Carlpam dici non restituire perchè il Collega non è stato pagato?
Perchè a me è capitato con una azienda di sottoscrivere un incarico per un tot al mese, oltre alle prestazioni prettamente sanitarie (visite, accertamenti) che mi è stato liquidato in un'unica soluzione all'atto della sottoscrizione della nomina. Per motivi di ordine logistico ho dovuto abbandonare dopo circa 6 mesi ed il datore di lavoro ha (giustamente a mio parere) richiesto indietro la cifra relativa ai 6 mesi per i quali è stato nominato un altro Collega (tra l'altro un amico da me indicato).
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
Non so quale contratto il collega abbia sottoscritto.In ogni caso non abbandonerei le ditte rivolgendomi ad esse direttamente. ma è ovvio,se l'intermediario non paga abbandonarlo ed eventualmnente riaprire il contratto ex novo con le ditte che se ritengono si rivalgano pure sull'intermediario inadempiente.
restiutuire a chi ? ma ripeto non conosco i termini.
Ma se si lascia una sds sono tenuta io in qualità di medico competente a dare disdetta alle ditte o può farlo la società? Qualche spisal mi ha detto che devo essere io altri che io do'disdetta alla società e si arrangiano loro...e se non lo fa la societa'?
In questo caso svolgi l'attività di medico competente in qualità di dipendente o collaboratrice di una struttura esterna convenzionata con l'azienda, quindi, se si interrompe il rapporto di collaborazione con la sds, a mio parere decadono automaticamente gli incarichi a te affidati (così come nel caso in cui venga meno la convenzione tra le ditte e la struttura). Manda la disdetta, tramite PEC o raccomandata, specificando quanto sopra con il preavviso concordato.
Io ho chiesto alla sds che mi inviasse per conoscenza le revoche..non ricevute..ho contattato qualche azienda e neanche sapevano che non ero più il liro medico..allora ho inviato io disdetta..ho sbagliato?
Io avendo chiuso il rapporte con la SdS avrei chiesto di continuare direttamente con loro (la nomina è del DdL e non pare delegabile)
Esistono delle clausole di non concorrenza, che, seppure dal valore giuridico discusso, possono portare a contenziosi. E comunque, se l'azienda ha una convenzione con la sds per la sorveglianza sanitaria, dovrebbe prima risolverla.
Per rispondere a Giovanna, se tu hai dato disdetta del contratto con il preavviso concordato e hai anche specificato che gli incarichi sarebbero decaduti "a far data da", non hai altre incombenze a mio avviso.
Il patto di non concorrenza riguarda esclusivamente il rapporto di lavoro subordinato e pertanto non può applicarsi ad ipotesi diverse, come quella, per esempio, del rapporto col Medico Competente nel caso sia lavoratore autonomo; in tali ipotesi risulta essere applicabile, invece, l’art. 1751-bis del cc. (1); la Suprema Corte (2) considera altresì escluso dall’ambito di applicazione soggettivo dell’art. 2125 il lavoratore parasubordinato, essendo costui equiparato per analogia iuris al lavoratore autonomo.in ogni caso il patto di non concorrenza prevede alla cessazione dell'incarico una specifica indennità
No, non siamo agenti.
Si applica l'art. 2596 cc - che è comunque un patto di non concorrenza - e non è previsto alcun corrispettivo ( http://www.nove.firenze.it/b40217...renza-risponde-l-avv-visciola.htm ).
Il divieto di concorrenza non può comunque interferire con la possibilità del lavoratore di svolgere l'attività necessaria per il sostentamento.
Trovi le stesse informazioni nell'articolo di Altalex di cui hai copiato e incollato uno stralcio (ma più in basso).
N.B. Ovviamente non è previsto alcun corrispettivo salvo accordo tra le parti.
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