lanfraz il 19/05/2013 05:13 ha scritto:
Aggiungo che la questione del rapporto medico-paziente invertito è discretamente importante, altrimenti anche 35 o 45 euro per una visita medica specialistica, di fatto privata, sarebbero non dignitosi.
Che intendi col rapporto invertito ? Nel senso che il paziente non è paziente ( da "patior") ed è "di default" sano oche non è lui il pagante mentre lo è il DdL ? sto scrivendo qualche considerazione su tutte le cose che emergono (magmaticamente e periodicamente) sul forum ma come diceva (purg.XVI)il poeta : Le leggi son, ma chi pon mano ad esse? e in conclusione come fare per modificare lo stato presente delle cose?
Buonasera, Carlpam. Certamente il paziente (apprezzo la citazione dell'etimo)non è "di default sano", anche se sarebbe la condizione migliore, non per comodità, ma perché non avrebbe eventuali limitazioni nell'attività lavorativa, né patologia legate alla stessa.
Il rapporto invertito si può anche sintetizzare nella domanda: "Chi va da chi..?". Ora, questo potrebbe avere un significato relativo, perché il nostro obiettivo è la prevenzione. Quindi, consideriamo i diversi esami.
Ora, quando un paziente si vede prescrivere un'audiometria da uno specialista..?Quando si ha il fondato sospetto che abbia sviluppato un'ipoacusia, lasciando da parte le patologie congenite: cioè, quando ormai è tardi. Quindi possiamo considerarlo un esame che, nella nostra professione, ha un'innegabile valenza preventiva, oltre che diagnostica (e infatti anche economicamente per me vale più degli altri).
La spirometria è un esame di monitoraggio o di screening - passatemi questa semplificazione - a cui poi deve seguire un approfondimento diagnostico; fermo restando che una parte di coloro che hanno una patologia ostruttiva, ad esempio, sarà comunque già seguita dallo specialista.
La valutazione della funzione visiva..?Beh, è uno screening.
E l'ECG basale..?Senza dilungarsi, a conti fatti penso che sia il meno utile alla causa (non diagnostico nei pazienti anginosi; significato per lo più prognostico; può, forse, individuare in taluni casi qualche aritmia in precedenza misconosciuta): per questo, personalmente, lo riservo a poche mansioni.
Detto questo e ammesso che molti colleghi possano avere nel merito un'opinione differente dalla mia, indipendentemente da chi lo paga (per me il datore di lavoro è un cittadino come il lavoratore o come noi medici), è giusto sostenere che far pagare una spirometria 20 euro o un ECG 25 euro leda la nostra dignità professionale, quando questi esami sono comunque effettuati non su indicazione clinica..?
carlpam il 20/05/2013 06:38 ha scritto:
Che intendi col rapporto invertito ? Nel senso che il paziente non è paziente ( da "patior") ed è "di default" sano oche non è lui il pagante mentre lo è il DdL ? sto scrivendo qualche considerazione su tutte le cose che emergono (magmaticamente e periodicamente) sul forum ma come diceva (purg.XVI)il poeta : Le leggi son, ma chi pon mano ad esse? e in conclusione come fare per modificare lo stato presente delle cose?
Uso ampi stralci dei commenti precedenti per completare il mio, trovandomi in gran parte d'accordo
1)sono le società di servizi che con i prezzi che riconoscono al MC lo riducono a collaboratore sottopagato (di fatto con i caratteri di lavoro parasubordinato) senza i rischi “d'impresa” che restano al MC. attribuendosi anche l'IVA NON DOVUTA ( attenzione che un tale contratto può essere impugnato in giudizio ).
2) In attività da soli non si trovano clienti (servirebbe un agente ) ma si può collaborare con tecnici competenti e COSTITITUIRE un GRUPPO INDIPENDENTE ( MEDICO + RESP SICUREZZA come liberi professionisti.
3)L'agenzia intermediaria è inevitabile nel caso dei grandi clienti (banche nazionali assicurazioni ) che nominano MC tramite agenzie di servizio (con medico coordinatore e gruppi di MC operanti su tutto il territorio nazionale)
4)É un pò utopistico dire noi abbiamo il potere di imporre il prezzo che vogliamo e non le società di servizi in realtà possiamo imporre i prezzi solo se si riduce concretamente e di molto lo spazio delle società di servizi che fanno da calmiere alle nostre richieste
5) si afferma che “ Non dobbiamo accettare di lavorare per le società di servizi e permettere di lucrare sulle nostre responsabilità e far lavorare le società di servizi per noi; solo cosi la sicurezza acquisterebbe un senso affermazioni teoricamente corrette ma se noi hai un numero sufficiente in attesa di creartelo accetterai contratti da società di servizi ( che fanno contratti riservandosi il monopolio delle ditte (diritto di privativa)
Le aziende invece dovrebbero trovare una concreta utilità nella sorveglianza sanitaria ancorchè obbligatoria.(è vero o no che le aziende che applicano una seria sorveglianza sanitaria e di sicurezza hanno benefici di bilancio? La prevenzione paga?) oltre alla riduzione del premio INAIL (OT24)(fino al 30% dell'aliquota che si traduce in una riduzione dei costi assicurativi del 3-4%) qualche provvedimento più coraggioso (Letta se ci sei batti un colpo!) come uno speciale sgravio fiscale cambierebbe un poco le cose
6)certo le società di servizi andrebbero eliminate. sono SPESSO SOLO SPECULATIVE O SFRUTTATRICI ove non scorrette verso medico ed aziende, nel caso di servizi alle piccole imprese industriali ed artigiane (fanno rifare i DVR, valutazioni più dettagliate ed accertamenti inutili )
CHE FARE?
7)MODIFICA DELL'ART 39 2°COMMA LETTERA A)
8)MIGLIORARE IL PUNTEGGIO OT24 (INAIL) nel caso di aziende che effettuano la sorveglianza con MC indipendente (la nomina del DdL rimane contrattualmente diretta col Medico Competente e non delegabile, anche nei rapporto economici )e con il DdL che svolge anche l'attività di RSPP (piccole imprese fino A 10 o dipendenti o a conduzione familiare)
9)Va previsto l'accreditamento del Medico Competente e del DdL con funzione di RSPP.
Credo che occorra CONOSCERE La situazione ove si opera, risparmiasi la invettiva sterile studiare i costi e stimare i giusti compensi ( che però sono “arbitrari “ nel senso che noi diamo un valore al nostro tempo e al nostro lavoro, valore che poi deve incontrarsi /scontrarsi sul mercato ) Tanto più saremmo utili ( preventivamente parlando) e come tali saremmo percepiti , tanto più ci verrà riconosciuto quanto chiediamo NON SVENDERSI MAI !!!!
carlpam il 29/05/2013 08:59 ha scritto:
Uso ampi stralci dei commenti precedenti per completare il mio, trovandomi in gran parte d'accordo
1)sono le società di servizi che con i prezzi che riconoscono al MC lo riducono a collaboratore sottopagato (di fatto con i caratteri di lavoro parasubordinato) senza i rischi “d'impresa” che restano al MC. attribuendosi anche l'IVA NON DOVUTA ( attenzione che un tale contratto può essere impugnato in giudizio ).
2) In attività da soli non si trovano clienti (servirebbe un agente ) ma si può collaborare con tecnici competenti e COSTITITUIRE un GRUPPO INDIPENDENTE ( MEDICO + RESP SICUREZZA come liberi professionisti.
3)L'agenzia intermediaria è inevitabile nel caso dei grandi clienti (banche nazionali assicurazioni ) che nominano MC tramite agenzie di servizio (con medico coordinatore e gruppi di MC operanti su tutto il territorio nazionale)
4)É un pò utopistico dire noi abbiamo il potere di imporre il prezzo che vogliamo e non le società di servizi in realtà possiamo imporre i prezzi solo se si riduce concretamente e di molto lo spazio delle società di servizi che fanno da calmiere alle nostre richieste
5) si afferma che “ Non dobbiamo accettare di lavorare per le società di servizi e permettere di lucrare sulle nostre responsabilità e far lavorare le società di servizi per noi; solo cosi la sicurezza acquisterebbe un senso affermazioni teoricamente corrette ma se noi hai un numero sufficiente in attesa di creartelo accetterai contratti da società di servizi ( che fanno contratti riservandosi il monopolio delle ditte (diritto di privativa)
Le aziende invece dovrebbero trovare una concreta utilità nella sorveglianza sanitaria ancorchè obbligatoria.(è vero o no che le aziende che applicano una seria sorveglianza sanitaria e di sicurezza hanno benefici di bilancio? La prevenzione paga?) oltre alla riduzione del premio INAIL (OT24)(fino al 30% dell'aliquota che si traduce in una riduzione dei costi assicurativi del 3-4%) qualche provvedimento più coraggioso (Letta se ci sei batti un colpo!) come uno speciale sgravio fiscale cambierebbe un poco le cose
6)certo le società di servizi andrebbero eliminate. sono SPESSO SOLO SPECULATIVE O SFRUTTATRICI ove non scorrette verso medico ed aziende, nel caso di servizi alle piccole imprese industriali ed artigiane (fanno rifare i DVR, valutazioni più dettagliate ed accertamenti inutili )
CHE FARE?
7)MODIFICA DELL'ART 39 2°COMMA LETTERA A)
8)MIGLIORARE IL PUNTEGGIO OT24 (INAIL) nel caso di aziende che effettuano la sorveglianza con MC indipendente (la nomina del DdL rimane contrattualmente diretta col Medico Competente e non delegabile, anche nei rapporto economici )e con il DdL che svolge anche l'attività di RSPP (piccole imprese fino A 10 o dipendenti o a conduzione familiare)
9)Va previsto l'accreditamento del Medico Competente e del DdL con funzione di RSPP.
Credo che occorra CONOSCERE La situazione ove si opera, risparmiasi la invettiva sterile studiare i costi e stimare i giusti compensi ( che però sono “arbitrari “ nel senso che noi diamo un valore al nostro tempo e al nostro lavoro, valore che poi deve incontrarsi /scontrarsi sul mercato ) Tanto più saremmo utili ( preventivamente parlando) e come tali saremmo percepiti , tanto più ci verrà riconosciuto quanto chiediamo NON SVENDERSI MAI !!!!
Quest'ultimo tuo intervento, Carlpam, mi trova d'accordo quasi in toto.
Naturalmente anche le mie considerazioni sulle società di servizi erano riferite prevalentemente ai cosiddetti "grandi clienti", vincolati a tetti di spesa e che richiedono una certa struttura organizzativa.
Quello che auspichi al punto 2), a mio parere, è la situazione ideale ed è ciò che, quando possibile, cerco di mettere in pratica: poi, chi porta il cliente vuole comunque la sua parte (in percentuale ragionevole, si auspica).
Le modifiche che proponi, già presenti in un vecchio post, sono assolutamente condivisibili (in particolare, il punto 8), perché alla fine la domanda che si pone il datore di lavoro è purtroppo: cosa ci guadagno, in termini economici e di "comodità", nell'affidarmi direttamente ad un libero professionista piuttosto che a una società..?
Dovrebbe rispondersi che guadagna in prevenzione e serietà, ma è compito nostro convicerlo di questo.
A tal proposito vi riporto di seguito il PS attuato da un collega, libero professionista, per la mansione di impiegato amministrativo (VDT > 20 h/sett come unico rischio professionale):
- visita medica 12 mesi
- esami ematochimici (con markers epatite) 12 mesi
- spirometria 12 mesi
- visiotest 24 mesi
Prevenzione di sicuro (...), ma serietà..?
Questo contribuisce ad aumentare la nostra credibilità..?
E quando arriva il commerciale della società di servizi che chiede al datore di lavoro "Ma perché fate tutti questi esami..?", poi cosa succede..?
Buon lavoro
lanfraz il 29/05/2013 04:01 ha scritto:
Prevenzione di sicuro (...), ma serietà..?
Questo contribuisce ad aumentare la nostra credibilità..?
E quando arriva il commerciale della società di servizi che chiede al datore di lavoro "Ma perché fate tutti questi esami..?", poi cosa succede..?
Buon lavoro :)
Il commerciale della societa' di servizi che chiede il perche' di tutti questi esami? Si, credo che questa e' serieta'!!
Infatti era un paradosso.. ma non importa, Guido_Rossi: è una figura retorica complessa.
Giusto per completezza..
Paradosso: (dal greco para "contro" e doxa "opionione") figura retorica consistente in un'affermazione che appare contraria al buon senso, ma che in realtà si dimostra valida a un'attenta analisi.
Il commerciale, che non dovrebbe poter sindacare il protocollo sanitario del medico competente, ha in realtà ragione (purtroppo) e la società di servizi si accaparra la ditta.
Buono studio.
Secondo me il commerciale insinua il dubbio che il piano sanitario possa essere carente, altrochè!! Non gli fate la CDT? Guardi che la Cassazione la ritiene obbligatoria perchè usano le sedie a 5 razze con rotelle di proprietà aziendale per lavoro per spostarsi da una scrivania all'altra e a volte fanno anche le gare!
andrea b il 30/05/2013 07:44 ha scritto:
Secondo me il commerciale insinua il dubbio che il piano sanitario possa essere carente, altrochè!! Non gli fate la CDT? Guardi che la Cassazione la ritiene obbligatoria perchè usano le sedie a 5 razze con rotelle di proprietà aziendale per lavoro per spostarsi da una scrivania all'altra e a volte fanno anche le gare!
La storiella è molto carina (..)
Ma posso sapere cosa pensi del protocollo sanitario del collega..?Perché il problema non è solo il malcostume del commerciale che eccepisce sugli esami, ma anche (anzi, soprattutto) che questi trovi le ragioni per farlo.
Possiamo invece sapere il nome del centro servizi che rappresenti e/o per cui lavori? Cosi', tanto per non fare pubblicita'... Io sono a Milano, tu a Pavia, possiamo scambiarci qualche cliente...
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