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armandomattioli

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• Re: Ma chi vuole a tutti i costi l'Art. 40?
• (27/06/2009 14:19)

jolly il 24/06/2009 08:52 ha scritto:
......
1)non mi sembrano chiaramente definiti gli obiettivi (il Dott Mattioli ha utilizzato i dati a mio parere in maniera utile, ma con criteri assolutamente personali)
2)Se si tratta di dati "utilizzati a fini statistico e epidemiologico" dovrebbe essere esplicitato il divieto di utilizzarli a fini di vigilanza(con sanzioni per i contravventori, al fine di non inficiare la veridicità dei dati inviati dai medici competenti;
3)credo sia inutile "partire" dai medici competenti senza definire l'organizzazione degli altri soggetti "collaboranti" (USL, Regioni, ISPESL) (dove saranno finiti i dati delle cartelle degli esposti a cancerogeni inviate all'ISPESL?)
4)concordo con la Redazione che occorre un metodo rigoroso che assicuri il ritorno dei dati elaborati e che preveda pertanto tempistiche certe non solo per i medici competenti ma anche per USL, Regioni, ISPESL (con collegate sanzioni).
...Saluti
Carmelo Gambuzza

Caro collega,
ti ringrazio per il contributo al dibattito. Le mie elaborazioni non avevano la presunzione di fornire un quadro epidemiologico inoppugnabile dal punto di vista metodologico-scientifico, ma portare un contributo per attivare un confronto di merito.
Sono pertanto molto soddisfatto che tu ritenga utilizzabili i dati forniti dai MC.
Partiamo da qui per capire come migliorare il flusso ion entrata ed in uscita dei dati.
Concordo che i dati ex art. 40 non debbano essere utilizzati per la vigilanza: i SPSAL hanno una miriade di altri strumenti.
Saluti
Armando Mattioli