Le domande e gli interventi postati in questa discussione verranno letti da un moderatore presente all'evento.
ATTENZIONE: per ragioni tecniche il segnale audiovisivo è in differita di alcuni secondi, si consiglia di fare riferimenti precisi negli interventi per evitare fraintendimenti.
La redazione di MedicoCompetente.it
Dubito che questo intervento verrà letto. Perchè il dottor Cristaudo ha evitato di dire che la SIMLII ha partecipato attivamente, proponendo una propria griglia sull'articolo 40 e che è favorevole alla sua reintroduzione? Perchè ha omesso di dire che non si è opposta ad una norma iniqua e vessatoria per il medico competente? Perchè non ha detto che è stata realizzata una raccolta di firme, inviata poi alla CUSR, da parte del CONAMECO? Chiarite bene, perchè mi sembra che la verità sia stata violata.
Buongiorno,
sarebbe possibile puntare una delle 2 Webcam sullo schermo dove vengono proiettate le slide?
Grazie
lorenzof il 26/03/2012 03:02 ha scritto:
Dubito che questo intervento verrà letto.
L'intervento è stato letto in aula.
La redazione di MedicoCompetente.it
Buonasera,
ascoltando la discussione ho appreso che non c'è più la firma del lavoratore nella cartella sanitaria, rimane solo la firma del medico competente.
Se la cartella è su supporto informatizzato come va inserita la firma?
Grazie
urano il 26/03/2012 03:52 ha scritto:
Buonasera,
ascoltando la discussione ho appreso che non c'è più la firma del lavoratore nella cartella sanitaria, rimane solo la firma del medico competente.
Se la cartella è su supporto informatizzato come va inserita la firma?
Grazie
Forse, a riguardo, dovrebbe essere reso possibile l'inserimento di una firma digitale certificata del MC.
Alfonso non insistere, è più facile chiedere al MC (con sanzione se non la da) che all'INAIL, che te la da se ne ha voglia e senza sanzione.
Però allo stato attuale il solo obbligo della PA e quello di non richiedere al cittadino di certificare ciò di cui la PA è già in possesso. Annamaria parla di notizie che comunque non fanno parte dell'allegato 3B, e quindi non li avrà comunque. La relazione è un'altra cosa, ed è obbligatoria solo nell'ambito della riunione periodica per le aziende che la fanno.
Salve
Penso che sia stato un errore eliminre in cartella sanitaria e di rischio i dati occupazionaliche . Era un obbligo che responsabilizzava il datore di lavoro.
Saluti
Gennaro Bilancio
bernardo il 26/03/2012 05:00 ha scritto:
Alfonso non insistere, è più facile chiedere al MC (con sanzione se non la da) che all'INAIL, che te la da se ne ha voglia e senza sanzione.
Però allo stato attuale il solo obbligo della PA e quello di non richiedere al cittadino di certificare ciò di cui la PA è già in possesso. Annamaria parla di notizie che comunque non fanno parte dell'allegato 3B, e quindi non li avrà comunque. La relazione è un'altra cosa, ed è obbligatoria solo nell'ambito della riunione periodica per le aziende che la fanno.
Giusto............. e comunque per quale motivo chiedere dei dati al MC ( sub scure della sanzione ,persino) e non alle aziende che tali dati li ha ( se il MC ha lavorato bene) e che hanno sistemi informatizzati migliori ( a volte9
Non si capisce per quale motivo il MC deve fare un lavoro ( lo stesso) due volte .
I dati sono tutti "esumibili" dai certificati di idoneità.
Al limite lavoro a "due mani"......per quale motivo sempre e solo il MC deve portare la croce.
E non parliamo della validità e utilità scientifica di tutto il sistema
messo in piedi
Comunque , come al solito, attacchiamo il somaro dove vuole il padrone!!!
Mario
Innanzitutto devo dire che per me il collegamento ha funzionato bene, nessun problema.
Ciò premesso, concordo con quanto diceva Alfonso nel dibattito: se i rapporti di forza sono impari (e per noi sono imparissimi) inutile brontolare o fare la voce grossa, non serve a nulla. C'è un obbligo di legge, e o si cambia la legge o si applica nel miglior modo possibile. E l'occasione per abolire l'art. 40 c'era, era il decreto semplificazioni. Ma siccome i Medici Competenti come lobby valgono meno di zero (tutti: dalle Società Scientifiche ai sedicenti sindacati) l'art. 40 è rimasto, e tante grazie che al Coordinamento delle Regioni c'è anche qualcuno di buon senso, che rendendosi conto della problematicità della cosa, ha tirato fuori dal cilindro l'anno e mezzo di "sperimentazione". Cerchiamo quindi di sfruttare questo periodo per individuare strategie meno lamentose e più utili, alla professione ma anche ai lavoratori, alle aziende e financo all'organo di vigilanza, affinché vigili di più e meglio sulla applicazione sostanziale della legge, controllando e perseguendo chi la disapplica, non tartassando chi la applica.
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