Gennaro il 07/10/2008 09:10 ha scritto:
Parole Sante....da anni nella mia abituale corsa mi accompagnano le note diffuse degli mp3.
Mio malgrado adesso ho un pò di difficolta a percepire i suoni acuti, ma anche i toni alti delle donzelle quando urlano!
Ho effettuato un audiometria che ha mostrato una ipoacusia conclamata di grado medio selle frequenze medio alte.
Quindi l'utilizzo dell'mp3 non può essere sottovaluto e deve essere annotato in cartella.
Saluti Gennaro:)
1) personalmente, almeno al primo esame audiometrico, eseguo una anamnesi sui possibili fattori extralavorativi di esposizione a rumore, o anche di possibile danno uditivo, e tutto viene regolarmente annotato in cartella.
2) riguardo l'MP3, recentemente ho sentito al TG (di solito non mi fido, ma questa volta sì) di uno studio basato sulla misurazione del livello sonoro a livello della MT da uso di MP3 ed analoghi sistemi auricolari: il risultato indicava una esposizione addirittura superiore a quella abitualmente presente in discoteca! Se penso che anche quando vado a spasso in montagna o lungo le piste ciclabili vedo persone che non possono godersi lo spettacolo se non si bombardano continuamente di decibel! Ma un po' di sana pace, anche acustica no?
Auguri!
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
Picpus il 07/10/2008 12:20 ha scritto:
Se penso che anche quando vado a spasso in montagna o lungo le piste ciclabili vedo persone che non possono godersi lo spettacolo se non si bombardano continuamente di decibel! Ma un po' di sana pace, anche acustica no?
Auguri!
Concordo in pieno, personalmente non ascolto mp3 di continuo, in genere un paio di volte alla settimana......diciamo che li utilizzo quando non ho vogla di pensare.
Anche a me piace guardare i campi colorati, ascoltare i rumori della natura farmi rapire dai mille profumi e perchè no, anche degustare quello che ci offre mentre corro, shhhhh ma questo gli agricoltori non devono saperlo!!!
Gennaro Bilancio
Gennaro il 07/10/2008 12:28 ha scritto:
Concordo in pieno, personalmente non ascolto mp3 di continuo, in genere un paio di volte alla settimana......diciamo che li utilizzo quando non ho vogla di pensare.
Anche a me piace guardare i campi colorati, ascoltare i rumori della natura farmi rapire dai mille profumi e perchè no, anche degustare quello che ci offre mentre corro, shhhhh ma questo gli agricoltori non devono saperlo!!!
Continuo ad essere imbranato. Comunque volevo rispondere a Gennaro che gli agricoltori praticamente non esistono più. In genere lo si fa quale integrazione di altro reddito.
Fermo restando che concordo con Gennaro sulle modalità di passeggiate in campagna, io gli mp3 me li sento con lo stereo di casa, anche perché quelle accidenti di cuffiette (auricolari) non mi rimangono mai nell'orecchio, oppure se riesco a farli restare, dopo 10 min li levo perché mi danno fastidio.
Genna', ricordati che anche io sono ...... agricoltore ..... ma ho anche una Glock calibro 9.......
Poi scusate una buona musica con le cuffiette ...... ma fatemi ridere! Io i bassi li devo sentire in pancia (che tengo appunto abbondante per una buona captazione dei suoni a 64 - 125 Hz)!
Fonometrie nei call center? ok per il fondo ambientale! Me che cosa volete fonometrare dentro la cuffia? E poi la variabilità estrema degli utenti, da quelli che sussurrano a quelli che inc.....ati come bestie strillano!
Ripeto: utilizzo di sistemi che impediscano il superamento di certi livelli, li pretendete e scrivete tutto sul DVR e poi niente audiometria!!!
Ciao, Gab
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
Gabriele Campurra il 07/10/2008 01:57 ha scritto:
Genna', ricordati che anche io sono ...... agricoltore ..... ma ho anche una Glock calibro 9.......
Ciao, Gab
Uh, mi dispiace per le quaglie!!
Gennaro Bilancio
Gennaro il 07/10/2008 09:57 ha scritto:
Non so se ho interpretato bene il tuo pensiero.......
Penso che nonostatnte il medico competente non effettui direttamente la valutazione del rischio, deve essere in grado di valutare la qualità del metodo utilizzato attraverso la conoscenza dei metodi consigliati dalla buona letteratura di Igiene e Medicina del Lavoro.
Il medico competente deve essere parte attiva della processo valutativo.
E' vero, ma tra il dare un giudizio qualitativo e l'effettuare direttamente le misurazioni c'è una bella differenza: io medico faccio le mie osservazioni al datore di lavoro sulla qualità e l'efficacia dei rilevamenti. Se il DdL mi consegna in seguito una certa valutazione da cui mi dissocio, o do le dimissioni o mi adeguo a ciò che il documento dice. Potrò sbagliarmi, ma credo che questo sia il senso (se di senso si può parlare) del cosottantuno. Ovviamente questo è un mio personalissimo parere che sono pronto a cambiare...
sermed il 07/10/2008 02:50 ha scritto:
E' vero, ma tra il dare un giudizio qualitativo e l'effettuare direttamente le misurazioni c'è una bella differenza: io medico faccio le mie osservazioni al datore di lavoro sulla qualità e l'efficacia dei rilevamenti. Se il DdL mi consegna in seguito una certa valutazione da cui mi dissocio, o do le dimissioni o mi adeguo a ciò che il documento dice. Potrò sbagliarmi, ma credo che questo sia il senso (se di senso si può parlare) del cosottantuno. Ovviamente questo è un mio personalissimo parere che sono pronto a cambiare...
Condivido il tuo pensiero
Gennaro Bilancio
Gennaro il 07/10/2008 02:34 ha scritto:
Uh, mi dispiace per le quaglie!!:)
Genna' la Glock è una pistola .... e quando ce le piglio le quaglie???
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
sermed il 07/10/2008 02:50 ha scritto:
E' vero, ma tra il dare un giudizio qualitativo e l'effettuare direttamente le misurazioni c'è una bella differenza: io medico faccio le mie osservazioni al datore di lavoro sulla qualità e l'efficacia dei rilevamenti. Se il DdL mi consegna in seguito una certa valutazione da cui mi dissocio, o do le dimissioni o mi adeguo a ciò che il documento dice. Potrò sbagliarmi, ma credo che questo sia il senso (se di senso si può parlare) del cosottantuno. Ovviamente questo è un mio personalissimo parere che sono pronto a cambiare...
Forse ci stiamo un pò parlando addosso...
Se vi può interessare... vi incollo uno degli articoli più recenti che ho trovato.
http://www.inail.it/cms/pubblicaz...rischio/Assisi2005/Capitolo42.pdf
Saluti e Buona serata a tutti !
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
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