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Ma chi vuole a tutti i costi l'Art. 40?

Questo argomento ha avuto 20 risposte ed è stato letto 6317 volte.

p.nacci

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  • Re: Ma chi vuole a tutti i costi l'Art. 40?
  • (12/06/2009 15:59)

m.digiovanni il 05/06/2009 10:03 ha scritto:
Mi spiego:
1. quante e quali aziende hanno nominato un medico competente (a qualche collega dell'asl potrebbe venire l'idea di verificare se ad ogni partita iva corrisponde una nomina)
2. Calcolo delle visite/anno effettuate da noi medici competenti (per dimostrare che non è vero che esistono colleghi i quali sarebbero in grado di effettuare 12 - 13 mila visite/anno + centinaia di sopralluoghi).
3. A livello delle varie regioni verificare per esempio rapporti tra aziende presenti sul territorio e nomine.
4. Verificare se i vari protocolli di sorveglianza sanitaria siano congrui (ho sentito dire che in alcune regioni esistono medici competenti che effettuano ai pompisti soltanto la visita medica - no monitoraggio biologico)lo stesso per i resinatori, ecc. - Io non ho creduto a queste favole, ma un controllino spazzerebbe via queste bugie!
5. ecc
6. ecc
Potrei continuare all'infinito e trovo che questi pochi dati possano essere utili anche a noi come categoria di medici del lavoro.
Rimane ad oggi l'unico strumento utile per verificare la nostra esistenza (in epoca 626 c'era l'invio della nomina alle asl).
Certamente dovrà essere migliorato e non abrogato.
Per questo io appartengo a quelli che lo vogliono migliorato e reso strumento utile a tutela di tutti i professionisti che con passione, dedizione, scienza e coscienza si dedicano a questa nobile arte.
Cordialità
Michele

caro collega,
i punti da te citati, meglio 1-2-3, sono solo opera di controllo sul MC !

per quanto riguarda il punto 4) mi trovo daccordo solo sul fatto della possibile collaborazione con ASL alla luce di incontri/colloqui che possano coinvolgere anche RSPP, RLS e datori di lavoro non come purtroppo alcune ASL hanno impostato la collaborazione con il MC tramite considerazioni inviate solo e soltanto via email dopo la ricezione delle relazioni art. 40 !! (arrivate alle ore 14.25 del 31/03/2009 senza manco telefonata di cortesia del collega !)

personalissima considerazione: il modulo famoso su tabella excell è assolutamente inutile per l'attività del MC (in riunione annuale presentiamo dati disaggregati per reparto/mansione ma ricchissimi di differenza di genere M/F !!!).....inutili assolutamente per la sicurezza e salute dei lavoratori !!! ed anche per la nostra attività professionale !!

armandomattioli

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  • Re: Ma chi vuole a tutti i costi l'Art. 40?
  • (20/06/2009 10:22)

Se può essere utile a dare concretezza al dibattito, all'indirizzo: http://portale.asl3.umbria.it/MED...riaMedia.aspx?idc=319&explicit=SI
ai link "Art. 40 elaborazioni epidemiologiche" e "Esempio di integrazione dati ex art. 40 nel sistema informativo del servizio" trovate elaborazioni statistiche derivate dalle comunicazioni ex art. 40.
Queste informazioni sono anche state inviate a tutti i MC del territorio, ritenendole di una qualche utilità anche per loro.
In questi giorni si sta ragionando del SINP ed in particolare dell'art. 40 e come servizio stiamo fornendo un contributo.
Sarebbe interessante sapere se queste prime elaborazioni epidemiologiche e le informazioni contenute nell'esempio riportato al secondo link le ritenete utili ed eventualemnte migliorabili.
Saluti
A.M.

La Redazione

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  • Re: Ma chi vuole a tutti i costi l'Art. 40?
  • (21/06/2009 09:15)

armandomattioli il 20/06/2009 10:22 ha scritto:
Se può essere utile a dare concretezza al dibattito, all'indirizzo: http://portale.asl3.umbria.it/MED...riaMedia.aspx?idc=319&explicit=SI
ai link "Art. 40 elaborazioni epidemiologiche" e "Esempio di integrazione dati ex art. 40 nel sistema informativo del servizio" trovate elaborazioni statistiche derivate dalle comunicazioni ex art. 40.
Queste informazioni sono anche state inviate a tutti i MC del territorio, ritenendole di una qualche utilità anche per loro.
In questi giorni si sta ragionando del SINP ed in particolare dell'art. 40 e come servizio stiamo fornendo un contributo.
Sarebbe interessante sapere se queste prime elaborazioni epidemiologiche e le informazioni contenute nell'esempio riportato al secondo link le ritenete utili ed eventualemnte migliorabili.
Saluti
A.M.

E' sufficientemente chiaro a questo punto che ci sono almeno due modi diversi di intendere la funzione di medico competente.
Da parte di qualcuno si ritiene che questo sia un operatore privato e che debba interloquire soltanto con datore di lavoro e lavoratore. I dati che acquisisce sono solo suoi e nessun valore sociale e civile hanno per la comunità. Dall'altra si ritiene che il medico competente rivesta comunque una funzione di pubblica utilità, e che i flussi informativi debbano coinvolgere tutti i livelli che possono in qualche modo essere utili per la conoscenza, programmazione e prevenzione.
Tutto questo, come hanno giustamente fatto notare quasi tutti i medici competenti intervenuti su questo sito, faceva ritenere l'art. 40, anche per le sanzioni sproporzionate ai mc, non accettabile. Per di più, per come era scritto, non era utilizzabile per i fini per i quali era stato pensato e c'era il rischio che qualche ASL lo utilizzasse (sciaguratamente) a fini di vigilanza. Il coordinamento delle regioni ha cercato di metterci una pezza con l'indicazione dei dati che dovevano pervenire dai mc e quelli che erano di pertinenza dei ddl e con la predisposizione di una griglia che almeno uniformasse le informazioni da inviare.
Nonostante queste critiche in molti ritengono che non sia giusto buttare via il bambino con l'acqua sporca e che sia invece importante valorizzare e dare risalto alla funzione dei medici competenti. Speriamo che, se sarà ripoprosta la collaborazione dei mc, con i loro preziosi dati, alla costruzione di un sistema informativo nazionale, si considerino almeno le seguenti osservazioni, da più parti pervenute:
1) deve essere coinvolto anche (e diremmo soprattutto) il ddl
2) l'attività di raccolta e invio dei dati deve essere retribuita come le altre previste a carico del mc (visite, sopralluoghi, coll. alla vdr)
3) debbono essere tolte le sanzioni, o almeno rese congrue
4) ci deve essere un ritorno delle informazioni ai mc dei loro dati elaborati
5) l'impianto della nuova norma deve essere condiviso dalle organizzazioni rappresentative dei mc e dei servizi
Con queste condizioni crediamo che i mc possano essere interessati a collaborare alla costruzioni di una rete informativa nazionale che li vedrebbe principali attori.

La redazione di MedicoCompetente.it

Aure47

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  • Re: Ma chi vuole a tutti i costi l'Art. 40?
  • (21/06/2009 19:15)

Sono ben convinto che il MC svolga anche una funzione di pubblica utilità. Ma francamente non mi pare che possano essere i dati del 3B a fare una differenza decisiva. Mi pare invece che sfugga a qualcuno l'effettivo peso di questa raccolta dati. Abbiamo aggiornato cartelle, facciamo i "sostituti" per gli accertamenti per alcool e droghe, valutiamo lo stress lavorativo: è proprio opportuno aggiungere anche questo pezzo, e per di più in un momento già così difficile, con metà delle aziende in crisi e ben poco disponibili? In merito i MC si sono espressi con chiarezza. Proprio da professionista corretto e scrupoloso, nonostante l'uso del computer, ci ho messo settimane (altro che lieve sforzo) a sistemare i dati di un ottantina di aziende e continuo a non vedere una corrispondenza tra questo impegno e la ricaduta in termini di prevenzione, nonostante quanto leggo sui link consigliati. A mio avviso questa è una montagna che non può che partorire topolini... E siccome questa opinione è largamente condivisa dalla più parte dei MC non può essere semplicemente "cassata". E tanto meno tacciata di scarsa onestà intellettuale(è successo, più o meno velatamente, anche in questo blog!). Non sono certo un irriducibile, non se si troverà un compromesso accettabile o una ragionevole dilazione ma per ora non ho trovato così convincenti le argomentazioni proposte. Ringrazio comunque quanti sono intervenuti o interverranno in modo costruttivo. Un cordiale saluto.

claudiog

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  • Re: Ma chi vuole a tutti i costi l'Art. 40?
  • (22/06/2009 19:38)

Sono assolutamente contrario alla reintroduzione dell'art.40, perché i pur ragionevoli punti espressi dalla Redazione non verranno mai presi in considerazione. Troppo tempo che navigo in queste acque per non essene certo. Non avevo mai sentito parlare di collaborazioni costrittive e pure sanzionate, devono essere concetti nuovi. E comunque il punto 5 è imprescindibile, la madre di tutte le discussioni a venire e solo da qui può partire una collaborazione vera e magari pure interessante.

armandomattioli

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  • Re: Ma chi vuole a tutti i costi l'Art. 40?
  • (22/06/2009 20:51)

Per quello che può contare, condivido la posizione della redazione.
A.M.

armandomattioli

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  • Re: Ma chi vuole a tutti i costi l'Art. 40?
  • (22/06/2009 20:52)

armandomattioli il 22/06/2009 08:51 ha scritto:
Per quello che può contare....A.M.

...mi riferivo ovviamente al mio parere..

Nonnoguido

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  • Re: Ma chi vuole a tutti i costi l'Art. 40?
  • (23/06/2009 14:53)

Che problema c'è?
Rendiamo facoltativo l'art. 40 e facciamo riempire i moduli solo ai colleghi entusiasti (che si sono espressi) che così contribuiranno a dare dignità al ruolo del medico competente ed a collaborare proficuamente con i Servizi Pre.sal.

Guido Marchionni

jolly

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  • Re: Ma chi vuole a tutti i costi l'Art. 40?
  • (24/06/2009 19:39)

La Redazione il 21/06/2009 09:15 ha scritto:



E' sufficientemente chiaro a questo punto che ci sono almeno due modi diversi di intendere la funzione di medico competente.
Da parte di qualcuno si ritiene che questo sia un operatore privato e che debba interloquire soltanto con datore di lavoro e lavoratore. I dati che acquisisce sono solo suoi e nessun valore sociale e civile hanno per la comunità. Dall'altra si ritiene che il medico competente rivesta comunque una funzione di pubblica utilità, e che i flussi informativi debbano coinvolgere tutti i livelli che possono in qualche modo essere utili per la conoscenza, programmazione e prevenzione.
Tutto questo, come hanno giustamente fatto notare quasi tutti i medici competenti intervenuti su questo sito, faceva ritenere l'art. 40, anche per le sanzioni sproporzionate ai mc, non accettabile. Per di più, per come era scritto, non era utilizzabile per i fini per i quali era stato pensato e c'era il rischio che qualche ASL lo utilizzasse (sciaguratamente) a fini di vigilanza. Il coordinamento delle regioni ha cercato di metterci una pezza con l'indicazione dei dati che dovevano pervenire dai mc e quelli che erano di pertinenza dei ddl e con la predisposizione di una griglia che almeno uniformasse le informazioni da inviare.
Nonostante queste critiche in molti ritengono che non sia giusto buttare via il bambino con l'acqua sporca e che sia invece importante valorizzare e dare risalto alla funzione dei medici competenti. Speriamo che, se sarà ripoprosta la collaborazione dei mc, con i loro preziosi dati, alla costruzione di un sistema informativo nazionale, si considerino almeno le seguenti osservazioni, da più parti pervenute:
1) deve essere coinvolto anche (e diremmo soprattutto) il ddl
2) l'attività di raccolta e invio dei dati deve essere retribuita come le altre previste a carico del mc (visite, sopralluoghi, coll. alla vdr)
3) debbono essere tolte le sanzioni, o almeno rese congrue
4) ci deve essere un ritorno delle informazioni ai mc dei loro dati elaborati
5) l'impianto della nuova norma deve essere condiviso dalle organizzazioni rappresentative dei mc e dei servizi
Con queste condizioni crediamo che i mc possano essere interessati a collaborare alla costruzioni di una rete informativa nazionale che li vedrebbe principali attori.

jolly

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  • Re: Ma chi vuole a tutti i costi l'Art. 40?
  • (24/06/2009 20:52)

[cite]La Redazione il 21/06/2009 09:15 ha scritto:



Scusate ma devo prenderci la mano,

Non credo che chi si dimostri critico nei confronti dell'art 40 sia da catalogare come qualunquista (come non credo che chi ne sia fautore sia mosso solaìmente da nobili motivazioni).
Personalmente ho percepito questa norma come "imposizione" ad un "progetto(?)" non partecipato ed alqlquanto confuso:
1)non mi sembrano chiaramente definiti gli obiettivi (il Dott Mattioli ha utilizzato i dati a mio parere in maniera utile, ma con criteri assolutamente personali)
2)Se si tratta di dati "utilizzati a fini statistico e epidemiologico" dovrebbe essere esplicitato il divieto di utilizzarli a fini di vigilanza(con sanzioni per i contravventori, al fine di non inficiare la veridicità dei dati inviati dai medici competenti;
3)credo sia inutile "partire" dai medici competenti senza definire l'organizzazione degli altri soggetti "collaboranti" (USL, Regioni, ISPESL) (dove saranno finiti i dati delle cartelle degli esposti a cancerogeni inviate all'ISPESL?)
4)concordo con la Redazione che occorre un metodo rigoroso che assicuri il ritorno dei dati elaborati e che preveda pertanto tempistiche certe non solo per i medici competenti ma anche per USL, Regioni, ISPESL (con collegate sanzioni).
Molti altri aspetti sono già stati trattati, ma mi sembra che non basti "metterci una pezza"
Saluti
Carmelo Gambuzza

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