Una cosa è certa: più è basso il livello qualitativo dei contenuti e delle modalità di svolgimento dell'attività del medico competente e più la dequalificazione conseguente porta a considerare l'attività del medico competente come inutile, di serie B, da sottopagare, da sottoporre ad aste al ribasso ecc. ecc. In pratica quello che è successo in questi ultimi 15 anni dalla promulgazione del 626: l'art 1 bis, le sanatorie, il livello di formazione, i visitifici, i Centri sfrutta-medici e anche la soggettività di alcuni mc hanno determinato un quadro in cui molti (non tutti e forse neppure la maggioranza!) mc si sono spesi quasi esclusivamente per le visite mediche, tralasciando tutto il resto dell'attività e la qualità delle prestazioni. E non bisogna dare sempre colpa alle leggi e agli organi di vigilanza: non risulta a nessuno che in questi anni siano fioccate migliaia e migliaia di verbali nei confronti dei mc.
Oltre ai consueti approfondimenti scientifici e professionali il Congresso SIMLII 2009 presenterà ben sei corsi di aggiornamento per i medici del lavoro.
Tre di questi si terranno la mattina della giornata inaugurale (25 novembre) e tre durante il Congresso stesso.
Si tratta di un'importante novità, voluta dal Consiglio Direttivo della SIMLII, per fornire ai medici del lavoro occasioni di approfondimento di importanti temi nell'occasione dell'importante scadenza annuale della Società.
Di seguito la specifica dei singolo corsi, tutti a numero chiuso.
L'articolo del mese di Giugno è un contributo al recente Convegno "XXV Giornate Mediterranee Internazionali di Medicina del Lavoro" che si è tenuto a Genova, 20-22 maggio 2009, organizzato dal Prof. Bonsignore (Segretario della Società Mediterranea Internazionale di Medicina del Lavoro) e dal Prof. Traversa (Presidente SIMLII Regione Liguria) portato dal Dr.A. Ossicini e dalla Dr.ssa V.Mortara Dirigenti Medici dell'Inail.
In questo lavoro dal titolo "Gli Infortuni in Italia nel quinquennio 2003-2007 dei lavoratori del bacino del Mediterraneo" vengono presi in esame alcuni aspetti degli infortuni sul lavoro che colpiscono i lavoratori il cui paese di nascita è in Stati che si affacciano sul Mediterraneo (esclusi Italia, Francia e Spagna) con una riflessione conclusiva che il massimo impegno va dedicato alla formazione e all'addestramento professionale e, superando le barriere linguistiche, alla creazione di una cultura della sicurezza, parallelamente alla lotta contro il sommerso, in considerazione che l'Italia attira immigrazione irregolare più di altri Paesi europei, sia per la grande estensione delle frontiere esterne verso paesi di emigrazione e di transito, sia per la peculiare espansione di economia "informale" (servizi domestici, ricco tessuto di piccole imprese in cui il lavoro nero si cela più facilmente).
Si terrà a Firenze dal 25 al 29 novembre 2009 il 72° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale. Entro il 15 giugno è possibile iscriversi con quote ridotte ed entro il 30 giugno è possibile inviare la richiesta di presentazione di contributi scientifici.
Il Congresso 2009 prevede molte sessioni di elevato significato per i medici competenti. Rimandando per l'elenco completo delle sessioni e per i dettagli al II Annuncio si ricordano le seguenti sessioni:
Lo stress occupazionale: dalle metodologie scientifiche agli strumenti applicativi
Valutazione del rischio e sorveglianza sanitaria nell'artigianato e nella piccola impresa
La prevenzione in rapporto alle differenze di genere, di età e per i lavoratori provenienti da altri paesi
Il contributo della ricerca e del medico del lavoro alla prevenzione primaria e secondaria dei tumori professionali
Procedure e criteri dell'espressione del giudizio di idoneità per i rischi lavorativi e per le mansioni pericolose per i terzi con particolare riferimento all'assunzione di droghe
La sorveglianza sanitaria per i rischi non normati
Di particolare interesse è l'organizzazione di momenti corsuali durante le giornate del Congresso.
Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato, in data 27 Marzo 2009, uno schema di decreto per la modifica del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, nel solco di quel processo di revisione e ammodernamento della normativa in materia di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro già iniziato con la cosiddetta “legge delega” n. 123 del 2007.
Il provvedimento in questione apporta numerose modifiche e integrazioni al precedente decreto, volte sia a correggere alcuni errori materiali presenti nel testo legislativo sia a integrare la stessa normativa, prendendo atto di una diversa impostazione politica e anche delle criticità emerse in fase di prima applicazione dello stesso D.Lgs. 81. Così, ad esempio, viene proposta una semplificazione di alcuni passaggi fondamentali (come la redazione del documento di valutazione dei rischi), è individuata una più precisa definizione del ruolo degli organismi paritetici e degli enti bilaterali, viene potenziato il ruolo dell'INAIL in materia di prime cure e di riabilitazione dell'infortunato e per altri compiti istituzionali legati alla prevenzione. Altro elemento importante è costituito dalla rivisitazione delle sanzioni penali e amministrative conseguenti alle violazioni degli obblighi da parte dei datori di lavoro, medici competenti, dirigenti e personale preposto, lavoratori.
Il sito MedicoCompetente.it,
- in considerazione dei suoi oltre 10.000 iscritti, la grande maggioranza dei quali medici competenti e di più di un milione di contatti che lo rende il sito italiano di medicina del lavoro più visitato;
- interpretando il sentimento dagli stessi medici competenti manifestato a più riprese sul sito stesso e in altre occasioni pubbliche e private;
- considerato che l'art. 40 del D.Lgs 81/2008 prevede l'obbligo dell'invio alle ASL entro il primo trimestre di ciascun anno di una serie di dati elencati nell'allegato 3b dello stesso decreto;
- viste le difficoltà da parte dei medici competenti a predisporre l'invio dei dati richiesti dallo stesso allegato 3b dovute sia al ritardo con il quale si stanno informando i medici competenti degli strumenti standardizzati da utilizzare per l'invio dei dati stessi sia per la mancata conoscenza in molti casi degli indirizzi telematici delle ASL a cui inoltrare i dati;
- considerato che il mancato invio di ciascuna relazione ex allegato 3b è punito con una sanzione di 10.500 €;
- considerato inoltre che l'art.40 ha una finalità epidemiologica e non immediatamente preventiva;
chiede al Ministro Sacconi di proporre al Governo l'emanazione di un decreto d'urgenza per sospendere l'obbligo di invio dei dati richiesti dall'allegato 3b previsto dall'art.40 del D.Lgs 81/2008.
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