i mc dipendenti. Riusciremmo così ad evitare quelle "anomalie" che tutti conosciamo, tipo mc mandati allo sbaraglio per pochi euro; medici non competenti mandati nalle fabbriche a fare le visite, tanto c'è il boss che poi firma; specializzandi mandati a fare i mc, tanto c'è il barone che firma; e così via.
Caro Gabriele Campurra, presidente Co.Na.Me.Co., non ci conosciamo di persona ma ho sempre ammirato la tua competenza e puntualità nei forum ed ho molto apprezzato il tuo impegno e di altri colleghi nella battaglia contro l’81/08.
Io sono un “giovane” medico del lavoro (specializzato nel 2005), nonché uno dei firmatari del documento contro il coso81, che ha smosso in me “l’abituale ritrosia di molti colleghi che leggono ma non partecipano”. Come molti altri colleghi sono un libero professionista che collabora con una UOOML svolgendo anche attività di MC per i lavoratori della relativa Azienda Ospedaliera, oltre a svolgere attività libero professionale “sul campo”. Ti assicuro che la tipologia di contratto di collaborazione non ha alcuna influenza nell’applicazione di “scienza e coscienza” nel lavoro che faccio e non c’è alcun conflitto di interesse tra l’attività specialistica e quella di MC.
Pertanto mi sembra una battaglia marginale quella sulla parolina “collaboratore” o dipendente, visto che lo stesso coso81 equipara le due figure (essendo invece d’accordo con te che debbano essere individuate caratteristiche minime e responsabilità per le società di servizi), in un momento in cui la nostra attenzione dovrebbe essere rivolta ad aspetti di carattere giuridico/sanzionatorio, quali p.e. (come ho già detto in altre discussioni del forum):
- sanzionabilità per responsabilità non di competenza del MC (vedi malattia/infortuni nella relazione sanitaria);
- attribuzione di responsabiltà verso terzi in assenza di ogni riferimento esplicito nel 81/08 (testo unico……BOH?);
- chiarimenti se dobbiamo monitorare la alcol dipendenza (81/08) o il “divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche” (125/01);
- consegna della documentazione al lavoratore dimissionario (ma quando viene comunicato?)
In raffronto a queste problematiche anche la cartella sanitaria mi pare un problema relativo (frontespizio a parte), tra l’altro stamattina sono venuto a conoscenza che la Conferenza Stato-Regioni avrebbe approvato un documento relativo alle procedure sulle tox-dipendenze molto simile a quello del Consiglio dei Ministri :(:(:( MI SA CHE CAMBIO LAVORO!!!!!!!!!
Cordialità, Roberto Corda.
P.S. Se non erro, si era scritto che i firmatari del documento sarebbero entrati di diritto nel Co.Na.Me.Co.... ma lo siamo?(sarebbe stato carino anche avvisarli della nomina del Direttivo)
CONAMECO
Allo scopo di sgomberare, si spera definitivamente, il campo ad inutili scontri fratricidi ed incomprensioni tra colleghi, si ribadisce una volta di più un concetto fondamentale: il CoNaMeCo non è nato contro la SIMLII, non è nato contro l'ANMA, non è nato contro lo SNOP, nè contro nessuna delle altre Associazioni Scientifiche che operano a vario titolo e con ottimi risultati dal punto di vista dello sviluppo scientfico e della divulgazione della materia. Il CoNaMeCo nasce ESCLUSIVAMENTE COME UNA ASSOCIAZIONE DI TIPO SINDACALE, con lo scopo preciso di tutelare la figura del medico competente, ultimamente troppo maltrattata dal legislatore. Siamo pertanto una cosa completamente diversa dalle altre associazioni, e non è nel nostro DNA il desiderio di diventare qualcosa di diverso da quello per cui siamo nati: essere a tutti gli effetti un SINDACATO DEI MEDICI COMPETENTI.
Con ciò ribadiamo con forza la nostra apertura alla partecipazione da parte di tutti al CoNaMeCo: all'interno del CoNaMeCo nessuno sarà mai discriminato perchè appartenente ad altre associazioni.
Coordinamento Nazionale Medici Competenti
CONAMECO
cliama il 24/09/2008 11:48 ha scritto:
Io condivido lo spirito e lo scopo dell'iniziativa. Mi permetto però di non essere d'accordo sull'apetto della necessità che la struttura pubblica abbia solo medici dipendenti. A me sembra una inutile ingessatura (soprattutto per le strutture pubbliche costrette ad assumere a vita e per gli stessi medici competenti la cui attività professionale resterebbe confinata alla struttura da cui dipendono).
L'importante è che il rapporto professionale (dipendenza o collaborazione) sia formalizzato con regolare contratto tra struttura pubblica o privata e medico competente. Il resto è la responsabilità dei medici (specializzandi o non competenti) che sanno di svolgere un'attività impropriamente e che rispondono penalmente di quello che fanno.
Concordo con te collega e ammetto l'errore di "inutile ingessatura". Cerchiamo solo di mettere ordine in quell'incredibile sottobosco di sub-sub-appalti della medicina del lavoro.
Hai ragione sul fatto che le strutture pubbliche possano avvalersi di liberi professionisti, purché i contratti, le retribuzioni e le qualifiche professionali siano trasparenti.
Come tutti possono vedere, ammettiamo le critiche e siamo sensibili ad ogni richiesta o iniziativa. Anzi, se qualcuno ne ha voglia, si legga il nostro "Manifesto" e ci aiuti a migliorarlo, ne abbiamo veramente bisogno.
Quindi perfettamente d'accordo con attività libero professionale regolare.
Però per le "strutture private" vorrei un po' di maggiore controllo, tipo, ripeto, iscrizione ad un albo e trasparenza massima e, almeno per loro, contratto di dipendenza, che può ovviamente essere part-time, ma con regolari obblighi fiscali e previdenziali.
Grazie per il tuo intervento e per quello di Rcorda.
Cordialmente, Gab
Coordinamento Nazionale Medici Competenti
Scusatemi se mi permetto, ma La SIMLII, l'ANMA e ora il CONAMECO perchè non organizzano un incontro tra di loro, in modo da creare una forza unica il cui unico scopo sia quello di modificare i punti dolenti del Decreto 81?
Saluti Gennaro
Gennaro Bilancio
Gennaro il 24/09/2008 05:23 ha scritto:
Scusatemi se mi permetto, ma La SIMLII, l'ANMA e ora il CONAMECO perchè non organizzano un incontro tra di loro, in modo da creare una forza unica il cui unico scopo sia quello di modificare i punti dolenti del Decreto 81?
Saluti Gennaro:)
Rispondo a titolo personale.
Ti invito a riflettere sull'intervento di donatacorti: sono realtà diverse che devono fare cose diverse. Nessuno si sogna di negare la validità delle Associazioni sul piano scientifico, abbiamo molto bisogno di loro per tanti motivi che mi pare superfluo elencare.
Abbiamo anche bisogno della collaborazione del maggior numero possibile di Colleghi, ma nel CONAMECO, ove c'è posto per tutti, si fanno cose diverse, o almeno si vogliono fare.
Nessuno pensa di forzare (passami il termine) le società scientifiche a fare qualcosa che esula dai loro compiti statutari. Continuino, e tutti gliene saremo sinceramente grati. Ma un sindacato si basa sulla confluenza e la collaborazione di persone, non di sigle o altro.
Per cui, credo sia un concetto facile da intendere, benvenuti tutti i colleghi che vogliono accompagnarci in battaglia(e sarà dura, lo sappiamo), di qualunque associazione o società facciano personalmente parte , ma ad ognuno il suo ruolo.
Noi vogliamo provare a fare un sindacato dei Medici Competenti, per cercare di ottenere qualcosa che, è purtroppo palese e non suoni offesa ad alcuno, finora non si è ottenuto. Il testo che comincia a girare sulle TD ci dimostra che le osservazioni di SIMLII (lo dico solo per fare un esempio) non sono state tenute in alcuna considerazione. Me ne dispiace personalmente ma sopratutto professionalmente. Evidentemente bisogna cambiare l'approccio. Allora vogliamo provare a seguire "strade" diverse, che in parte abbiamo già abbozzato, e che elaboreremo meglio insieme a tutti gli altri che saranno con noi. E dovremo farlo come persone, come Colleghi, direttamente impegnati uno per uno nella difficile strada che abbiamo davanti.
Vorrei aggiungere una nota a proposito di quanto ha scritto Rcorda.
Al presente il problema di tutti noi è il cosottantuno e gli accordi su alcool e TD, ma non dobbiamo pensare che fatta questa battaglia tutto sia finito, comunque vada a finire.
Nel "Manifesto" del CONAMECO, di prossima pubblicazione appena il nostro sito www. conameco.it sarà operativo, ci si propone di costruire una organizzazione stabile, che vada al di là delle pur gravi situazioni contingenti. Non ci fidiamo più di un legislatore che, qualsiasi sia il Governo in carica, ha dimostrato impreparazione, incompetenza ed in qualche caso persino ignoranza. Pensiamo ad uno strumento che comunque sia pronto per altre iniziative, sia propositivo, e sia subito disponibile per le battaglie che domani o dopodomani quasi certamente dovremo di nuovo affrontare.
Non vi proponiamo perciò un impegno " a tempo determinato", ma una scelta di essere presenti oggi ed anche domani a tutela della nostra categoria.
Cordialmente
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Ho riflettuto a lungo sul CONAMECO. Sono scettico sulla possibilità di avere risultati tangibili (cioè credibilità politica). Forse un'organizzazione diversa del sito medico competente (cioè non solo scientifica) poteva avere una maggiore penetranza.
Però il CONAMECO parte da colleghi che stimo e che reputo intellettualmente molto vicini a me, come Campurra, Tafuro e Truppe, e non essendo io depositario di certezze assolute, pur con i miei dubbi, mi viene spontaneo, più che astenermi, collocarmi al loro fianco.
Quindi mi iscriverò al neo sindacato e sottoscriverò la mia quota senza problema alcuno.
ciao a tutti
rocco lucchetti
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