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Telemedicina
- Re: Telemedicina
- (28/04/2020 18:32)
Il problema è abbastanza serio: se i portatori sono almeno 1% nella popolazione generale e in percentuale molto più elevata in realtà specifiche (es. case di riposo) è doveroso, per se stessi e per i lavoratori, considerare il rischio di trasmissione. Una anamnesi ben condotta, con questionari sui sintomi, possibilmente corredata da una buona routine, in questa fase e transitoriamente può fornire buoni elementi su cui formulare una idoneità al lavoro molto di più di una visita frettolosa in pochi minuti tanto per riempire delle caselle dove tutto è normale. Anche in ospedale (io seguo reparti COVID) ho ridotto molto l’esame obiettivo e a distanza di due mesi non credo che complessivamente la qualità del mio lavoro di MC si sia ridotta, anzi non ho mai formulato non idoneità e limitazioni come in questo periodo, tra l'altro in fretta per il continuo arrivo di personale a dare mano a reparti in espansione continua. Il problema è quello di rapportarsi con l’ODV con o di eventuali diatribe giudiziarie ove rimarremmo scoperti. Anche la posizione delle nostre società scientifiche non è di grande aiuto
- Re: Telemedicina
- (29/04/2020 14:27)
Per chi ha tempo da perdere tra una videochiamata e l'altra
http://www.quotidianosanita.it/le...re/articolo.php?articolo_id=84678
- Re: Telemedicina
- (30/04/2020 11:59)
La circolare di ieri del Ministero della Salute 0014915-29/04/2020-DGPRE-DGPRE-P
vieta esplicitamente le visite a distanza !
Guido
- Re: Telemedicina
- (30/04/2020 12:02)
gab1958 il 30/04/2020 11:59 ha scritto:
La circolare di ieri del Ministero della Salute 0014915-29/04/2020-DGPRE-DGPRE-P
vieta esplicitamente le visite a distanza !
Guido
Per chi non lo avesse ho aggiunto il documento nei contributi degli utenti
Guido
- Re: Telemedicina
- (30/04/2020 12:53)
La normativa 0014915-29/04/2020-DGPRE-DGPRE-P del Ministero della Salute prevede che per i compiti del medico competente "sia consentito di operare nel rispetto delle misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della salute e secondo quanto previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Rational use of personal protective equipment for coronavirus disease 2019 (COVID-19) WHO 27 febbraio 2020) e richiamate all’art. 34 del Decreto legge 02 marzo 2020, n. 9..
Vorrei sapere da voi quante Aziende NON rispettano tali caratteristiche.
Per pubblicizzare il 5G della TIM si vedeva il Professore (noto cardiochirurgo) che interviene sul cuore mentre sta assistendo al matrimonio della figlia.
Ergo, ma di cosa stiamo parlando. Io ho comunicato da subito al mio Ordine dei Medici che nella gestione di tale emergenza mi sarei avvalso della Telemedicina. Negare i vantaggi che il progresso ci fornisce è come insistere ad auscultare con l'orecchio poggiato sul torace negando la possibilità del fonendoscopio. Saluti
- Re: Telemedicina
- (30/04/2020 13:24)
Credo sia corretto esprimersi su argomenti e con una visione generale dei problemi, senza cedere alla tentazione di personalizzare. Però la pubblicità della TIM citata come modello di buona prassi medica mi pare veramente troppo.
- Re: Telemedicina
- (30/04/2020 13:53)
Concordo con le indicazioni del Ministero (e quindi con Guido e Mantello) per quanto riguarda l'utilizzo della "telemedicina" applicato alla normale sorveglianza sanitaria.
Trovo solo un po' surreale che, nel momento in cui si prevede una visita su richiesta per i "fragili", che di fatto si traduce in una presentazione di documentazione a supporto, non sia consentita, in questo caso sì, una modalità a distanza. Dovrei quindi convocare un ipersuscettibile in uno studio medico, magari facendogli attraversare la città in tram...
Speriamo di poter risolvere a monte la maggior parte dei casi.
- Re: Telemedicina
- (30/04/2020 14:17)
Ma come fai a palpare una tiroide o a valutare un disturbo articolare riferito dal lavoratore dove è necessario effettuare un paio di manovre?
Un test antidroga? Utilizzi il robottino degli artificieri?
Gli esami strumentali con una buona infrastruttura informatica probabilmente riesci a farli ma non tutte le cose che facciamo sono "dematerializzabili".
- Re: Telemedicina
- (01/05/2020 18:24)
La citata nota ministeriale del Ministero della Salute mi ricorda il motto "Armiamoci e partite". O, se preferite, il Generale Cadorna che nella prima guerra mondiale teorizzò il criterio delle "ondate successive" mandando al massacro centinaia di migliaia di soldati.
Venendo a quanto in oggetto, le autorità sanitarie, non soddisfatte di aver mandato al macello i medici di famiglia, ora vorrebbero che raccogliessimo noi la bandiera e uscissimo dalle trincee a mani nude.
Come sottolineato da alcuni di voi, io non conosco aziende che possano garantire condizioni di sicurezza adeguate al momento drammatico che stiamo vivendo. Ho ammirazione e rispetto per i colleghi che in prima linea lavorano nei reparti covid ma sono adeguatamente equipaggiati.
Probabilmente non sono un eroe, ma non ho alcuna intenzione di visitare potenziali positivi senza essere dotato degli adeguati DPI che mi devono essere forniti dall'azienda o dalle autorità sanitarie. La lista dei medici deceduti è già fin troppo lunga.
- Re: Telemedicina
- (01/05/2020 19:26)
Non hanno lavorato solo i sanitari dei reparti COVID ma anche tutti gli "altri" della "filiera sanitaria" che hanno garantito che il sistema reggesse.
Assunzioni, visite a richiesta, rientri malattia, supporto alle Direzioni di Presidio... in ospedale è stato un periodo che nessuno di noi dimenticherà. Tutti avremmo voluto avere lo "scafandro" ma il 9 e il 10 marzo non c'erano nemmeno le mascherine chirurgiche perchè nell'attività del medico competente chi le aveva mai usate. Nell'arco di qualche giorno le dotazioni sono state completate e abbiamo potuto visitare tutti lavoratori che avevano le stesse mascherine che indossavamo noi. I DPI erano e rimangono dotazioni riservate a figure esposte a rischio maggiore. Una volta tanto i DVR sono stati fatti e/o aggiornati con cura perchè le risorse andavano utilizzate con oculatezza.
Tutti noi abbiamo visitato personale in assunzione e colleghi che il giorno dopo si sono ammalati e iniziato periodi infiniti di autocontrollo dei sintomi giornalieri andando però a lavoro. La cosa peggiore: l'ostinatezza di fare riunioni! Quella è stata davvero l'abitudine peggiore che non si è persa. Per la prima volta dopo 20 anni di lavoro ho sperimentato la dermatite da lavaggio delle tante volte lamentata da infermiere e OSS. Oggi siamo al 1 maggio: i DPI si trovano anche in farmacia. Ne ho comprato qualcuno anche io, nella vita si sa mai. I guanti li trovi anche su Ebay (a marzo per andare a fare la spesa li ho comprati in Cina). Finisco il mio sfogo: se si lavora senza procedure e senza mascherine chirurgiche (o DPI a seconda dei ruoli) il rischio può essere gestito e minimizzato. Giusto quindi concordare con le aziende (che c'entrano le autorità sanitarie??) protocolli di lavoro in sicurezza per tutte le figure incluso il medico competente. Da lunedì credo ci siano tutte le condizioni affinchè un medico competente, dipendente o libero professionista, possa andare a lavorare in sicurezza e/o pretendendo condizioni di sicurezza dal committente. Senza di quelle niente visite.