Difatto il testo della legge, in particolare all'articolo 4 comma 3 e comma 4 recita che il lavoratore positivo debba essere inviato al SERT competente che deve verificare lo stato di tossico dipendeza e nel caso iniziare il percorso di recupero per poter essere disintossicato e re inserito nella mansione a richio. Quindi la legge stabilisce che sia il sert a stabilire il reinserimento dopo percorso: se il sert certifaca l'assenza di tossico dipendenza secondo i criteri dell' ICD 10 e la possibilità di reinserimento è possibile reinserirlo, o nel caso manrenerlo alla mansione. Magari riduci la periodicità e i controlli al sert con certificazione dell'assenza di tossicodipendenza frequente.
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare,
non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
(Jacques-Yves Cousteau)
Inoltre all'articolo 9 comma 1 è espresso chiaramente che se il sert esclude la tossicodipendenza o il recuero il MC può reinserire il lavoratore, fecendo successivi controlli ravvicinati.
Buona serata
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare,
non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
(Jacques-Yves Cousteau)
doc. il 10/10/2009 08:13 ha scritto:
Speravo ci fosse la possibilità di una mansione alternativa.
Questo è uno di quei casi nei quali la rigidità delle norme rischia di produrre degli effetti negativi maggiori rispetto a quelli positivi che persegue.
Se il lavoratore da anni usa il metadone senza problemi particolari o ricadute sulla sicurezza del lavoro la norma risulta per lui penalizzante.
Speriamo che le disposizioni in materia vengano modificate attribuendo al MC la possibilità di emettere dei giudizi di idoneità più flessibili.
Se gli accertamenti di secondo livello confermano la tossicodipendenza, la struttura sanitaria conferma al medico per iscritto l’esito. Il medico lo comunica al datore di lavoro che fa cessare il dipendente dalla mansione a rischio; va ricordato che i lavoratori a tempo indeterminato di cui viene accertato lo stato di tossicodipendenza che intendono accedere a programmi terapeutici e di riabilitazione hanno diritto alla conservazione del posto di lavoro per l’intero periodo del trattamento riabilitativo, in ogni caso per un massimo di 3 anni (senza retribuzione né accredito della contribuzione previdenziale).
Se gli accertamenti di secondo livello danno esito negativo, il dipendente viene riammesso alla mansione ma può essere comunque monitorato durante 6 mesi dal medico competente.
La semplice tossicodipendenza non è di per sé MAI sufficiente a legittimare il licenziamento.
sportgooffy il 23/10/2009 01:35 ha scritto:
Se gli accertamenti di secondo livello confermano la tossicodipendenza, la struttura sanitaria conferma al medico per iscritto l’esito. Il medico lo comunica al datore di lavoro che fa cessare il dipendente dalla mansione a rischio; va ricordato che i lavoratori a tempo indeterminato di cui viene accertato lo stato di tossicodipendenza che intendono accedere a programmi terapeutici e di riabilitazione hanno diritto alla conservazione del posto di lavoro per l’intero periodo del trattamento riabilitativo, in ogni caso per un massimo di 3 anni (senza retribuzione né accredito della contribuzione previdenziale).
Se gli accertamenti di secondo livello danno esito negativo, il dipendente viene riammesso alla mansione ma può essere comunque monitorato durante 6 mesi dal medico competente.
La semplice tossicodipendenza non è di per sé MAI sufficiente a legittimare il licenziamento.
D'accordo, è prevista la conservazione del posto di lavoro ma, ovviamente, non della retribuzione. Per un povero cristo che si sta impegnando a venirne fuori, che a messo su famiglia e deve pagare un mutuo, non è poca cosa.
Rimango dell'idea che ci vorrebbe più flessibilità.
Argeo Maviglia
doc. il 26/10/2009 08:23 ha scritto:
D'accordo, è prevista la conservazione del posto di lavoro ma, ovviamente, non della retribuzione. Per un povero cristo che si sta impegnando a venirne fuori, che a messo su famiglia e deve pagare un mutuo, non è poca cosa.
Rimango dell'idea che ci vorrebbe più flessibilità.
concordo pienamente!
homo sum nihil humanum alienum a me puto... dura lex, sed lex
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